freud frasi
Frasi

Freud: 225 frasi e immagini pensieri del padre della psicoanalisi

Chi almeno una volta nella vita non ha sentito parlare del famoso Sigmund Freud? Se vi affascinano i misteri della mente e dell’inconscio, non perdetevi questa raccolta delle migliori frasi di Freud!

Frasi Freud

Conosciuto come il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud è stato probabilmente il più famoso filosofo, neurologo e psicoanalista. Scopriamo insieme il suo pensiero e i risultati dei suoi studi attraverso le frasi celebri di Freud sui suoi principali temi di studio: la mente e le ripercussioni dell’inconscio su tutta la vita dell’essere umano.

Frasi di Freud sull’inconscio, sulla mente e sulla psicologia

Come tutti sapranno, l’odierna psicologica e psicoanalisi beneficia enormemente delle tesi avanzate da Freud (e da tutti quegli studiosi che, successivamente, si sono allontanati o hanno seguito il suo pensiero, creando un vivace dibattito).
Una delle principali “novità” che Sigmund Freud introdusse fu proprio il ruolo centrale del nostro inconscio, come vero motore e fonte di tutto il nostro comportamento, sia come individui che come parte integrante della società.
Iniziamo la nostra raccolta con alcune delle migliori frasi sull’Io di Freud, cioè sulla mente e sulla pratica della psicologia, così come veniva concepita a cavallo tra il 1800 e il 1900. Ma non solo, frasi celebri di Freud, aforismi da leggere e condividere.

Se si esige che tutto ciò che accade nella psiche debba per forza esser noto alla coscienza, si avanza in effetti una pretesa insostenibile.

Se le mie deduzioni dovessero far nascere, anche nei miei amici e conoscitori della psicanalisi, l’opinione che io abbia scritto un romanzo psicanalitico, risponderei che io stesso non mi esagero la portata dei miei risultati. Dopo tanti altri, anch’io ho soggiaciuto a mia volta al fascino emanato dal grande ed enigmatico Leonardo.

Un’illusione non è la stessa cosa di un errore, e non è nemmeno necessariamente un errore.

Sarebbe errato credere che gli uomini siano stati indotti a creare il loro prima sistema cosmico per sola tendenza speculativa. In questo tentativo deve avere avuto la sua parte l’esigenza pratica di controllare il mondo. Perciò non ci stupiremo che, parallelamente al sistema animistico, procede un sistema riguardante il modo di governare gli uomini, gli animali e gli oggetti, o, piuttosto, i loro spiriti. Tale sistema, conosciuto come «stregoneria» e «magia». è denominato da S. Reinach la «strategia dell’animismo».

La psicoterapia è una professione di curatori laici di anime, i quali non hanno bisogno di essere medici, e non dovrebbero essere sacerdoti.

L’inconscio è un particolare regno della psiche con impulsi di desiderio propri, con una propria forma espressiva e con propri caratteristici meccanismi psichici che non vigono altrove.

Niente di ciò che abbiamo posseduto nella mente una volta può andare completamente perduto.

La legge proibisce solo ciò che gli uomini farebbero sotto l’influsso di alcuni loro istinti. Ciò che la natura stessa proibisce e punisce non ha bisogno di essere proibito e punito dalla legge.

Dimenticare è molto spesso determinato da un motivo inconscio e permette sempre di dedurre le intenzioni segrete della persona che dimentica.

Una causa molto potente dei perturbamenti consiste nel desiderio di evitare un ricordo che potrebbe provocare sentimenti spiacevoli o dolorosi.

La forza psichica dell’odio è maggiore di quanto crediamo.

Scherzando si può dire di tutto, anche la verità.

Che nel lapsus si affermi proprio quell’idea che si vorrebbe escludere, è fatto molto comune.

L’accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale.

L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa.

Come possiamo arrivare a conoscere l’inconscio? Naturalmente lo conosciamo soltanto in una forma conscia, dopo che si è trasformato o tradotto in qualcosa di conscio.

Il pazzo è un sognatore sveglio.

“Psiche” è un vocabolo greco che significa “anima”. Perciò per “psichico” s’intende “trattamento dell’anima”; si potrebbe quindi pensare che voglia dire trattamento dei fenomeni patologici della vita dell’anima. Ma il significato dell’espressione è diverso. Trattamento psichico vuol dire invece trattamento a partire dall’anima, trattamento di disturbi psichici o somatici, con mezzi che agiscono in primo luogo e direttamente sulla psiche umana. Questo mezzo è costituito anzitutto dalla parola, e le parole sono anche strumento fondamentale del trattamento psichico. Certo, difficilmente il profano potrà comprendere come le “sole” parole del medico possano rimuovere disturbi patologici somatici e psichici. Penserà che gli si chieda di credere nella magia. E non ha tutto il torto; le parole dei nostri discorsi di tutti i giorni sono solo magia attenuata.

