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Una poesia dedicata alla mamma
Fin dai tempi antichi uno dei modi più belli e d’effetto per dimostrare il proprio amore (in ogni sua forma) a chi si ama è dedicargli una poesia. Sicuramente però non tutti siamo in grado di scrivere dei bei componimenti in rima, delle poesie che riescano ad esprimere appieno tutto l’affetto che proviamo. Nel caso abbiate deciso dedicare una poesia alla mamma, di seguito una raccolta dei lavori più belli dei grandi autori, poesie per la mamma che potranno essere dedicate in occasione della festa della mamma, poesie per il compleanno della mamma, o semplicemente un modo semplice per poter stupire la donna più importante della vita, e ringraziarla per quello che per noi fa ogni giorno.
A mia madre: poesie per la festa della mamma
Dedicare una poesia alla mamma è un gesto davvero dolce, che ricorda un po’ quando da bambini a scuola, in occasione della festa della mamma, si preparavano i lavoretti e accanto veniva scritta una letterina con una poesia da recitare poi alla mamma. Tanti sono gli autori che hanno scritto poesie sulla mamma. Ecco una raccolta di quelle più belle da poter dedicare alla propria mamma in occasione della festa dedicata a lei, un modo tenero per richiamare i ricordi e farla sorridere per un gesto affettuoso.
Alla mamma
Anche tu, mamma, leggi i miei versi
perché quei giorni non vadano persi.
Così forse potrai ancora udire
i piccoli passi andare e venire.
(Robert Louis Stevenson)
La Ballata delle Madri
È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
(Pier Paolo Pasolini)
A mia madre
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio priego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
(Edmondo De Amicis)
La madre
La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.
(Victor Hugo)
Madre
La parola più bella sulle labbra del genere umano è madre
e la più bella invocazione è “madre mia”.
E’ la fonte dell’amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre
la stella sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l’universo nella sera
finch* non abbia coricato la terra
al suono del mare e al canto melodioso
degli uccelli e delle acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola “madre” è nascosta nel cuore
e sale sulle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all’aria chiara e all’aria nuvolosa.
(Kalil Gibran)
Auguri mamma
Se io fossi, mamma, un uccellino
che vola nel cielo profondo
vorrei offrirti il mio canto
più dolce, soave, giocondo.
Se io fossi, mamma, una stella
che brilla nel bruno firmamento
donerei a te la luce più bella
con amore e baci a cento a cento.
Ma essendo solo un bambino
e non avendo che il cuore,
ti voglio stare vicino
per dirti tutto il mio amore.
(Enzo Ottaviani)
Auguri mamma: le poesie per il compleanno della mamma
Se la festa della mamma è il giorno dedicato a tutte le mamme, il giorno del compleanno della tua mamma è invece dedicato solo alla tua. Vuoi farla sentire speciale in occasione del suo compleanno? Dedicale un buon compleanno mamma con una poesia! Sicuramente sarà un’idea originale che non si aspetta e che la lascerà molto sorpresa. Di seguito poesia per la mamma brevi e altre più lunghe tra le quali scegliere come messaggi di auguri per la cara mamma.
Mamma
La casa senza mamma
è un fuoco senza fiamma,
un prato senza viole,
un cielo senza sole.
Dove la mamma c’è
il bimbo è un piccol re,
la bimba reginella,
la casa è tanto bella.
(Renzo Pezzani)
Supplica a mia madre
E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile.
(Pier Paolo Pasolini)
Grazie mamma
“Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.”
(Judith Bond)
Il tuo cuore lo porto con me
Il tuo cuore lo porto con me. Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
(Edward Estlin Cummings)
Leggi anche: Tante frasi e immagini dolci o divertenti per il compleanno della mamma.
Poesia per la mamma in rima: allegre filastrocche per lei
In molti non amano i testi lunghi e spesso complessi di una poesia e rinunciano a dedicare una poesia alla mamma convinti non possa essere apprezzata o compresa. Un’idea alternativa e carina potrebbe essere la filastrocca, poesia per la mamma in rima, dal tono sicuramente più leggero e divertente, che la mamma sicuramente apprezzerà e che si divertirà a leggere.
Di seguito alcune delle filastrocche più belle scritte dagli autori, poesia sulla mamma in rima da poterle dedicare in occasione della festa a lei dedicata.
Per la mamma
Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
come dentro ‘la luna’ e ‘la balena’.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: ‘mamma’, ‘amore’.
(Gianni Rodari)
Oh mamma!
Oh mamma!
