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40esima settimana di gravidanza: ultimi giorni di gravidanza
Il lungo percorso della dolce attesa è pieno di emozioni contrastanti e forti. Tutte le 40 settimane di gravidanza, donano nuove sensazioni e scoperte. Ma sicuramente la settimana 40 di gravidanza è una delle più coinvolgenti per la mamma e non solo. Si tratta degli ultimi giorni prima del parto e i sintomi di questo momento fondante possono essere già presenti o no. Nell’ultima settimana di gravidanza, la mamma è già proiettata verso la sua vita con il bimbo che arriverà a breve ma ha anche il timore del parto, adesso molto vicino. Vediamo le caratteristiche delle 40 settimane di gravidanza: i sintomi, il parto che si avvicina e lo stato del feto.
Quarantesima settimana di gravidanza: sintomi
La quarantesima settimana di gravidanza è la settimana finale del nono mese, ma non è detto che sia davvero l’ultima settimana di gravidanza. Infatti è possibile che si verifichi un parto oltre le 40 settimane e la gravidanza può allungarsi fino a quarantadue settimane. Quindi se si è alla 40 settimana di gravidanza e nessun sintomo del parto è avvertito, non ci si deve preoccupare, i dolori pre-travaglio potrebbero arrivare in qualsiasi momento.
Ecco di seguito alcuni fastidi caratteristici di questo ultimo periodo di gravidanza, a parte i sintomi preparto:
- nausea: questo fastidio tipico dei primi mesi di gestazione si può riproporre nell’ultimo mese;
- stanchezza: la pancia adesso è veramente ingombrante e può veramente appesantire i movimenti;
- nervosismo: spesso le mamme in attesa del giorno del parto, possono cadere nell’ansia per ciò che le attende e spazientirsi,. Invece la parola d’ordine deve essere il relax. I sintomi di parto arriveranno a breve;
- anche se si è sofferto di stitichezza fino a fine gravidanza, in questo periodo si potrebbe verificare la diarrea di fine gravidanza, segno che il calcolo della data del parto è vicino.
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Calcola data parto e sintomi del parto imminente
Il calcolo della data presunta del parto è una della prime curiosità che qualsiasi mamma in dolce attesa vuole soddisfare. Si deve considerare però che questo calcolo della nascita non è del tutto reale ma solo un periodo approssimativo. Infatti solo nel 5% delle gravidanze, la data presunta si rivela essere quella giusta. La data presunta del parto e la data effettiva in realtà possono variare fino a due settimane. Quindi se a fine gravidanza non si hanno sintomi di inizio travaglio, bisognerà solo attendere che arrivino naturalmente e restare sotto monitoraggio medico.
Ma quali sono i sintomi del travaglio? Ecco un elenco di vari segni del travaglio, che ci indicano che il nostro bimbo è in arrivo:
- Perdite prima del parto: se si hanno delle perdite di sangue o l’espulsione del tappo mucoso in gravidanza ci si vede recare in ospedale, il travaglio potrebbe essere vicino;
- La pancia dura potrebbe essere un altro segno di travaglio, in quanto durante le contrazioni si ha proprio questo indurirsi della pancia;
- Rottura delle acque: anche in questo caso ci si deve recare in ospedale per monitorare la situazione;
- contrazioni regolari e ripetute;
- trasformazione del collo dell’utero: dilatazione, accorciamento e rammollimento.
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Gravidanza oltre il termine: cosa fare
Se si arriva a 40 settimane di gravidanza e nessuna contrazione viene riscontrata, siamo di fronte a un parto oltre termine. Partorire dopo la 40 settimana è del tutto normale, in quanto la gravidanza può protrarsi in realtà fino alla 42 settimana, anche se in Italia solitamente alla data di gestazione 41+3 comincia la stimolazione del parto. Quindi dopo 40 settimane di gravidanza cosa succede? La gestazione procede naturalmente con dei monitoraggi più frequenti per valutare lo stato di salute del nascituro e della mamma. Per quanto riguarda il parto oltre il termine, le cause sono del tutto naturali. Il travaglio si innesca in modo spontaneo quando il nostro corpo decide che è arrivato il momento giusto, bisogna solo attendere.






