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Alimentazione in gravidanza: cosa non mangiare
Cosa non mangiare in gravidanza? L’alimentazione nei nove mesi di gestazione è da sempre al centro dei pensieri della futura mamma, la gioia della dolce attesa si associa anche a un aumento di responsabilità. Tutelare la vita che cresce comporta infatti una maggiore attenzione all’alimentazione. Ma quali sono i cibi da evitare in gravidanza e come comportarsi con il pesce, il sushi, il tonno, i crostacei e i molluschi? In basso tutte le risposte a queste domande per capire in gravidanza cosa mangiare e quale dieta seguire. Consigli utili per evitare la toxoplasmosi, l’epatite A e la salmonella in gravidanza e per poter gustare una pasta con il pesce e una frittura di calamari senza rimorsi.
Pesce in gravidanza: un alleato per la mamma e il bambino
Il pesce in gravidanza è senza dubbio uno degli alimenti consigliati dagli specialisti. Due o tre porzioni di pesce a settimana (circa 450 grammi) sono la quantità che i ginecologi consigliano alle gestanti, oltre a frutta verdura e carne bianca. I prodotti ittici sono particolarmente indicati per la dolce attesa proprio per l’apporto proteico e di acidi grassi come Omega 3, fondamentali per lo sviluppo del feto.
In gravidanza aumenta anche il fabbisogno di iodio, importante per lo sviluppo cognitivo del bambini, presente nei prodotti ittici. Il pesce è inoltre una fonte importante di calcio e ferro, il cui fabbisogno cresce nei nove mesi, e di minerali utili per lo sviluppo del sistema nervoso e per il benessere del sistema cardiovascolare. Inoltre il consumo di pesce aiuta a contrastare la depressione durante e dopo il parto.
Ma quale tipo di pesce mangiare in gravidanza? Non tutti i prodotti del mare sono indicati per i nove mesi.
Il pesce più consigliato in gravidanza è senza dubbio quello azzurro mentre quello crudo andrebbe bandito dalla tavola. In basso tutte le informazioni utili per sapere quale pesce evitare in gravidanza e quale inserire regolarmente nella propria dieta con i tipi di pesce azzurro da consumare nei nove mesi.
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Pesce azzurro in gravidanza: elenco
Il pesce azzurro è quello maggiormente indicato dai ginecologi per le mamme in dolce attesa. Ricco di proprietà e in genere a basso costo, questo prodotto, soprattutto se proveniente dai nostri mari e non d’importazione, è il pesce consigliato per la gravidanza. Ma quali sono i pesci azzurri?
In basso è illustrato un elenco del pesce azzurro e dei benefici che porta alle mamme in dolce attesa.
- Sarde. Sono un pesce azzurro ricco di proteine, fosforo, acidi grassi Omega 3, vitamina PP, potassio e magnesio. Il consumo di questo prodotto aiuta la futura mamma a contrastare il senso di affaticamento che si avverte soprattutto nei primi mesi di gravidanza. Simile alla sardina, ma di un colore più chiaro, è lo spratto o papalina.
- Alici. Hanno un buon apporto proteico e di ferro, sono più magre rispetto alle sarde, contengono perciò meno colesterolo. Le alici in gravidanza sono consigliate perchè contengono iodio e minerali come zinco, fosforo e selenio utili per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino e importanti alleati per il cuore.
- Sgombro. Ricco di proteine e Omega 3, questo prodotto ha un basso apporto di colesterolo, paragonabile a quello delle carni bianche, per questo lo sgombro in gravidanza è fortemente consigliato.
- Palamita. È un pesce azzurro simile allo sgombro ma con un corpo più allungato e un sapore più deciso.
- Aguglia. Pesce azzurro con un elevato contenuto di Omega 3.
- Pesce sciabola. È un prodotto molto magro, ricco di proteine e di Omega 3.
- Aringa. Pesce ricco di Omega 3 e povero di mercurio che è possibile consumare in gravidanza, ma sempre cotto.
- Alaccia. Pesce ricco di proteine e minerali come sodio, fosforo e potassio.
