39 settimana di gravidanza
Gravidanza Settimane di gravidanza

39 settimana di gravidanza: sintomi e curiosità

39 settimane di gravidanza: i sintomi nella mamma, i segnali d’inizio travaglio, il feto a 39 settimane e molto altro.

Gravidanza 39 settimana

La trentanovesima settimana di gravidanza segna l’inizio delle ultime settimane di gravidanza perché il momento del parto si avvicina sempre di più. A che settimane si partorisce? In realtà è molto difficile partorire il giorno esatto della data presunta del parto. A circa il 30% delle donne capita un parto oltre il termine e tantissime possono partorire a 39 settimane. Vediamo nel dettaglio i sintomi della 39 settimana di gravidanza, il feto a 39 settimane e i segnali d’inizio travaglio.

39 settimane di gravidanza: sintomi

La trentanovesima settimana di gravidanza fa parte delle ultime settimane di gravidanza. Infatti, il termine della gestazione giunge a 40 settimane ma molte donne procedono con la gravidanza anche fino a 41 settimane. I sintomi della 39 settimana di gravidanza sono molteplici e possono mettere a dura prova la mamma, affaticata ma con tanta voglia di abbracciare il suo bambino. A 39 settimane di gravidanza la pancia dura è un sintomo comune: le contrazioni di Braxton Hicks continuano a farsi sentire in maniera irregolare. Tuttavia, a 39 settimane di gravidanza le contrazioni vere e proprie fanno la loro comparsa. Queste fanno parte dei sintomi pre-travaglio e vanno tenute sotto controllo. Se diventano costanti e regolari allora è bene chiamare l’ostetrica di fiducia. Gli altri sintomi che caratterizzano la 39 settimana di gravidanza sono i dolori mestruali, segnale che il corpo si sta preparando all’arrivo del bambino. Nonostante ciò, se si assiste nella 39 settimana di gravidanza a nessuna contrazione? Anche questo è assolutamente fisiologico, soprattutto nei casi di gravidanze primipare. La mamma non deve far altro che aspettare l’arrivo delle contrazioni prodromiche. Queste possono arrivare anche qualche giorno prima del travaglio ma anche due-tre ore prima!

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Feto 39 settimane: crescita e immagini

La gravidanza a 39 settimane è praticamente giunta al termine. Infatti il bambino è completamente formato e sarebbe già pronto per nascere ora! Il peso del feto a 39 settimane è di circa 3300 grammi e la lunghezza del feto è compresa tra 49-50 cm. Il sistema nervoso del bambino continua a crescere e a svilupparsi ma questo continuerà anche una volta dopo la nascita. Le ossa del cranio sono elastiche: questo aiuterà il bambino nel momento della nascita a fuoriuscire senza problemi. La peluria è ormai scomparsa dal corpo e anche se continua a tirare calci e pugni, il bambino ha davvero poco spazio per muoversi. Ecco alcune immagini del feto a 39 settimane di gravidanza:

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Settimana 39: gli esami da fare

Gli esami da fare alla settimana 39 di gravidanza sono quelli di routine. Gli esami del sangue e delle urine sono ormai terminati ma nelle ultime settimane di gravidanza si svolge l’ecocardiografia, anche denominata cardiotocografia (CTG) per tenere monitorato il battito del bambino e i movimenti. Questo esame è molto importante ed è un vero e proprio monitoraggio che permette di mantenere sotto controllo il benessere del feto. Di norma dura 30 minuti, nei quali la donna, accompagnata spesso dal futuro papà o dalla futura nonna, sta seduta su una poltrona ed è collegata ad un macchinario che rileva le possibili contrazioni e il battito fetale. Se si va oltre il termine della gravidanza, questo esame viene fatto anche una volta ogni due giorni.

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I segnali del parto vicino e il parto oltre il termine: cause e curiosità

La 39 esima settimana di gravidanza segna la quasi scadenza della gravidanza.  È bene sapere distinguere i sintomi che precedono il travaglio così come sapere le cause di un parto oltre al termine, senza ovviamente cadere in ansia e rovinarsi questo magico momento. Se la donna, a 39 settimane di gravidanza, ha la diarrea significa che molto probabilmente il momento del parto è vicino. Il corpo infatti cerca di svuotarsi per permettere alla donna di incanalare tutte le sue energie durante il parto. Allo stesso modo quindi, la nausea nelle ultime settimane di gravidanza è un sintomo fisiologico e fa parte di quello che è denominato periodo prodromico. Questo può durare alcuni giorni o solo qualche ora dall’inizio del travaglio. I sintomi che differenziano il travaglio attivo dal periodo prodromico sono le contrazioni che devono essere costanti e sempre più intense (ogni 5 minuti per circa 45 secondi). Altri segnali del parto vicino sono la perdita del tappo mucoso, una sostanza gelatinosa simile alla chiara d’uovo, abbondante e con qualche striatura di sangue; debolezza e brividi e rottura delle acque. Al contrario, quali sono le cause di un parto oltre al termine? Certamente può essere legata alla difficoltà di precisione della datazione della gravidanza ma si è visto che nelle donne al primo figlio, andare oltre alla data presunta del parto è un fatto assolutamente normale. Anche fattori legati alla paura del parto e di sentire contrazioni intense può essere una causa, oltre alla famigliarità. Nel video seguente, un approfondimento sulle contrazioni.

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Come cambia il corpo della mamma nella gravidanza a 39 settimane

Il corpo della mamma cambia moltissimo a 39 settimane di gravidanza perché si sta preparando al parto. Oltre a tutti i sintomi evidenti alla donna, ci sono dei piccoli cambiamenti come il collo dell’utero che si ammorbidisce, si accorcia e si dilata, prima solo di qualche centimetro e successivamente, al momento del parto sarà dilatato di ben 10 cm. Anche il liquido amniotico cambia man mano che la gravidanza procede. La quantità infatti aumenta in maniera progressiva ma può succedere che la donna si senta dire che c’è poco liquido amniotico. Le cause sono da ricondurre all’invecchiamento della placenta, a problemi renali nella mamma e stress. Di conseguenza al feto arrivano meno sostanze nutritive e viene prodotta anche meno urina. Arrivati però a 39 settimane di gravidanza, non è considerato un vero e proprio problema perché il parto è davvero vicino: le ostetriche monitoreranno la situazione frequentemente per assicurarsi del benessere del bambino.

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