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Scioglilingua: i 154 più difficili e divertenti

Credi di avere ottime capacità linguistiche? Metti alla prova la tua scioltezza con la lingua con i tanti scioglilingua che abbiamo raccolto di seguito. Frasi divertenti con giochi di allitterazione difficili da ripetere che sicuramente metteranno alla prova anche i più esperti. Quali sono gli scioglilingua in italiano più divertenti? E quelli più difficili? Scopriamoli insieme in questo articolo con tante immagini da condividere di scioglilingua italiani, difficili e divertenti.

Scioglilingua italiani, frasi che giocano sull’allitterazione

L’italiano è una lingua abbastanza complicata e difficile e gli scioglilingua altro non fanno che complicare la pronuncia, inserendo un pizzico di divertimento e leggerezza! In generale possiamo dire che di scioglilingua impossibili ne esistono davvero tanti, non solo per quanto riguarda l’italiano, ma tenendo in conto anche di tutti gli scioglilingua in dialetto come gli scioglilingua napoletani o siciliani. Ecco a voi un modo spiritoso per passare il tempo: allenatevi con questi scioglilingua famosi, utili da proporre anche ai bambini.

I grandi classici: gli scioglilingua più famosi

Diciamoci la verità, tutti nel corso della vita, specie da piccoli, a scuola, abbiamo provato a ripetere gli scioglilingua, alcuni più facili altri davvero impossibili. Ma quali sono i più famosi? Li abbiamo raccolti per voi, per provare a ripeterli e magari riuscire a pronunciare uno degli scioglilingua italiani che un tempo non riuscivi a ripetere, come quelli che giocano con la somiglianza con le parole, quelli basati sulla simmetria della frase, o ancora quelli basati sui numeri.

Apelle figlio d’Apollo fece una palla di pelle di pollo, tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio d’Apollo.

Assolto in assise l’assassino dell’assessore di Frasassi in missione segreta a Sassari.

A che serve una serva che non serve? Manda la serva che non serve da chi si servirà di una serva che non serve e serviti di una serva che serve.

Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando.

Ti che te tacchet i tacc’, tacchem i tacc’! Chi?! Mi, taccat’ i tacc’ a ti, che te tacchet i tacc’. taccheti ti i tó tacc’, ti che te tacchet i tacc’.

Dentro quel palazzo c’è un povero cane pazzo, date un pezzo di pane a quel povero pazzo cane.

Tré tozzi di pan secco in tré strette tasche stanno in tré strette tasche stan tré tozzi di pan secco.

Due tazze strette in due strette tazze.

Al pozzo dei pazzi c’era una pazza che lavava pizzi e pezze. Andò un pazzo, prese la pazza e buttò nel pozzo la pazza, i pizzi e le pezze.

Tigre contro tigre.

Sopra al terrazzo, c’è un cane pazzo, te’ pazzo cane, sto pezzo di pane.

Sono un setaccia sassi, ho un setaccio di sassi setacciati e un setaccio di sassi non setacciati, perché sono un setaccia sassi.

A che serve che la serva si conservi la conserva se la serva quando serve non si serve di conserva?

A chi porta porta aperta, a chi non porta porta aperta non importa.

Sul tagliere gli agli taglia non tagliare la tovaglia la tovaglia non è aglio se la tagli fai uno sbaglio.

Ma fossi tu quel barbaro barbiere che barbassi quella barba così barbaramente a piazza Barberini.

Al pozzo di santa Pazzia protettrice dei pazzi c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta, il pazzo si infuria e butta la pazza la pezza e la pizza nel pozzo di santa Pazzia protettrice dei pazzi.

A quest’ora il questore in questura non c’è.

Porte aperte per chi porta; chi non porta parta, pur che non importa aprir la porta.