Un discorso a parte va fatto riguardo alle alici marinate in gravidanza che, non essendo cotte, vanno evitate nei nove mesi come tutti i pesci crudi. Le acciughe in gravidanza possono perciò essere assunte senza problemi, purchè siano cotte. I prodotti ittici crudi infatti potrebbero contenere batteri dannosi per la mamma e per il feto provocando gastroenterite o infezioni.
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Pesce bianco in gravidanza elenco
Oltre al pesce azzurro in gravidanza è fortemente raccomandata anche l’assunzione del pesce bianco. Si tratta di una varietà di prodotti ittici con un minore apporto di Omega 3 ma dalle carni più magre e maggiormente digeribili rispetto al pesce azzurro. Il pesce bianco consente di introdurre amminoacidi importanti per lo sviluppo del bambino, è ricco inoltre di potassio e magnesio. Ecco nel dettaglio un elenco del pesce bianco:
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- Orata. In genere si consiglia di consumare quelle di mare e non di allevamento. L’orata in gravidanza è un pesce raccomandato proprio perchè molto magro, ma con un alto contenuto di Omega 3.
- Branzino o spigola. Si tratta di un pesce magro ricco di proteine, folati e fosforo. Il branzino in gravidanza è importante anche per la presenza di potassio che aiuta a contrastare l’ipertensione.
- Cefalo. Tra i pesci bianchi è uno dei prodotti del mare più grassi, in compenso però il cefalo in gravidanza è indicato per la sua alta percentuale di acidi grassi omega 3.
- Merluzzo. È un pesce ricco di potassio, fosforo, iodio e ferro. Il merluzzo in gravidanza (anche sotto forma di baccalà) consente un buon apporto di vitamine e ha poco colesterolo.
- Sogliola. È un pesce con un alto contenuto proteico. La sogliola in gravidanza permette di assorbire vitamine importanti come la B3, ma anche potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro.
- Triglia. È un pesce pregiato con una carne delicata e digeribile. Ricche di zinco, ferro e fosforo le triglie in gravidanza sono molto consigliate.
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Elenco pesce di terra per la gravidanza
Oltre al pesce bianco e quello azzurro, anche il pesce di terra in gravidanza, ossia quello di acqua dolce, viene consigliato dai ginecologi. Si tratta di un prodotto meno saporito rispetto ai prodotti del mare che consente però un buon apporto di omega 3, sali minerali e proteine.
In basso è illustrato un elenco del pesce di terra maggiormente consigliato per una corretta alimentazione in gravidanza:- Trota. È un pesce di acqua dolce ricco di Omega 3 e povero di sodio, perfetto da consumare durante la dolce attesa.
- Pesce persico. È un prodotto con una carne magra e molto digeribile, per questo il pesce persico in gravidanza è tra i prodotti raccomandati. È inoltre ricco di proteine e di acidi grassi Omega 3.
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Gravidanza: tre pesci sconosciuti da provare
Oltre al pesce azzurro, a quello bianco e di terra, esistono dei prodotti ittici sconosciuti, perchè poco ricercati, ma perfetti per la gravidanza. Il pesce molo, i paganelli e il suro o sugarello sono delle varietà di pesce che non tutti conoscono, ma in gravidanza consento di introdurre nutrienti importanti. Inoltre, in ragione della scarsa domanda di questi prodotti, il loro costo è inferiore rispetto a varietà più ricercate.
Ecco nel dettaglio le proprietà nutritive del pesce molo, dei paganelli e del suro. - Pesce molo. Si tratta di un prodotto molto saporiti e simile al merluzzo con un alta percentuale di proteine. Il pesce molo ha un alto valore nutritivo e costa meno di 2 euro al chilo.
- Paganelli. Fonte di proteine e ferro questo pesce, anche se dall’aspetto poco invitante, è ideale da consumare in gravidanza.
- Suro o sugarello. Si tratta di un pesce con pochi grassi, ricco di proteine, omega 3 e fosforo.
