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Ricotta e gravidanza
Ci sono diversi cibi vietati in gravidanza, a causa delle possibili conseguenze su mamma e bambino, ed è bere fare attenzione. Le future mamme, però, spesso si chiedono: “posso mangiare la ricotta in gravidanza?” La domanda non è banale, in quanto la ricotta rientra tra i latticini. La risposta non è univoca: la ricotta in gravidanza si può mangiare, se è stata prodotta con latte pastorizzato.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che deve avere la ricotta e gli altri formaggi in gravidanza per essere considerati sicuri.
Ricotta fresca in gravidanza
Innanzitutto, va specificato che la ricotta non è un formaggio, bensì un latticino. Infatti, è prodotta cuocendo il siero latteo che si stacca dalla cagliata durante la produzione del formaggio.
La ricotta è un prodotto tipico del Lazio e di altre regioni, come Abruzzo, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte.
Ci sono diversi tipi di ricotta: di bufala, vaccina (dal gusto più delicato), ovina, caprina (più saporita) o anche miste.
Le lavorazioni della ricotta possono variare in base alle tradizioni regionali: fresca, stagionata, cotta al forno, affumicata o salata.
Si può mangiare ricotta in gravidanza purché sia prodotta con latte pastorizzato. Per questo motivo è consigliato optare per le ricotte industriali da supermercato, e rimandare l’acquisto di ricotta “artigianale” a dopo il parto.
La dose raccomandata per la donna in dolce attesa è di 70gr al giorno. La ricotta in gravidanza, così come gli altri formaggi e latticini “sicuri”, è essenziale per garantire il giusto apporto di calcio. In alternativa, si può consumare una tazza di latte o un vasetto di yogurt al giorno.

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Ricotta: valori nutrizionali e calorie
Con le dovute accortezze, la ricotta è un latticino leggero e digeribile, e per questo consigliato nella dieta in gravidanza.
La ricotta di bufala in gravidanza, o ancora meglio quella di vacca, è quindi un’ottima scelta all’interno di una dieta varia ed equilibrata. Innanzitutto, è apprezzabile il basso contenuto di calorie della ricotta: quella vaccina, ha circa 130-160 kcal ogni 100 g di prodotto, 160 kcal quella ovina e 210-240 kcal la quella di bufala.
La ricotta vaccina contiene circa l’8% di grassi, mentre la ricotta di capra in gravidanza andrebbe consumata con più moderazione, dal momento che contiene fino al 24% di grassi.
Per la ricotta di vacca, i valori nutrizionali in media sono i seguenti:
- Acqua 75,70 g;
- Carboidrati disponibili 3,50 g;
- Zuccheri solubili 3,50 g;
- Proteine 8,80 g;
- Grassi (Lipidi) 10,90 g;
- Colesterolo 57 mg;
- Sodio 78 mg;
- Potassio 119 mg;
- Calcio 295 mg;
- Fosforo 237 mg;
- Magnesio 17 mg.

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Ricotta in gravidanza e toxoplasmosi
A causa dei possibili rischi per la salute, ci sono molti alimenti da evitare in gravidanza, tra cui alcuni formaggi.
Il rischio principale nei formaggi non è legato alla toxoplasmosi, quanto piuttosto alla listeriosi.
Questa infezione, causata dal batterio Listeria monocytogenes, è particolarmente pericolosa per le donne incinte poiché causa aborto involontario, morte fetale e parto prematuro. I sintomi sono mal di testa, confusione, perdita dell’equilibrio, rigidità del collo, febbre e convulsioni muscolari.
Se vogliamo mangiare ricotta in gravidanza dobbiamo quindi accertarci che sia stata prodotta con latte pastorizzato cercando la dicitura UHT sulla confezione. Per lo stesso motivo, va evitata la ricotta fatta in casa (anche per un eventuale rischio di contaminazione e salmonellosi).

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Formaggi e latticini in gravidanza
Se non ci sono pericoli legati ai formaggi a pasta dura (come il parmigiano), in gravidanza sono da evitare i formaggi non pastorizzati, come quelli erborinati e freschi. Quindi quali formaggi si possono mangiare in gravidanza senza incorrere in rischi per la salute di mamma e bambino?
Vediamo nello specifico alcuni dei formaggi più diffusi:






