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Astice in gravidanza: è concesso, purché sia cotto
La gravidanza è sicuramente un momento meraviglioso, fatto di attesa e aspettativa, ma anche di moltissimi dubbi. La maggior parte dei quali sono incentrati su cosa mangiare in gravidanza. Per esempio l’astice in gravidanza è concessa? Ebbene, care future mamme, la risposta è sì, a patto però che vengano rispettate alcune piccole, ma importanti accortezze.
In questo articolo cercheremo di chiarire ogni dubbio sul pesce in gravidanza, la differenza fra astice e aragosta, su come cucinare l’astice e molto altro ancora.
Mangiare astice in gravidanza
In gravidanza è possibile mangiare l’astice cotto. E questo perché il pesce crudo è veicolo di moltissimi batteri potenzialmente pericolosi per la salute della mamma, ma soprattutto del nascituro. Inoltre, un altro aspetto da non sottovalutare quando si parla di pesce in gravidanza, riguarda la leggera esposizione al metilmercurio, che potrebbe causare deficit di attenzione e problemi di iperattività al bambino.

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Astice: calorie e valori nutrizionali
Stabilito quindi quale sia l’unico modo consigliato per mangiare l’astice in gravidanza, passiamo adesso ad analizzare i valori nutrizionali dell’astice. L’astice è un alimento di origine animale particolarmente ricco di proteine, povero di lipidi pressoché privo di carboidrati. È consigliato in caso di diete dimagranti e diabetiche. Inoltre apporta all’organismo un elevato numero di vitamine B e sali minerali tra cui potassio e fosforo.
In 100 g di astice si trovano:
- Acqua 82,2 g
- Proteine 16,0 g
- Lipidi 1,0 g
- Colesterolo 114,0 g
- Energia 77,0 kcal
- Sodio 58,0 mg
- Potassio 380,0 mg
- Ferro 0,8 mg
- Calcio 27,0 mg
- Fosforo 256,0 mg
- Tiamina 0,07 mg
- Riboflavina 0,03 mg
- Vitamina A 16,0 mg
- Vitamina C 1,2 mg
Cosa dire invece sulle calorie dell’astice? Prendiamo di nuovo l’esempio di 100 g di astice, ebbene, le calorie sono 81.
Assodato che quindi in gravidanza è assolutamente consigliato mangiarlo cotto, passiamo adesso a un altro punto fondamentale: come cucinare l’astice. Ma prima una piccola premessa: la cottura dell’astice vivo è quella più indicata. La convinzione generale è che l’astice bollito vivo soffra, ma nella realtà non è così. Il rumore che solitamente si sente durante la cottura non sono i lamenti dell’animale, ma sono dovuti all’aumento di pressione dei gas che si trovano all’interno del suo carapace. La cottura dell’astice vivo è quella più indicata, perché una volto morto, perde la freschezza molto velocemente, tranne nel caso in cui venga correttamente surgelato. Le future mamme che desiderano mangiare astice in gravidanza, dovrebbero sempre ricordarsi di fare attenzione durante la sua preparazione. L’astice viene infatti venduto con le chele legate per un motivo ben preciso: sono delle vere e proprie tagliole in grado di provocare ferite molto dolorose. L’astice cotto può definirsi tale solo quando è diventato di un bel rosso/arancione acceso.

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Astice o aragosta: le differenze
In molti commettono lo stesso errore, quello di credere che aragosta e astice siano lo stesso animale. In realtà non è così, infatti il loro aspetto molto simile e il modo in cui vengono cucinati non dovrebbe mai ingannare. L’aragosta e l’astice, appartengono addirittura a due specie ben diverse e si differenziano principalmente nella forma, nel colore e naturalmente nel gusto. Da un punto di vista prettamente morfologico l’astice è simile ai gamberi e agli scampi di fiumi italiani. È un crostaceo decapode e generalmente quello che consumiamo in Italia viene pescato nell’Oceano e nel Mar Mediterraneo. E allora, astice o aragosta? Come può un occhio inesperto distinguerli? È molto semplice:
- l’aragosta è di un colore arancione quasi tendente al rosso e ha le antenne. Inoltre il suo sapore è più delicato.
- l’astice ha invece le chele, un sapore più forte e deciso ed è di colore scuro con chiazze gialle.
Esistono due specie di astice: l’astice canadese e quello europeo:








