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Fritto in gravidanza: fa male?

Il fritto rientra tra gli alimenti no in gravidanza? Quali sono le conseguenze sulla mamma e sul bambino? Vediamo insieme cosa non mangiare in gravidanza

Fritto in gravidanza: pericoloso per mamma e bambino?

Curare l’alimentazione in gravidanza è fondamentale sia per lo sviluppo del feto, sia per la salute della mamma. Resistere alle voglie durante le 40 settimane, però, non è affatto semplice, specialmente quando si tratta di fritti in gravidanza. Ma si può mangiare il fritto in gravidanza? Quali sono le conseguenze sulla dieta in gravidanza? Vediamo insieme se le fritture in gravidanza rientrano tra i cibi da evitare in gravidanza e perché.

Fritto in gravidanza: cibi da evitare?

La frittura è un metodo di cottura che prevede l’immersione del cibo in lipidi (olii o grassi animali) ad alte temperature. Le tecniche per friggere sono tantissime e tutte gustose: se ne ha traccia già dal 2.500 a.C. in Egitto.
Il motivo per cui si dice che il fritto fa male è perché durante questo processo si genera l’acrilammide. Questa sostanza cancerogena è prodotta all’interno dei cibi amidacei (patate, pane, cereali, pizza, biscotti, ecc.) tramite quella che in chimica è detta “reazione di Maillard”.
Per evitare o ridurre la formazione di acrilammide è necessario monitorare la cottura e non arrivare alla formazione della tipica crosticina scura (come quella del bordo della pizza). Ma si può dire che il fritto rientra tra i cibi proibiti in gravidanza? Sicuramente la frittura in gravidanza non è il piatto più salutare né quello più consigliato, ma non per questo dobbiamo rinunciare a un piatto di patatine in gravidanza o ai calamari fritti in gravidanza. La chiave, come sempre, sta nella moderazione.
Per mangiare un fritto in gravidanza sicuro al 100%, perché non farlo direttamente in casa? Lo chef Simone Magnanini svela qualche segreto su come friggere gli alimenti in questo video:

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Dieta e gravidanza: conseguenze del cibo fritto

Al di là dell’aspetto chimico e cancerogeno, c’è anche quello dietetico. Durante la cottura, infatti, il cibo assorbe una gran quantità di olio. Conseguentemente, l’apporto calorico aumenta, gravando sul metabolismo e sull’apparato digerente.
Inoltre, uno studio dell’Università di Harvard ha dimostrato che mangiare fritti in gravidanza troppo spesso raddoppia il rischio di diabete gestazionale. Anche l’aumento di peso della mamma durante la gravidanza può danneggiare la salute nel lungo termine del bambino aumentando le probabilità di obesità da adulto. Inoltre, i chili di troppo in gravidanza sono difficili da smaltire dopo il parto!
Allora cosa mangiare in gravidanza per restare in forma e in salute? I nutrizionisti consigliano di seguire la dieta mediterranea, con un’alimentazione quanto più possibile sana, bilanciata e povera di grassi, e comunque di non fare una dieta a inizio gravidanza troppo drastica.
In ogni caso, anche se in generale è preferibile scegliere metodi di cottura degli alimenti consigliati in gravidanza più salutari, come quella al vapore, uno strappo alla regola una volta tanto è concesso! Quindi fritto misto in gravidanza senza senso di colpa, a patto che non diventi un’abitudine!

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Gravidanza: cibi da evitare

I cibi no in gravidanza sono quelli potenzialmente pericolosi per mamma e bambino. Per esempio, i pesci in gravidanza vanno consumati cotti per evitare di contrarre listeriosi o salmonellosi (la frittura di pesce in gravidanza, benché non sia particolarmente nutriente, non comporta rischi, al contrario del pesce crudo in gravidanza).
Altri alimenti da evitare in gravidanza sono la carne cruda o affumicata, mentre la carne rossa magra (come il filetto di vitellone o il lombo) è concessa anche 4-5 volte a settimana. La carne grassa, come le salsicce in gravidanza, andrebbe invece evitata per un discorso calorico.
Il gorgonzola (così come tutti i formaggi molli e/o con con muffe, come roquefort e camembert) è un’altra cosa da non mangiare in gravidanza, almeno non da crudo.
Non se ne parla mai abbastanza, ma andrebbe menzionato anche il rischio uova. Gravidanza o meno, le uova poco cotte possono trasmettere la Salmonella, quindi in generale bisognerebbe cuocerle adeguatamente o comunque non consumarle crude se non si è certi della provenienza e della freschezza. L’ideale è una cottura senza grassi aggiunti, come l’uovo sodo, piuttosto che l’uovo fritto in gravidanza, che può risultare pesante da digerire.

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