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Scioglilingua difficili, frasi impossibili da ripetere

Che cosa s’intende per scioglilingue? Sono delle frasi davvero molto difficili e complicate che vanno pronunciate spesso ad una velocità maggiore per mettere in difficoltà chi ascolta e sicuramente chi le sta argomentando ad alta voce!  Avete per esempio mai provato a ripetere lo scioglilingua che inizia con “Se l arcivescovo di Costantinopoli..:“, ecco, è veramente impossibile. Gli scioglilingua italiani sono diventati famosi nel corso degli anni, come lo scioglilingua milanese e gli scioglilingua con la s. Vediamo insieme tutti gli scioglilingua italiani difficili da ripetere con gli amici.

Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.

Una zuppa e una zappa rovesciano la zuppa su di una zecca.

Nel giardin di don Andrea don Anton cogliea coton, nel giardin di don Anton don Andrea coton cogliea.

Sette scettici sceicchi sciocchi con la sciatica a Shanghai.

Date del pane al cane pazzo, date del cane al pazzo cane.

Tu cogli germogli tra gli scogli? Non credo, mi imbrogli.

Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al Papa.

In una conca nuotano a rilento tre trote, cinque triglie e tinche cento.

Due dadi Dado ha avuto in dono, ma Ida e Ada gelose sono.

Essere competenti per poter competere.

Lascia l’ascia e accetta l’accetta.

In un pentolino piccolo, poca pappa ci sta.

Quel pazzo ha rubato un pizzo prezioso con un pezzo di pizza in un pozzo.

La rana in Spagna gracida in campagna.

Sa chi sa se sa chi sa che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa ne sa più di chi ne sa.

Il pretore e il primo prelato preparan presto un panpepato per prendere un premio.

C’era una cinciribiricoccola che cinciribiricoccolava.

Pure Pelè partì per il Perù però perì per il purè.

Tre stecchi secchi in tre strette tasche stanno.

E’ passato lo stracciatoppe e non m’ha stracciatoppato. Quando ripasserà mi stracciatopperà.

Nell’anfratto della grotta trentatré gretti gatti si grattano.

Ti ci stizzisci? E stizziscitici pure!

Lascia l’ascia e la liscia.

Scopo la casa, la scopa si sciupa; ma, se non scopo sciupando la scopa, la mia casetta con cosa la scopo?

Ti che te tachet i tac,
tacum i tac a mi,
mi tacat no i tac a ti:
tacheti ti i to tac
ti che te tachet i tac!
(Scioglilingua milanese)

Se oggi seren non è, doman seren sarà. Se non sarà seren, si rasserenerà.

Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente.

Treno troppo stretto e troppo stracco stracca troppi storpi e stroppia troppo.

Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.

La biscia striscia sull’asse liscia, poscia alza la coscia e piscia.

Se i pesciolini scemi vanno a sciami da Pescia ad Altopasci e piove a scroscio l’uscita va a scatafascio.

Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è l’acqua troppo fresca. Convien che la finisca, non prenderò una lisca! Mi metto in tasca l’esca e torno dalla pesca.

Non pensare come pensi che pensi uno che non pensa; meglio pensare come pensi che pensi uno che pensa.

Sessantasei assassini andarono ad Assisi tutti e sessantasei assassinandosi.

Verso maggio con un paggio vo in viaggio. Non vaneggio, nè motteggio; forse è peggio! Se mi seggo, più non reggo: mangio o leggo. Se non fuggo qui mi struggo, ma se fuggo vado al poggio e un alloggio là mi foggio, sotto un faggio, con coraggio.

Sotto l’albero del tiglio ho veduto grano e loglio e un grazioso quadrifoglio. Io cercavo l’erba-voglio, tra le foglie, sotto il tiglio, ma ho trovato solo miglio, un cespuglio di cerfoglio, fiori rossi di trifoglio. Ma non c’era l’erba-voglio!

Eva dava l’uva ad Ava, Ava dava l’uova ad Eva, ora Eva è priva d’uva, mentre Ava è priva d’uova.

Tre trentenni trend, tre trepidanti tresche, tre tremendi tremacuori, senza tregua, né tremori.

