Mortadella in gravidanza
Alimentazione Gravidanza

Mortadella in gravidanza? Sì, grazie

Si può mangiare la mortadella in gravidanza? Quali tipi di affettatio sono sconsigliati? Quali suggerimenti legati all’alimentazione bisogna seguire?

Si può mangiare la mortadella in gravidanza?

L’alimentazione rappresenta da sempre uno dei punti fondamentali per uno stile di vita sano e in salute. Altrettanto, se non di più, è importante rispettare una dieta adeguata durante la gravidanza, senza però tralasciare la varietà dei cibi e il gusto.Ma è possibile mangiare mortadella in gravidanza sì o no? La mortadella, se acquistata di qualità da chi di fiducia e consumata fresca al momento, può essere tranquillamente consumata in gravidanza. Aldilà di questioni qualitative e quantitative, infatti, è tra gli affettati “concessi durante la gravidanza. Quindi sì alla mortadella in gravidanza. Vediamo insieme il tutto nel dettaglio.

Affettati in gravidanza

Quando si parla di alimentazione in gravidanza, bisogna far attenzione a determinati aspetti del cibo che possono aiutare a vivere un’attesa serena e senza preoccupazioni per la mamma e per il piccolo. Seguire una dieta varia, senza esagerare con le quantità ma che possa consentire un apporto di tutte quelle sostanza nutritive utili all’organismo in una fase così delicata, è sicuramente la strada giusta da seguire. Ma quando si parla di salumi o affettati, quali sono quelli che si possono mangiare in gravidanza? Senza dubbio, una delle principali caratteristiche che riguarda il consumo di questi cibi è la cottura. Durante la gravidanza sono sconsigliati e da evitare tutti quei salumi crudi come il salame, il prosciutto crudo la bresaola, in quanto, non essendoci stato il processo di cottura durante la lavorazione, sono più esposti alla presenza di batteri pericolosi per una donna incinta. Uno dei pericoli più comuni e temuti è sicuramente quello di contrarre la Toxoplasmosi, di cui parleremo in dettaglio nel prossimo paragrafo. Di seguito un video sul consumo di salumi in gravidanza.

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La mortadella in gravidanza: valori nutrizionali

Anche la scelta del prodotto, quando si aspetta un bambino, è importante. Per quanto riguarda il consumo di mortadella in gravidanza, è sempre bene scegliere prodotti di alta qualità come la mortadella IGP di Bologna, la cui lavorazione e preparazione è sicuro più attenta di un prodotto più basso qualitativamente. A livello nutrizionale, la mortadella, per 100g, contiene:

  • 300 kcal;
  • 70 mg di colesterolo;
  • 25 g di grassi;
  • 16 g di proteine;
  • 8 mg di calcio.

Quindi, un prodotto di alta qualità, come la mortadella Bologna, con basso contenuto di sale e di conservanti e di certa provenienza, è consigliato durante la gravidanza. Un altro aspetto importante da considerare è la conservazione dell’alimento: in gravidanza è vivamente consigliato il consumo di mortadella fresca, al taglio, mangiata subito dopo essere stata affettata. Nei cibi industriali, al contrario, è alta la presenza di conservanti e additivi, come del sale, elementi che in gravidanza dovrebbero essere limitati.