Ho avuto un’idea geniale,
per la tua festa
ho preparato una serenata,
la suona il mio cuore,
la vuoi sentire?
Batte forte le sue note,
poggia al mio petto
il tuo orecchio,
quel che senti,
altro non è
che il mio immenso
amore per te.
(Loredana Bertone)
Voci
Quante voci, nel mondo grande!
La voce del vento tra le fronde,
il fischio del treno,
lo sciacquio delle onde.
Il rombo del tuono lontano,
il ti-tac del cuore vicino,
la cascata col suo fragore
e il ronzio d’un motore.
… E la dolce ninna nanna
cantata al più piccino
da una voce soave di mamma.
(Gina Vaj Pedotti)
La mamma
Due braccia che m’abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma e’ questo per me
e molto altro ancora:
la mamma e’ una dolcissima signora.
(Roberto Piumini)
Mamma, inesauribile mamma
La sento giù in cucina
molto presto la mattina,
fa danzare i cucchiaini
per il latte dei piccini,
dopo stende il suo bucato
poiché si è rasserenato,
mette quindi anche su il pranzo
con carote lesse e manzo
poi al lavoro se ne va
ma alla casa pensa già!
Io ho una mamma che non stacca,
di riposo non sa un’acca!
(Marzia Cabano)
Poesia in video…per te mamma
Al giorno d’oggi molti non hanno idea di come scrivere una poesia, ma sicuramente tutti siamo capaci di inviare video e foto. Vuoi far felice la tua mamma e sorprenderla con un gesto che non si aspetta? Dedicale una poesia tramite un video! Di seguito alcuni dei video con poesie più belli da poter inviare alla propria mamma in occasione della sua festa, del suo compleanno, o semplicemente per ringraziarla per tutto quello che fa per te ogni giorno.
Leggi anche: Frasi sull’amore per la mamma: dolci parole e immagini da dedicarle
Un dolce modo per ricordare chi non c’è più in poesia
Spesso si dedicano poesie o frasi alla propria come una dolce dedica che potrebbe leggere in prima persona, ma non sempre è così. Molti autori infatti hanno scritto le poesie più belle dedicate alle loro madri defunte. In occasione della festa della mamma, del compleanno della cara mamma scomparsa, potrebbe essere un gesto dolce e consolatorio dedicarle una poesia, consci del fatto che non potrà leggerla in prima persona, ma forse in qualche modo, le arriverà il pensiero rivolto a lei, nel suo ricordo.
Di seguito tra le più belle poesie dedicate alla mamma che non c’è più.
16 SETTEMBRE 1943
Mia madre diceva 16 settembre,
poco prima di morire sulla mezzanotte,
che una pulce la pungeva sulla schiena
una pulce pesante come un cavallo.
Una zampa oscura la premeva sul letto.
Mia madre doveva sudare per resistere,
e spirare bocconi, senza aver trovato la forza
di dire una preghiera.
Sono tornati i fiori sulla loggia,
più nessuno li ha innaffiati.
Hanno rimesso i ferri ai puledri
e i giorni si sono consumati.
La brutta bestia miagola ancora
tra le crepe della vecchia casa.
Una sera del mese di agosto
noi stavamo sul terrazzo
a guardare in cielo l’immenso vespaio.
Il vento di agosto che distoglie la pula
dal grano e dà l’ebbrezza ai trebbiatori
incappucciati sulle aie,
e fa splendere le pale sulla paglia,
schiariva ai nostri occhi la speranza
di una pace sudata. Mio padre
si addormentò sulla sedia
al soffio di quell’aria serena.
Mia madre parlò a me che fumavo:
«L’acqua torbida» disse «scorre avanti
all’acqua sincera, il fiume
trascina la verità».
Nasce ogni sera dalle crepe dei muri
il canto della bestia che non si è addomesticata.
Gufo o donnola, civetta o faina,
mezzo mammifero, mezzo uccello,
stermina le galline, lacera le lenzuola nelle casse.
Non è gatto, non è gallo, è demone
che si nasconde nei solai,
che vuole il fumo la penombra i calcinacci,
e ha ribrezzo delle foglie;
animale legato alle pieghe dei panni,
all’odore dei morti.
Mio padre siede a mattutino
sulla pietra del focolare.
La gente va e viene con le bottiglie
nascoste negli scialli a cercare aceto
per combattere l’afta.
Le donne parlano dei porci
alle vicine, dei porci puliti come cani
e allevati sotto i letti.
Epidemie di buoi di pecore di galline.
Sono i segni della fine?