Mi attacchi i tacchi tu che attacchi i tacchi? Io attaccarti i tacchi a te? Attaccati te i tuoi tacchi tu che attacchi i tacchi.

Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.

Chillu chiuovo ch’io ve schiovo nun se ‘nchiova dint’ ‘a chiave pecché è ‘a chiave ca se ‘nchiova ‘nfaccia a ‘o chiuovo ch’io po’ ‘nchiovo. Ma mo chiove, e comme chiove! E si chiove, io a chillu chiuovo comm’ ‘o schiovo? E si ‘un ‘o schiovo, ‘st’atu chiuovo comm’ ‘o ‘nchiovo! Quanno schiove io schiovo ‘o chiuovo e ce ‘nchiovo l’atu chiuovo pe’ ‘nchiuva’ cu’ ‘o chiuovo nuovo chesta chiave senza chiuovo ca ve ‘nchiovo quanno schiove. Ma mo chiove, e comme chiove!
(Quel chiodo ch’io vi schiodo non s’inchioda nella chiave perché è la chiave che s’inchioda sopra il chiodo ch’io poi inchiodo. Ma ora piove…, e come piove! E se piove, io quel chiodo | come lo schiodo? E se non lo schiodo, quest’altro chiodo come lo inchiodo? Quando spiove io schiodo il chiodo e ci inchiodo l’altro chiodo per inchiodare, col chiodo nuovo, questa chiave senza chiodo che vi inchiodo quando spiove. Ma ora piove…, e come piove!)
(Scioglilingua napoletano)

Tre fiaschi stretti stan dentro tre stretti fiaschi, ed ogni fiasco stretto sta dentro lo stretto fiasco.

S’ai vgnès Ulèss ch’vlèss clòss con cl’ass less d’nus ch’lus, daiel.
(Se venisse Ulisse che volesse quella porta con l’asse liscio di noce che riluce, daglielo).
(Scioglilingua emiliano)

Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo, con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo di San Patrizio, protettore dei pazzi.

P’ ‘a via ‘e Pavia, pav’io.
(Scioglilingua napoletano)

O uoi o uouo?
(Lo vuoi l’uovo?)
(Scioglilingua ciociaro)

Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscostantinopolizzereste voi come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’Arcivescovo di Costantinopoli?

In un pozzo poco cupo si specchiò una volta un lupo, che nel poco cupo pozzo andò a battere di cozzo con un cupo tonfo fioco da smaltire a poco a poco ; e credette di azzannare un feroce suo compare; ma rimase brutto e cupo il feroce sciocco lupo.

Jenno, venenno, mellune cuglienno; a ddenocchiune cuglienno mellune.
(Scioglilingua napoletano)

È passato lo stracciatoppe e non m’ha stracciatoppato. Quando ripasserà mi stracciatopperà.

In un piatto poco cupo poco pepe cape.

Regna il ragno dentro al buco, nella mela regna il bruco. Dentro al buco il ragno regna, nella mela il bruco regna.

A batessa ‘e Pirepilessa venette a Nàpule sentì’ messa, se vutaie ‘a batessa ‘e Nàpule ‘nfaccia â batessa ‘e Pirepilessa: pecchè si benuta a Nàpule a sentì’ messa? Pecchè, a Pirepilessa nun ce stanno messe?
(La badessa di Pirepilessa venne a Napoli a sentir messa, si voltò la badessa di Napoli verso la badessa di Pirepilessa: come mai sei venuta a Napoli per sentir messa? Perchè, a Pirepilessa non ci sono messe?)
(Scioglilingua napoletano)

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Sul tagliere l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia; la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio.

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Scioglilingua divertenti per giocare a sfidare gli amici

La parola scioglilingua già accenna ad un qualcosa di divertente e abbastanza improbabile da dire in maniera corretta. Proprio per tale motivo gli scioglilingua sono spensierati e strappano sempre un sorriso. In queste righe trovate gli scioglilingua divertenti che a pronunciarli si fa fatica a restare seri: sono frasi difficili da dire ma al contempo non c’è da preoccuparsi: chi riesce a restare serio ascoltandovi dire le frasi scioglilingua?