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Cosa si può mangiare in gravidanza: il pesce giusto nei nove mesi e quello da evitare
Assodato che il pesce per le donne in gravidanza è un alimento indispensabile per lo sviluppo del bambino e deve essere presente nella dieta della futura mamma, tra gli alimenti vietati ci sono i prodotti crudi, tra questi anche il pesce marinato e affumicato. Nella lista di cosa evitare in gravidanza rientra anche il sushi. Una nota a parte va fatta per i prodotti surgelati, come ad esempio i bastoncini di pesce. In gravidanza possono essere mangiati anche se sarebbe preferibile consumare del pesce fresco per conservarne invariate tutte le proprietà.
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Salmone affumicato in gravidanza
Il salmone in gravidanza è uno dei pesci che si può consumare, ma con qualche accorgimento. Vi sono delle precisazioni da fare in particolare per quanto riguarda il salmone affumicato in gravidanza. In questo caso infatti si parla di un prodotto crudo, da evitare nei nove mesi. L’affumicatura non è una cottura, non esiste perciò un salmone affumicato cotto. Stesso discorso vale per il salmone marinato in gravidanza che, essendo crudo, potrebbe veicolare batteri e portare a infezioni. Tra i batteri che il salmone crudo può trasmettere ci sono in particolare la Listeria Monocytogenes, che nei casi più gravi può causare aborto o parto prematuro. Il salmone in gravidanza e il pesce crudo possono portare anche la salmonella, la sindrome botulinica o un’infezione da anisakis.
Per quanto riguarda invece il trancio di salmone cotto, che sia al cartoccio, al forno, al vapore o in padella, può essere consumato in gravidanza, ma con parsimonia. Si tratta infatti di un alimento ricco di Omega 3, iodio e vitamina D, utile per la costituzione ossea del neonato, ma anche molto grasso. Inoltre se si prende in considerazione il salmone in scatola si parla di un alimento con con un’alta percentuale di sodio, da evitare per chi soffre di ipertensione.Leggi anche: Salmone affumicato in gravidanza: tutto ciò che c’è da sapere
Crostacei in gravidanza: si possono mangiare?
Aragoste, granchi, astici, mazzancolle, scampi e gamberetti in gravidanza si possono mangiare? I crostacei sono spesso in cima alle voglie delle future mamme che sognano la frittura di pesce in gravidanza o un primo piatto sfizioso dal profumo di mare. Ma quali pesci mangiare in gravidanza e soprattutto come consumarli per non correre rischi?
I medici sono concordi nel sostenere che gamberi e gamberoni in gravidanza, così come gli altri crostacei possono essere consumati, a patto che siano ben cotti. Il pesce in gravidanza, compreso quello con il guscio, è una fonte essenziale di omega 3, iodio, sali minerali e vitamine fondamentali per lo sviluppo del feto. Il rischio però di consumare questo alimento crudo è di incorrere in batteri o parassiti che possono creare problemi gastrointestinali alla mamma e complicanze per il bambino. Si perciò agli scampi purchè l’aragosta, l’astice, le mazzancolle e i gamberi siano cotti in gravidanza.Leggi anche: Crostacei e molluschi in gravidanza
Molluschi in gravidanza: come preparare cozze e vongole
Nella lista del pesce da mangiare in gravidanza non mancano sicuramente i molluschi, animali marini protetti da un guscio o da conchiglie, come vongole, cozze, telline, fasolari, tartufi di mare, calamari, polpi e seppie. Un bel piatto di pasta con il pesce non è bandito nei nove mesi, così come un secondo composto da calamari fritti in gravidanza può essere mangiato ogni tanto. I molluschi sono un alimento ricco di proprietà benefiche per la mamma e il bambino. Le cozze cotte in gravidanza, così come le vongole cotte permettono un buon apporto di Omega 3, di vitamina B12, di vitamina D, di calcio e potassio, elementi fondamentali per il corretto funzionamento della tiroide, lo sviluppo dell’apparato scheletrico del feto e del sistema nervoso. Per quanto riguarda le cozze e le vongole in gravidanza bisogna sottolineare che, avendo una funzione di filtro, potrebbero contenere elementi di scarto presenti nell’acqua del mare, potenzialmente tossici per la donna e il feto. Il consumo delle cozze in gravidanza, così come le vongole non deve essere eccessivo anche perché si tratta di prodotti ricchi di colesterolo e sodio e potrebbero risultare difficili da digerire. Ovviamente anche questi prodotti ittici vanno consumati rigorosamente cotti in gravidanza.