Il medico dovrebbe essere opaco per i suoi pazienti e, al pari di uno specchio, mostrare loro null’altro che ciò che viene mostrato a lui.

La scienza non è un’illusione. Sarebbe invece un’illusione credere di poter ottenere da altre fonti ciò che essa non è in grado di darci.

L’ego non è il padrone a casa sua.

Lo scrittore creativo fa la stessa cosa del bambino che gioca; egli crea un mondo di fantasia, che prende molto sul serio.

Sotto l’effetto dell’alcol l’adulto ritorna un bambino, che prova il piacere di pensare liberamente come vuole senza dover fare attenzione alla costrizione della logica.

Le persone felici non fantasticano mai; lo fanno solo gli insoddisfatti.

È rimarchevole il fatto che l’uomo, quanto più limita la propria aggressività verso l’esterno, tanto più diventa rigoroso, ossia aggressivo, nel proprio ideale dell’Io.

Come il cavaliere, se non vuole essere disarcionato dal suo cavallo, è costretto spesso a ubbidirgli e a portarlo dove vuole, così anche l’Io ha l’abitudine di trasformare in azione la volontà dell’Es come se si trattasse della volontà propria.

La distinzione dello psichico in ciò che è cosciente e ciò che è inconscio è il presupposto fondamentale della psicoanalisi.

Un uomo non dovrebbe sforzarsi di eliminare i suoi complessi, ma di entrare in sintonia con loro.

Chiamiamo spavento quella condizione in cui si viene a trovare un individuo a causa di un pericolo cui non era affatto preparato; qui è particolarmente importante il fattore sorpresa.

Tutti abbiamo dei desideri che preferiremmo non svelare ad altre persone e desideri che non ammettiamo nemmeno di fronte a noi stessi

Un uomo come me non può vivere senza una mania, una passione divorante o, per dirla con Schiller, senza un tiranno. Io ho trovato il mio tiranno e, per servirlo, non conosco limiti. È la psicologia.

Non è vero che la mente si identifica in tutto e per tutto con la coscienza… viceversa, la coscienza è una piccola porzione della mente

Lo psicoterapeuta deve essere sufficientemente sano, ed essere stato in odore di malattia, tanto da comprendere quella dell’altro, in particolare la malattia di vivere.

Non è tanto facile suonare lo strumento della mente.

frase freud
L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi filosofiche: 254 pensieri, immagini e aforismi filosofici

Frasi di Freud sull’amore e sulle donne

Secondo Freud, tutti gli impulsi, i bisogni e i sentimenti, tra cui l’amore, sono un impulso ancestrale che parte del cosiddetto Es. Attraverso la fame, l’amore, l’odio, la fiducia e tutto quello che “scatta” in modo istintivo e incontrollato nella nostra mente si modifica il nostro comportamento.
Anche se potrà sorprendervi quando si parla di Freud, frasi sull’amore e sulle donne (la cui psiche era considerata in modo molto diverso rispetto ad oggi) sono il risultato dei suoi studi su ciò che conserviamo nel nostro inconscio e che ci ha permesso di diventare chi siamo.
Se cercate una dedica romantica ma allo stesso tempo di un certo spessore, i prossimi aforismi di Freud sull’amore non vi deluderanno:

Una donna dovrebbe ammorbidire, ma non indebolire un uomo.

Sappiamo che i bisogni psicosessuali della donna devono trovare la loro soddisfazione nel matrimonio e nella famiglia. Da questo fatto nasce il pericolo di insoddisfazione per una fine prematura del rapporto coniugale ed il conseguente impoverimento della vita affettiva.

I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni.

Essere amati costituisce un fattore positivo tale da giustificare la rinuncia ad altri vantaggi.

È possibile che Leonardo fu affascinato dal sorriso di Monna Lisa perché destava qualcosa che era rimasta a lungo addormentata nella sua mente, probabilmente un vecchio ricordo. Questo ricordo era di importanza tale che egli non riuscì più a liberarsene una volta ridestato; egli era continuamente costretto a dargli nuova espressione.

Un uomo che dubita del proprio amore, può, anzi deve, dubitare di ogni più piccola cosa.

La credulità dell’amore è la fonte più fondamentale dell’autorità.

On revient toujours à ses premiers amours” (Si torna sempre ai primi amori) è una verità oggettiva. I vari punti oscuri della vita amorosa negli adulti si chiariscono solo rilevando i momenti infantili dell’amore.