Sono un setacciasassi, ho un setaccio di sassi setacciati e un setaccio di sassi non setacciati, perché sono un setacciasassi.

“C’è il questore in questura a quest’ora?” “No, non c’è il questore in questura a quest’ora, perché se il questore fosse in questura a quest’ora, sarebbe questa la questura!”

Li vuoi quei kiwi? E se non vuoi quei kiwi che kiwi vuoi?

Figlia, sfoglia la foglia sfoglia la foglia, figlia.

L’aspiraspore sparaspire.

Al solstizio il Sol sta, sol stando; sol stando il Sol sta al solstizio.

Chi seme di senapa secca semina sempre seme di senapa secca raccoglie.

Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è ciò che è.

Dieci limoni, cento limoni, mille limoni.

Forse Pietro potrà proteggerla.

Filo fine dentro il foro, se l’arruffi non lavoro, non lavoro e il filo fine fora il foro come un crine.

Il mondo è fatto a scale: chi le scende e chi le sale. Chi le scende troppo in fretta gli si sciupa la scarpetta. Se la scarpa ha il laccio sciolto, collo scialle scalda molto. Lo scialle non è sciarpa, la sciarpa non è scarpa, il furbo non è sciocco, tira il laccio è sciolto il fiocco.

Lucio e Decio lisciano dodici gatti felici.

Nel muro c’è un buco e un bruco nel buco scaccia il bruco e tura il buco.

No, non ho un nonno.

Prendi questa barca e impegolamela e quando l’avrai impegolata disimpegolamela senza impegolarmi.

Qua qua: l’acqua sciacqua l’oca, qua qua: l’acqua non è poca, qua qua: l’acqua è proprio tanta, qua qua: l’oca all’acqua canta.

Sul tagliere l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia; la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio.

Dietro il palazzo c’è un povero cane pazzo, date un pezzo di pane al povero pazzo cane.

Se sei gnomi magnano sei gnocchi con gli occhi, con gli occhi quanti gnocchi magna ogni gnomo?

Dalla doccia una chiocciola sgocciola come una gocciola.

Se ti specchi allo specchio e lo specchio si spacca, che spacchio ti specchi a fare nello specchio spaccato?

Oh che orrore, oh che orrore, ho visto un ramarro verde su un muro marrone.

Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo té caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.

Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica che le piace cuocere in cucina col cuoco.

Se il coniglio gli agli ti piglia, togligli gli agli e tagliagli gli artigli.

Un empio imperator di un ampio impero scoppiar fece una guerra per un pero; credeva conquistare il mondo intero l’imperator, ma perse l’ampio impero.

Stiamo bocconi cogliendo cotoni, stiamo sedendo cotoni cogliendo.

Filastrocca sciogligrovigli con la lingua ti ci impigli ma poi te la sgrovigli basta che non te la pigli!

Sette zucche secche e storte stanno strette dentro al sacco.

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Apelle, figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo.

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Scioglilingua per bambini: frasi un po’ più semplici per i più piccoli

Infine, non possiamo dimenticarci dei bambini che amano più di tutti le frasi scioglilingua. In particolare, i più piccolini ameranno provare a imitarvi facendo un vero e proprio pasticcio lessicale. Gli scioglilingua per bambini che già frequentano la scuola sono scioglilingua corti ma per niente facili. Provate a giocare con loro con questi scioglilingua e vedrete che divertimento! Inoltre se i vostri bimbi hanno particolari difetti di pronuncia, potrebbe essere utile provare a far leggere loro gli scioglilingua con la r o gli scioglilingua con GL e GLI.

Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

Col sale sgrasso le scale.

Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

Caro conte chi ti canta tanto canta che t’incanta.

