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7 settimana di gravidanza: cosa sapere
Pur trovandosi solo nelle prime settimane di gravidanza, con la settima settimana si ha un passaggio fondamentale: si può sentire il cuore del bambino.
Probabilmente i segni della gravidanza non sono ancora evidenti sul corpo della futura mamma, ma dentro di lei il suo bambino cresce.
A 7 settimane di gravidanza ci si trova nel secondo mese di gestazione e potrebbero insorgere i primi sintomi tipici della gravidanza.
Scopriamo come cambia il corpo di una donna a sette settimane, l’ecografia del 2 mese di gravidanza, i più comuni sintomi e come si presenta un embrione a 7 settimane.
Gravidanza settima settimana, quali sintomi
I sintomi della settima settimana di gravidanza dipendono moltissimo da donna a donna. A 2 mesi di gravidanza potrebbero iniziare le prime nausee.
Non è possibile stabilire quando iniziano le nausee in gravidanza, né stabilire quanto dureranno.
È però possibile utilizzare qualche utile rimedio per calmare la nausea in gravidanza. Molti suggeriscono di mangiare un po’ di zenzero, altri di non restare troppo tempo a stomaco vuoto e preferire pasti piccoli e ravvicinati. In particolare la mattina sarebbe utile tenere sul comodino un pacchetto di cracker e sgranocchiare qualche briciola prima di alzarsi.
Oltre alle nausee gravidiche, altri sintomi della settima settimana di gravidanza potrebbero essere:
- umore instabile;
- insonnia;
- stanchezza;
- difficoltà a digerire;
- insorgenza di acne;
- pesantezza alle gambe;
- sensibilità agli odori e ai sapori.
Sono tutti sintomi tipici della gravidanza, perlopiù legati a fattori ormonali.
Esistono però molte situazioni in cui ci si trova davanti a una gravidanza senza sintomi. Anche questa condizione è assolutamente fisiologica e non significa che qualcosa non stia andando nel verso giusto.
Nel video che segue un approfondimento sui sintomi che potrebbero presentarsi a 7 settimane di gravidanza.
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Il corpo della mamma a 7 settimane di gravidanza
Nel secondo mese di gravidanza ci troviamo ancora in una fase molto precoce rispetto all’intero percorso che durerà 40 settimane. Per questo nella 7 settimana i cambiamenti sul corpo della donna sono ancora poco evidenti.
Alla settima settimana di gravidanza la pancia non è ancora visibile. La donna potrebbe cominciare a sentire una leggera tensione all’altezza dell’addome e a sentire i pantaloni stringere. Ma probabilmente si tratta più di una sensazione che della realtà.
I cambiamenti fisici più evidenti a 7 settimane riguardano il seno che si prepara all’allattamento. Per questo molte donne incinta, già a 2 mesi di gravidanza sentono il seno gonfio e avvertono la necessità di cambiare taglia del reggiseno. L’areola del seno, inoltre, potrebbe scurirsi e allargarsi leggermente.
Un altro cambiamento nel corpo della donna potrebbe riguardare le secrezioni vaginali. Si tratta anche in questo caso di cambiamenti legati agli ormoni della gravidanza. Finché si tratta di perdite chiare e inodori non c’è da preoccuparsi. Se però a sette settimane di gravidanza dovessero presentarsi perdite scure o maleodoranti allora è il caso di recarsi dal medico per un controllo, perché potrebbe essere in corso un’infezione. Ancora maggiore attenzione va posta alle perdite di sangue rosso vivo. In quel caso è urgente recarsi in ospedale perché potrebbe esserci il rischio di aborto spontaneo, soprattutto se le perdite sono accompagnate da crampi addominali forti.
Nel video che segue vediamo cosa succede a mamma e bambino a sette settimane di gravidanza.
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Il feto a 7 settimane di gravidanza
Durante la settima settimana di gravidanza, l’embrione è lungo meno di 1 cm (tra i misura 7/9 mm). La testa è decisamente sproporzionata rispetto al corpo. Questa sproporzione tra testa e corpo rimarrà tale anche dopo la nascita e per i primi mesi di vita del bambino. Nel secondo mese di gravidanza si stanno formando le basi per tutti quelli che saranno gli organi e i tessuti del neonato.
