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Bresaola in gravidanza: una voglia da rimandare a dopo il parto
La bresaola in gravidanza è un alimento assolutamente sconsigliato, in quanto aumenta il rischio della Toxoplasmosi, una malattia molto conosciuta e temuta da tutte le future mamme.
Ma c’è un modo per poterla assaporare, senza rischiare di non seguire la corretta alimentazione in gravidanza… scoprilo con noi!
Tutto quello che c’è da sapere sulla bresaola
Tipica del Nord Italia e protagonista di alcuni piatti della cucina mediterranea, la bresaola viene ricavata dai muscoli delle zampe posteriori del cavallo e del manzo.
Gustosa e saporita, viene lavorata e lasciata stagionare per almeno 30 giorni, rientrando quindi nel gruppo degli insaccati.
Appurato che in gravidanza mangiare la bresaola è totalmente sconsigliato, scopriamo quali sono i suoi benefici e i suoi valori nutrizionali.

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Bresaola: valori nutrizionali
Pur trattandosi di un affettato vero e proprio, la bresaola è una delle alternative più leggere, rispetto agli altri insaccati più famosi. Ecco quindi le calorie della bresaola e i valori nutrizionali della bresaola, in 100 grammi di bresaola, ci sono:
- 150 calorie
- 32 grammi di proteine
- 2.60 grammi di grassi
- 60 grammi di acqua
- sali minerali
- sodio
- potassio
- ferro
- calcio
- zinco
- magnesio
- fosforo
- sale
- vitamina B1, B2, B3
Ma attenzione, perché per quanto buona è anche, in alcuni casi, sconsigliata a causa della considerevole quantità di sale che contiene, insieme al nitrito, una sostanza cancerogena che viene impiegata durante la sua preparazione.
La bresaola ha dei valori nutrizionali che cambiano notevolmente quando si cambia l’animale da cui è ricavata. Qualche esempio? La bresaola di cavallo (che in gravidanza è comunque proibita) ha meno calorie, ma più proteine e ferro rispetto a quella di manzo.

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Toxoplasmosi in gravidanza: un pericolo reale
Come vi abbiamo anticipato anche mangiare la bresaola di cavallo in gravidanza è caldamente sconsigliato.
La colpa è da ricercare nella toxoplasmosi, un’infezione provocata da un microorganismo che prende il nome di Toxoplasma gondii. In condizioni normali non è pericolosa e molto spesso non ci si accorge nemmeno di averla contratta.
I sintomi della toxoplasmosi sono infatti lievi e molto comuni, in poche parole i classici sintomi influenzali, che comprendono:
- mal di testa;
- sensazione di dolore alle ossa;
- mal di gola;
- stanchezza.
I sintomi della toxoplasmosi in gravidanza, sono gli stessi, tuttavia l’infezione risulta essere molto pericolosa per la sopravvivenza del feto. Nonostante ci sia la possibilità che il feto non abbia ripercussioni, è molto probabile, soprattutto all’inizio della gravidanza, che contragga la toxoplasmosi.
In quel caso gli esiti sono diversi e si va dal’aborto spontaneo ad altri problemi come la calcificazione intracranica, l’idrocefalo, la corioretinite, o la possibilità che sia completamente sano.
Alcuni atteggiamenti considerati normali quando non si è in gravidanza, possono diventare potenzialmente pericolosi. Fra gli alimenti proibiti in gravidanza, dunque troviamo:






