Vongole in allattamento

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Ci sono dei cibi da evitare in allattamento? La risposta è sí, ma come fare per sapere quali?
Qui troverai la risposta su quali frutti di mare in allattamento puoi mangiare e se vongole e allattamento possono andare a braccetto.
L’alimentazione in allattamento è di fondamentale importanza per il bambino: a seconda di ciò che mangiamo potrebbe soffrire di coliche e essere più o meno irritato.
Dobbiamo dunque stare attente a cosa mangiare in allattamento o meglio, a seguire una dieta in allattamento sana per noi e per il bimbo.

Vongole e allattamento: perché fanno bene

Le vongole in allattamento sono ammesse, ma attenzione! Solo ed esclusivamente se acquistate da un rivenditore sicuro e se lavate e cucinate, perché possono contenere batteri.
Il consumo di vongole, in una dieta d’allattamento equilibrata, garantisce benefici all’organismo. In 100 grammi di molluschi ci sono 2.5 gr. di carboidrati, 11 gr. di proteine e 2.5 gr. di grassi.
Inoltre le vongole contengono sali minerali importanti per l’organismo:

ferro
potassio
fosforo
selenio
sodio

Le quantità di sodio sono elevate essendo molluschi marini, ma basta ridurne il consumo. Anche il colesterolo è presente in gran quantità, ma basti pensare che di solito le si usa come ingrediente di un piatto, non come alimento principale. Va da sé che le quantità utilizzate non sono molte.
Consumare cozze in allattamento o vongole dona un apporto di vitamine tra le quali:

vitamina A;
vitamina E;
vitamina D;
vitamina K;
vitamine del gruppo B (specialmente B12).

Cosa mangiare durante l’allattamento

Sapere cosa mangiare durante l’allattamento è importantissimo: una dieta d’allattamento adeguata garantisce la giusta energia alla mamma e i corretti valori nutritivi al bimbo allattato. L’alimentazione in allattamento, se corretta, dona molti benefici:

più energia;
aiuta il ritorno repentino del peso forma;
dona le giuste vitamine e proteine alla mamma e dunque al bambino;
restituisce tonicità ai muscoli addominali stressati dopo i mesi di gravidanza.

Come mangiare le vongole in allattamento

Mangiare vongole in allattamento è possibile, così come è possibile mangiare vongole in gravidanza. Bisogna però sapere come cucinarle. I crostacei in allattamento non fanno male, ma se non sono cucinati come si deve è meglio optare per un altro piatto. Qui di seguito puoi trovare un video su come pulire e cucinare i frutti di mare in tutta sicurezza e alcune video ricette per creare piatti succulenti.

Dieta in allattamento

Ti starai chiedendo cosa mangiare durante l’allattamento che possa favorire la produzione di latte o un sonno tranquillo al tuo bambino.
Durante l’allattamento al seno, cosa mangiare è importante, ma non esistono divieti assoluti al di fuori del consumo di fumo e alcool. Esistono solo degli alimenti sconsigliati in allattamento o da ridurre.
Ecco perché nel paragrafo seguente potrai scoprire cosa non mangiare in allattamento.
È importante in allattamento seguire una dieta sana fatta di:

Cibi da evitare in allattamento

Ci sono però, in allattamento, cibi da evitare per non rischiare di cambiare troppo il gusto del nostro latte. Questi sono:

Verdure dal sapore molto forte come broccoli o cipolle che alterano il sapore (non eliminateli: fate delle prove e vedete se li tollera);

cioccolato e dolci in grandi quantità che potrebbero far uscire sfoghi sulla pelle del bambino;

caffè che avrebbe effetto stimolante;

alimenti altamente allergizzanti, ma non sono vietati.

Attenzione: pesce crudo in allattamento

Bisogna prestare particolare attenzione a mangiare sushi in allattamento e frutti di mare in allattamento. Non perché possano direttamente fare del male al bambino, ma perché il pesce crudo in allattamento può contenere tracce del virus salmonella se non adeguatamente trattato.
Se durante l’attesa della nascita sapevi di dover evitare (o meglio limitare) vongole e cozze in gravidanza, ora puoi decisamente concederti più sfizi, ma con un occhio in più alla freschezza della materia prima e all’igiene del posto. Mangiare vongole in allattamento è dunque possibile, ma che siano ben cotte. Inoltre, che prima di essere cucinate siano state abbattute termicamente secondo le norme sanitarie o che siano davvero fresche e appena pescate.