Ma l’esperienza più emozionante che i genitori possono vivere a 7 settimane di gravidanza è ascoltare per la prima volta il battito del cuore del proprio bambino.
Con l’ecografia della settima settimana è infatti già possibile sentire il battito.
Durante l’ecografia a 7 settimane può però succedere che il battito non si senta. Non è ancora il momento di allarmarsi. Infatti il suggerimento è sempre quello di aspettare almeno l’ottava settimana di gravidanza per la prima ecografia. Il battito del cuore infatti si potrà sentire molto meglio a 8 settimane. Ma se una mamma non è eccessivamente apprensiva già a 7 settimane può chiedere al ginecologo di provare ad ascoltare il battito del cuoricino del bambino: se dovesse sentirsi sarebbe un’emozione unica.
Nei video che seguono un’emozionante ecografia a 7 settimane di gravidanza. Nel secondo video è possibile ascoltare il battito del cuore di un embrione di 7 settimane.
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7 settimane di gravidanza: controlli ed esami
Il principale controllo che può essere effettuato alla settima settimana è proprio la prima ecografia della gravidanza o ecografia della datazione.
Questa ecografia serve per verificare che la gravidanza sia iniziata correttamente, che l’embrione a 7 settimane si sia impiantato e stia crescendo regolarmente (escludendo così una gravidanza extrauterina). Con l’ecografia della datazione, inoltre, è possibile stabilire la data presunta parto. La data presunta parto si calcola valutando l’ultima mestruazione della mamma e misurando il feto al momento della visita. Con questi dati è possibile indicare con una certa precisione la data presunta parto.
Altri accorgimenti da avere in gravidanza sono:
- assumere acido folico per un corretto sviluppo dell’embrione
- mantenere una dieta equilibrata
- idratarsi spesso
- fare movimento leggero, ma costante
- non affaticarsi sollevando pesi o facendo sforzi eccessivi
Durante la prima visita in gravidanza, il medico, dopo aver ricostruito l’anamnesi familiare della mamma e del papà e verificato le condizioni di salute della mamma, le prescriverà degli esami di routine, quali: analisi del sangue, analisi delle urine e urinocultura, indagini sull’immunità alla toxoplasmosi, alla rosolia e al citomegalovirus.
Infine, fin dal secondo mese di gravidanza, è opportuno prenotare tutte le visite e le ecografie previste per i mesi successivi, soprattutto se si è seguiti nelle strutture pubbliche in cui i posti sono sempre limitati e le richieste sono numerose.
Di seguito un approfondimento sulle visite le ecografie in gravidanza e immagini di un embrione a 7 settimane.
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Settima settimana di gravidanza: rischio aborto spontaneo
Tra il 15% e il 30% delle gravidanze terminano con un aborto spontaneo: sono numeri altissimi che a primo impatto sconvolgono. In realtà l’aborto spontaneo è una condizione molto frequente, che riguarda tantissime donne, soprattutto alla prima gravidanza.
Il secondo mese di gravidanza è il mese più a rischio aborto: delle gravidanze che raggiungono senza problemi la settima settimana, infatti, solo il 3% si conclude con un aborto spontaneo.
È impossibile stabilire le cause di un aborto spontaneo: spesso riguardano anomalie del feto, in altri casi riguardano condizioni dell’utero materno. In altri casi ancora non è assolutamente possibile determinare quali siano le cause di un aborto spontaneo.
I principali sintomi di un aborto spontaneo in corso sono perdite vaginali di sangue rosso vivo e dolori addominali abbastanza intensi. In presenza di questi sintomi è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.
È importante però fare chiarezza: pur essendo una condizione molto frequente, l’aborto spontaneo non ha di solito conseguenze su una successiva gravidanza. Il 90% delle donne che hanno infatti subito l’esperienza di un aborto, sono poi riuscite a portare a termine una seconda gravidanza.
Se a un aborto spontaneo ne dovesse seguire un altro o più di uno è necessario concordare con il proprio ginecologo esami approfonditi per verificare che non siano presenti problematiche specifiche.
Nel video che segue alcuni chiarimenti sull’aborto spontaneo.
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