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Cozze in gravidanza: si o no?
Specialmente in gravidanza, è fondamentale curare l’alimentazione ed è risaputo quanto il pesce sia perfetto per una dieta sana ed equilibrata. Ma quando parliamo di pesce, intendiamo anche i frutti di mare in gravidanza? Vongole e cozze in gravidanza? Le cozze in allattamento sono pericolose? In effetti non sono da eliminare nell’alimentazione della futura mamma, ma vanno assunte con cautela. Facciamo chiarezza!
Cozze in gravidanza
Da un punto di vista nutrizionale, le cozze sono un alimento poco calorico ma ricco di proprietà e principi nutritivi: sono, infatti, degli ottimi antiossidanti ricchi di vitamina B e C, iodio e magnesio. Ricche di ferro, poi, le cozze sono particolarmente indicate per chi soffre di anemia oltre che per chi soffre di ritenzione idrica grazie a un alto contenuto di potassio (utile anche per il controllo della pressione). A fronte di tutto ciò, si potrebbe dunque pensare che le cozze in gravidanza siano perfette! Ma non sarebbe corretto perché, in realtà, trattandosi di organismi che si nutrono filtrando acqua marina, le cozze sono potenzialmente molto pericolose, specialmente se raccolte da acque inquinate. Quindi, cozze in gravidanza: si o no? Si, ma solo seguendo alla lettera determinati accorgimenti.
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Vongole e cozze in gravidanza
Sia le vongole che le cozze fanno parte della famiglia dei molluschi marini e appartengono al gruppo dei bivalvi. Entrambe hanno la caratteristica di essere dei filtri (riescono a filtrare fino a 5 litri di acqua all’ora) e sono, dunque, entrambe potenzialmente molto pericolose in quanto ricettacolo di virus e batteri. Tuttavia, vongole e cozze in gravidanza sono consentite ma solo se sottoposte a una lunga bollitura (non meno di 15 minuti) e a un successivo scarto di quelle rimaste chiuse. Naturalmente, prima della cottura, vongole e cozze in gravidanza devono essere sottoposte ad un’accurata pulizia sotto acqua corrente anche dei gusci (con una spazzola metallica apposita) per scongiurare il rischio di contaminazioni batteriche. Possiamo quindi dire che, se proprio non riuscite a resistere, cozze e vongole in gravidanza vi sono concesse purché non vengano mai consumate crude: è, inoltre, da sfatare il mito secondo cui qualche goccia di limone riesca a “cuocere” questi golosi molluschi!
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Frutti di mare in gravidanza
Per i frutti di mare in gravidanza, il discorso non è poi così diverso da vongole e cozze in gravidanza (tranne che per qualche eccezione), ma prima di affrontare realmente la questione, è importante puntualizzare che, quando si parla di frutti di mare, ci si riferisce ad alimenti di origine animale provenienti prevalentemente da acque salate e che si suddividono in:
- molluschi: cozze, vongole, capesante, datteri di mare e tartufi di mare sono dei lamellibranchi; polpi, seppie e calamari sono dei cefalopodi; chiocciole, patelle e lumache sono gasteropodi. Rientrano in questa categoria anche i ricci di mare.
- crostacei: canocchie, granchi, astici, gamberi, scampi e aragoste.
Se è vero che, spesso, i molluschi (lamellibranchi e gasteropodi) vengono demonizzati e sconsigliati (nonostante la cottura) fino alla fine della gravidanza, (ma anche in allattamento), è anche vero che, invece, i crostacei vengono visti in maniera diversa: gamberi ed aragoste, ad esempio, sono un’ottima fonte di proteine e minerali, con un basso contenuto di grassi e un’elevata digeribilità. Un’eccezione è data dai cefalopodi (ovvero polpi, seppie e calamari), i quali, pur rientrando nella categoria dei molluschi, garantiscono un giusto apporto di calcio e sono dunque ampiamente concessi. I frutti di mare in gravidanza (come anche il resto del pesce), inoltre, secondo degli studi condotti qualche anno fa dall’Università di Bristol e dall’Istituto Sanitario Nazionale di Bethesda, contengono un’alta percentuale di Omega 3 utile, non solo per lo sviluppo intellettivo del feto, ma anche perché pare possano incidere positivamente sul rischio di sindrome post partum nella madre. Ovviamente, anche i frutti di mare in gravidanza devono sempre e solo essere consumati previo cottura.