Una platessa lessa lesse la esse di Lessie su un calesse fesso.

Tigre intriga tigre.

Tre vecchiette stanche su tre panchine bianche. Tre tacchini neri con tre becchi fieri. Tre pesche per tre bambini tre lische per tre gattini.

Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli scagliandola oltre gli scogli tra mille gorgogli.

La marmotta, quando annotta, nella grotta già borbotta, che la pappa non è cotta! Quando è cotta riborbotta, perché è scotta!

Porta aperta per chi porta, chi non porta, parta pure poco importa

Tito, tu m’hai ritinto il tetto, ma non t’intendi tanto di tetti ritinti.

Asciuga l’asciugamano asciutto.

O postino che porti la posta, dimmi postino che posta portasti.

Sansone suona il sassofono sul satellite.

Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?

Apelle, figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo.

Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.

Sotto le frasche del capanno quattro gatti grossi stanno; sotto quattro grossi sassi, quattro gatti grossi e grassi.

La principessa Sissi lancia sassi a Sassuolo.

Sotto un uscio tutto liscio cadde un grosso guscio a striscio.

Ammasso sassi senza senso.

Sono senza sesto senso.

Sette sassi smussati.

L’aglio con l’olio li voglio, li voglio!

Tu cogli germogli tra gli scogli? Non credo, m’imbrogli.

Ti mostro un mostro col rostro d’inchiostro.

Lascia la lumaca Luca.

Il lupo vede un pupo e in un baleno si fa cupo.

Tremotino nel suo trogolo tramuta paglia in oro.

Tremotino ha perso il proprio giubbottino. Traballando, lo riporta un contadino che vuol dargli un contentino.

Trentatré trentini entrarono in Trento, tutti e trentatré trotterellando.

Tre tigri contro tre tigri.

Una rana nera e rara, sulla rena errò una sera.

Nove navi nuove navigavano.

Supercalifragilistichespiralidoso.

C’era una volta una cincibiriciaccola, che aveva centocinquanta cincibiriciaccolini. Un giorno la cincibiriciaccola disse ai suoi centocinquanta cincibiriciaccolini: “Smettetela di cincibiriciaccolare sempre, altrimenti un giorno non cincibiriciaccolerete più”

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Immagini con tanti scioglilingua da condividere

Nell’era dei social può essere divertente anche provare a condividere sui social delle immagini con gli scioglilingua, in modo da far provare a tutti i nostri amici  online a ripetere questi giochi di parole. Per chi è distante e non riesce a provare gli scioglilingua con amici e parenti, ecco allora alcune immagini con frasi sullo scioglilingua, ideali da condividere con chi desiderate per provare a divertirvi con queste frasi impossibili ma sempre attuali!

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C’era una volta una cincibiriciaccola, che aveva centocinquanta cincibiriciaccolini. Un giorno la cincibiriciaccola disse ai suoi centocinquanta cincibiriciaccolini: “Smettetela di cincibiriciaccolare sempre, altrimenti un giorno non cincibiriciaccolerete più”.
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Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
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Al solstizio il Sol sta, sol stando; sol stando il Sol sta al solstizio.
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Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?
scioglilingua corti
Supercalifragilistichespiralidoso.
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O uoi o uouo?
Lo vuoi l’uovo?
(Scioglilingua ciociaro)
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Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è ciò che è.
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Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.
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Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.
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Se ti specchi allo specchio e lo specchio si spacca, che spacchio ti specchi a fare nello specchio spaccato?
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Li vuoi quei kiwi? E se non vuoi quei kiwi che kiwi vuoi?
scioglilingua inglese
Figlia, sfoglia la foglia sfoglia la foglia, figlia.
scioglilingua italiani
Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo té caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.
scioglilingua milanese
Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo, con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo di San Patrizio, protettore dei pazzi.
scioglilingua napoletani
Regna il ragno dentro al buco, nella mela regna il bruco. Dentro al buco il ragno regna, nella mela il bruco regna.

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