Li enumerano le donne
che si sono sedute sulle fascine
attorno al fuoco a commemorare mia madre.
(Leonardo Sinisgalli)
Il duro filamento
«Passa sotto la nostra casa qualche volta,
volgi un pensiero al tempo ch’eravamo ancora tutti.
Ma non ti soffermare troppo a lungo».
La voce di colei che come serva fedele
chiamata si dispose alla partenza,
pianse ma preparò l’ultima cena
poi ascoltò la sentenza nuda e cruda
così come fu detta, quella voce
con un tremito appena più profondo,
appena più toccante ora che viene
di là dalla frontiera d’ombra e lacera
come può la cortina d’anni e fora
la coltre di fatica e d’abiezione,
cerca il filo del vento, vi s’affida
finché il vento la lascia a sé, s’aggira
ospite dove fu di casa, timida
e spersa in queste prime albe dell’anno.
L’ora è quell’ora cruda appena giorno
che il freddo mette a nudo la città
livida nelle sue pietre, tagliente
nei suoi spigoli e, dentro, nell’opaco
versano latte nelle tazze, tostano
pane, il bambino mezzo desto biascica
mentre appunta sul diario il nuovo giorno.
Nel grumo di calore che è più suo,
nella bolla di vita ch’è più tenera
per lei cresciuta alla pazienza in terre
povere, pie, l’ascolto, voce fievole,
tendersi a queste ancora grevi, ancora
appannate dal lungo sonno, chiedere
asilo, volersi mescolare.
Dico: abbi pace, abbi silenzio. Dico…
Udire voci trapassate insidia
il giusto, lusinga il troppo debole,
il troppo umano dell’amore. Solo
la parola all’unisono di vivi
e morti, la vivente comunione
di tempo e eternità vale a recidere
il duro filamento d’elegia.
È arduo. Tutto l’altro è troppo ottuso.
«Passa sotto la nostra casa qualche volta,
volgi un pensiero al tempo ch’eravamo ancora tutti.
Ma non ti soffermare troppo a lungo».
(Mario Luzi)
A mia madre
Ora che il coro delle coturnici
ti blandisce nel sonno eterno, rotta
felice schiera in fuga verso i clivi
vendemmiati del Mesco, or che la lotta
dei viventi più infuria, se tu cedi
come un’ombra la spoglia
(e non è un’ombra,
o gentile, non è ciò che tu credi)
chi ti proteggerà? La strada sgombra
non è una via, solo due mani, un volto,
quelle mani, quel volto, il gesto d’una
vita che non è un’altra ma se stessa,
solo questo ti pone nell’eliso
folto d’anime e voci in cui tu vivi;
e la domanda che tu lasci è anch’essa
un gesto tuo, all’ombra delle croci.
(Eugenio Montale)
Quella notte
Quella notte, sperduto per l’aria,
su l’immensa città sconosciuta,
c’era un povero pensiero che errava,
che cercava, che cercava il mio cuore;
ma non sapeva dove,
non sapeva dove…
C’era un grido di donna, affiochito,
soffocato dal pianto, smarrito;
un tuo grido – il tuo ultimo, mamma –
che chiamava, chiamava il mio nome…
Ma io non l’ho sentito,
io non l’ho sentito.
(Diego Valeri)
Grido alla madre
Madre, mia madre
dove sei nel lontano?
dove ti sei perduta dopo la morte,
che più non mi mandi la tua immagine,
e deserti sono i miei sogni,
ma meno della mia vita?
Io sto quaggiù lo vedi in quale pericolo:
strani mostri mi fanno le cacce,
girano intorno intorno alla poca rupe.
Madre, se esisti ancora
in qualche punto dell’universo
nata alla bontà indivisa
da cui ti staccasti nel nascere,
fammi sentire
diminuita la mia solitudine,
schiariscimi gli occhi,
che io giunga a rivederti
nell’alto del tuo sereno,
e smetta di scorgere
al tuo posto le ambigue
larve che ti nascondono
al figlio.
La madre
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
(Giuseppe Ungaretti)
Leggi anche: Disegni per la festa della mamma: tante idee per sorprenderla
Tante immagini per la mamma in poesia
L’idea di scrivere di tuo pugno una poesia o di ricopiarne una ti sembra troppo all’antica o potrebbe non essere il genere di tua mamma? Risolvi inviando delle poesie come delle immagini!
Di seguito alcune delle poesie più belle da poter inviare come immagini alla propria mamma per farle gli auguri, in un modo originale e sicuramente d’effetto!