La mortadella in gravidanza

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Mortadella e Toxoplasmosi

Quando si parla della Toxoplasmosi in gravidanza, si riferisce all’infezione, abbastanza seria, che la donna incinta può contrarre, se entra in contatto con un batterio parassita noto come Toxoplasma gondii. Essendo una malattia che può essere contratta soprattutto se si entra in contatto con le feci contaminate degli animali, è bene sapere che può essere trasmessa anche attraverso il cibo. Ma come? All’inizio erano i gatti ad essere stati individuati come principali portatori dell’infezione, ma non sono soltanto loro i responsabili, anzi. La malattia può essere contratta anche attraverso i cibi consumati crudi, come le verdure e gli ortaggi non lavati a fondo o attraverso il consumo di carne non cotta. Per quanto riguarda la mortadella, non esistono controindicazioni in gravidanza riguardo alla Toxoplasmosi in quanto, i processi di lavorazione della stessa, prevedono la cottura ad alte temperature che uccide il batterio se presente. Stessa cosa vale per la carne, di maiale, di vitello, di pollo: importante è consumarla ben cotta in gravidanza per evitare qualsiasi tipo di contaminazione. La toxoplasmosi può portare a parti prematuri, aborti, ma può essere perfino trasmessa al feto e portare gravi malformazioni. Bisogna quindi stare molto attente al consumo di salumi e carne cruda, sì invece al prosciutto cotto, alla mortadella, alla fesa di tacchino in gravidanza. Di seguito un video sui sì e i no dell’alimentazione con il pancione.

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Alimentazione e aumento di peso in gravidanza

L’aumento del peso in gravidanza, è uno degli interrogativi che una donna in attesa si pone per tutto l’arco dei nove mesi. L’appetito aumenta e magari torna la voglia di qualche cibo che prima non si tollerava. Sarò ingrassata troppo? Forse la mia pancia è troppo piccola? Devo mangiare per due? Beh, l’aumento di peso in gravidanza varia da donna a donna e sicuramente è qualcosa che deve essere graduale e dovrebbe iniziare perlopiù nel secondo trimestre. In una donna che comincia una gravidanza in normopeso, l’aumento ideale oscilla orientativamente intorno ai 7-11 kg. Se si comincia in sottopeso o in sovrappeso, è normale che questa fascia di kg diminuisca o aumenti. Fondamentale, per una crescita ottimale del feto e per una gravidanza in forma, è:

  • seguire una dieta varia;
  • rispettare gli orari dei pasti;
  • consumare cibi sani;
  • mangiare poco e spesso, ma sicuramente non per due;
  • far durare più a lungo i pasti.

Importante è anche seguire i propri gusti e desideri che spesso indicano le proprie esigenze nutrizionali meglio di qualsiasi altro consiglio. Di seguito un video che riguarda dieci cose da fare assolutamente in gravidanza riguardo all’alimentazione.

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Gravidanza: i no dell’alimentazione

Una dieta sana, varia e ricca dei principi nutritivi utili per lo sviluppo ottimale del feto, aiuta a vivere una gravidanza più tranquilla e senza preoccupazioni. Ci sono, quindi, alcuni alimenti da evitare o limitare nel corso dei nove mesi, ricordando che il nostro piccolo prende il nutrimento dal nostro organismo. Vediamo insieme quali.

  • Caffè e tè. Sono alimenti che contengono sostanze come la caffeina e la teina che sarebbe bene ridurre in gravidanza. La caffeina per esempio, può portare maggiore acidità di stomaco e alzare la pressione; la teina, se assunta durante i pasti, limita l’assunzione del ferro.
  • Zucchero e dolcificanti. Mangiare troppo zucchero può, ovviamente, alzare i livelli di glicemia nel sangue. L’effetto di benessere temporaneo dei dolci può creare dipendenza e spingervi a desiderarne sempre di più quando vi sentite giù di corda. Evitare anche i dolcificanti contenuti spesso nelle bibite in lattina. Sostituire con frutta i dolci o preparare dolci fatti in casa sostituendo lo zucchero con miele o zucchero di canna sarebbe l’ideale.
  • Cibi industriali. Come ben sappiamo, i cibi prodotti a livello industriale sono sì più controllati ma ricchi, al tempo stesso di conservanti e additivi. Bisogna stare attenti agli stessi salumi in gravidanza, se comprati al supermercato. Il consumo di affettati come il prosciutto cotto o la mortadella, nelle sue varianti di mortadella di pollo, di fegato e via dicendo, in gravidanza, è consigliato fresco e non confezionato, proprio per la minor presenza di additivi, sale e conservanti.

Di seguito un video su cosa non fare assolutamente in gravidanza riguardo all’alimentazione.

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