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Cozze in gravidanza: conseguenze e rischi
Le cozze in gravidanza, ma in generale il pesce e tutti i frutti di mare in gravidanza, se consumati crudi, possono portare a contaminazioni batteriche anche molto gravi rischiose sia per la futura mamma che per il feto:
- Epatite A: grave malattia che colpisce il fegato;
- Listeriosi: specialmente nel feto gli effetti possono essere molto gravi o addirittura letali;
- Salmonellosi: i bacilli della Salmonella tiphy possono provocare conseguenze anche molto gravi;
- Toxoplasmosi: una malattia dannosa, specialmente per il feto, solitamente riconducibile ai gatti;
- Norovirus: responsabile di fastidiosi disturbi gastro-intestinali;
Dunque, per scongiurare il rischio di contrarre le malattie sopra indicate, è assolutamente importante che cozze e vongole in gravidanza, oltre che tutti gli altri frutti di mare in gravidanza, vengano cotti. E’ molto importante, inoltre, evitare pesce crudo, pesce non fresco, frutti di mare crudi e ricci di mare crudi (anche se sono in grado di sopravvivere solo in acque limpide, è comunque buona norma sottoporli a bollitura prima del consumo).
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Cozze in gravidanza: opinioni
Tuttavia, può capitare che le opinioni degli esperti siano discordanti tra loro: alcuni consentono un consumo moderato di cozze e vongole in gravidanza e ammettono anche i crostacei e tutti gli altri frutti di mare in gravidanza. Altri, invece, sostengono che tutti i frutti di mare in gravidanza, anche se cotti, siano da evitare per scongiurare in toto il rischio di contaminazioni. Nel caso in cui però, sopraffatte dalla tentazione, vi fosse difficile rinunciare a un piatto di pasta con le cozze, impepata di cozze o cozze gratinate in gravidanza, è bene che seguiate queste importanti indicazioni:
- consumare sempre e solo cozze cotte, mai crude;
- assicurarsi che siano state pulite bene;
- mangiare solo le cozze che, in cottura, si sono aperte;
- conservarle adeguatamente così da evitare contaminazioni;
- limitarne, il più possibile, il consumo;
- rifornirsi da venditori di fiducia che possano garantire (e dar prova) della provenienza dei frutti di mare.
Un argomento che, invece, mette d’accordo quasi tutti gli esperti è quello riguardante il consumo di pesci come tonno, squalo e pesce spada: sono infatti indicati come alimenti da evitare perché ricchi di mercurio, in quale può provocare gravi danni allo sviluppo del sistema nervoso del feto. Consigliatissimi, invece, pesci come il salmone, l’aringa, il pesce gatto, la trota, la passera di mare, la tilapia e il merluzzo.
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Mangiare cozze in gravidanza: accorgimenti
L’utilizzo di cozze congelate in gravidanza è certamente un primo passo per mangiare cozze in gravidanza in tutta sicurezza. Ovviamente, come già detto, devono essere lavate accuratamente con acqua corrente per poi essere bollite per almeno 15 minuti. E’ fondamentale, inoltre, fare molta attenzione anche nel momento dell’acquisto: cozze e vongole, infatti, devono sempre essere accompagnate da un certificato di origine che riporti data di raccolta e di confezionamento, centro di depurazione o di raccolta.
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Cozze in allattamento
Come in gravidanza, si possono mangiare le cozze in allattamento purché, anche in questo caso, siano cotte (le precauzioni e gli accorgimenti sono pressoché gli stessi indicati per la dolce attesa). Ci sono, tuttavia, alcuni esperti, già contrari ai frutti di mare in gravidanza, che sostengono come le cozze in allattamento siano da evitare in quanto fortemente allergizzanti per il nascituro.
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Cozze cotte in gravidanza: ricette
Le cozze cotte in gravidanza sono le uniche concesse e questo vi dà la possibilità di gustare, in tutta tranquillità, una buona impepata di cozze in gravidanza. Come già detto, però, per essere davvero al riparo da eventuali contaminazioni batteriche è sempre consigliabile sottoporre le cozze a bollitura perché il semplice passaggio in padella potrebbe non bastare.
Se siete, invece, amanti dei carboidrati e non volete rinunciare a un bel piatto di pasta con le cozze in gravidanza, date un’occhiata al video qui sotto:
E le cozze gratinate in gravidanza? Date un’occhiata alla ricetta qui sotto ricordando sempre l’importanza della bollitura delle cozze…
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