Un caso a parte va fatto per i prodotti congelati che, essendo stati abbattuti a basse temperature, non corrono il rischio di trasmettere batteri.
Stesso discorso vale per il polpo, i calamari, le capesante e i ricci di mare in gravidanza. Anche se si tratta di alimenti spesso consumati crudi, durante la dolce attesa è bene mangiare i molluschi sempre cotti. In questo modo è possibile evitare anche il rischio di contrarre l’epatite A, malattia che questi pesci possono trasferire all’uomo proprio in ragione del fatto che si trovano in un ambiente inquinato. La futura mamma non deve perciò rinunciare alla classica insalata di mare in gravidanza, ma avere l’accortezza di cuocere accuratamente il pesce utilizzato prima di mangiarlo. Basta perciò variare le ricette di pesce in gravidanza eliminando tutti i prodotti crudi. In basso un approfondimento sui molluschi in gravidanza a cura della dott.ssa Maria Caramelli.Leggi anche: Vongole in gravidanza
Sushi in gravidanza: i rischi
Sushi, sashimi e surimi in gravidanza sono consentiti? Tra i cibi vietati in gravidanza in cima alla classifica figura proprio il sushi. Il pesce crudo, tipico della cucina giapponese e molto diffuso anche in Italia, presenta infatti diverse insidie se mal conservato e può portare a gastroenterite e febbre. Mangiare sushi in gravidanza espone a dei rischi per la mamma e il bambino. Ecco cosa si può contrarre a causa del pesce mal conservato:
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- Salmonella: infezione alimentare causata dal batterio della salmonella assunto attraverso cibi contaminati;
- Anisakisosi: infiammazione intestinale provocata dal verme anisakis;
- Toxoplasmosi: infezione provocata dal parassita toxoplasma gondii.
- Salmonella: infezione alimentare causata dal batterio della salmonella assunto attraverso cibi contaminati;
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Tra gli alimenti da evitare in gravidanza vi è perciò proprio il pesce crudo. Si tratta di una misura precauzionale, il pesce abbattuto in gravidanza (congelato a basse temperature) non presenta infatti rischi. Tuttavia per non incorrere in complicazioni sgradevoli è bene evitare di mangiare sushi in gravidanza.
In allattamento invece non è sconsigliato andare al ristorante giapponese. La composizione del latte materno infatti non dipende in modo diretto dagli alimenti assunti, essendo un emoderivato.
In basso un approfondimento sul sushi in gravidanza.Leggi anche: Sushi in gravidanza
Tonno in gravidanza
Per quanto riguarda il tonno in gravidanza si può consumare ma con moderazione. I medici consigliano nei nove mesi l’assunzione di non più di due scatolette di tonno a settimana o di una bistecca. Essendo un pesce predatore di grossa taglia, infatti, il tonno ha una concentrazione di mercurio più alta dei pesci di piccola taglia e questo potrebbe creare problemi al feto. Diverso è il discorso per il tonno in scatola in gravidanza. I prodotti industriali infatti sono soggetti a controlli scrupolosi sulla qualità e quindi più sicuri rispetto al tonno fresco.
Leggi anche: Tonno in gravidanza: si può mangiare?
Pesce spada in gravidanza
Esattamente come il tonno, anche il pesce spada in gravidanza è da evitare. Si tratta infatti di un pesce predatore che, nutrendosi di altri pesci e avendo una vita più lunga, immagazzina maggiori quantità di mercurio nei tessuti. Il consiglio dei medici è perciò di evitare l’assunzione di pesce spada nei nove mesi. Stessa cosa vale per il pesce spada affumicato in gravidanza che in più, non essendo cotto, presenta l’insidia dei batteri.
Oltre al tonno e al pesce spada, durante la gestazione andrebbe limitato anche il consumo di pangasio e dello squalo che potrebbero essere ricchi di mercurio.Leggi anche: Fa bene lo zenzero in gravidanza?
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