Il modo di vedere circa l’istinto sessuale è meravigliosamente rappresentato nella poetica leggenda che racconta della divisione degli esseri umani originari in due metà – l’uomo e la donna – e come queste tendessero sempre a riunirsi nell’amore.

La natura ha segnato il destino della donna attraverso la bellezza, il fascino e la dolcezza… nella giovinezza un tesoro adorato, negli anni maturi una moglie amata.

Fumare è indispensabile se non si ha nulla da baciare.

L’amore è quanto c’è di più prossimo alla psicosi. L’amore è pazzia.

Chi ama diventa umile. Coloro che amano hanno, per così dire, dato in pegno una parte del loro narcisismo.

L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.

Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo.

La grande questione cui non è mai stata data risposta ed a cui non sono stato capace di rispondere nonostante i miei 30 anni di ricerca sull’animo femminile è: cosa vuole una donna?

“Lieben und arbeiten”, “amare e lavorare”, questa è la mia ricetta contro i mali oscuri dell’uomo.

frasi freud amore
Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Umberto Eco frasi: 243 pensieri e immagini del famoso intellettuale

Frasi di Freud sulla depressione e sulla nevrosi

Le nevrosi e altre condizioni come la depressione, secondo Freud, sono causate dalla repressione dei nostri istinti. Quando cerchiamo di combattere i nostri desideri, allontanandoci dal nostro vero Io interiore, il divario tra realtà e inconscio si acuisce generando un conflitto.
Gli studi di Sigmund Freud sono stati determinanti in questo senso perché, anche grazie alle critiche mosse alle sue teorie e metodologie, la psicoanalisi si è evoluta in modo sempre più articolato e preciso.
Questi conflitti interni fanno parte di ognuno di noi e se ci fermiamo a riflettere li ritroviamo in moltissimi gesti quotidiani, quindi perché non approfondire la materia con le frasi di Freud? Tanti pensieri di Freud, frasi celebri profonde e interessanti.

I pensieri di suicidio non sono altro che impulsi omicidi contro gli altri reindirizzati su di sé.

L’angoscia si può definire come una specie di stato di attesa o di preparazione al pericolo, anche se ignoto.

Potremmo azzardarci ad affermare che l’isteria è la caricatura di una creazione artistica, che la nevrosi ossessiva è la caricatura di una religione, che il delirio paranoico è la caricatura di un sistema filosofico.

Diventando troppo potenti le fantasie pongono le condizioni per la nascita di una nevrosi o di una psicosi.

Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.

La differenza genetica più importante tra le nevrosi e le psicosi: la nevrosi sarebbe l’effetto di un conflitto tra l’Io e il suo Es, mentre la psicosi rappresenterebbe l’analogo esito di un perturbamento simile nei rapporti tra Io e mondo esterno.

Il nevrotico si isola dalla realtà perché la trova − nel suo insieme o in una sua parte − insopportabile.

L’etiologia comune che determina lo scoppio di una psiconevrosi o di una psicosi rimane sempre la frustrazione, il mancato appagamento di uno di quegli invincibili desideri infantili che nella nostra organizzazione, filogeneticamente determinata, hanno radici così profonde.

Una nevrosi che ha sfidato ogni sorta di sforzi terapeutici, può magari scomparire quando il soggetto incappa nella situazione penosa di un matrimonio infelice, o quando perde le proprie sostanze, o contrae una una pericolosa malattia organica. In questi casi una forma di sofferenza è stata sostituita da un’altra, e vediamo che al soggetto importava unicamente poter conservare un certo grado di sofferenza.

Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore.

Il momento in cui un uomo si interroga sul significato e sul valore della vita, egli è malato, dato che oggettivamente non esiste nessuna delle due cose; col porre questa domanda uno sta semplicemente ammettendo di avere una riserva di libido insoddisfatta provocata da qualcos’altro, una specie di fermentazione che ha condotto alla tristezza e alla depressione.

I nevrotici si lamentano della loro malattia ma la sfruttano a volontà, e se la si vuole togliere loro la difendono con le unghie e con i denti.

Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità, dovuta all’intensificarsi del senso di colpa

freud frasi celebri
Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi sulla indifferenza: 258 riflessioni e immagini per imparare a passare oltre

Aforismi sui sogni di Freud

In molti aforismi Freud tratta dei sogni, come le sue belle frasi tratte da un’opera che tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta nella vita: L’interpretazione dei sogni.
Per comprenderne il successo, va premesso che all’epoca (1899) i sogni non venivano presi in considerazione nello studio della mente. Sigmund Freud fu il primo a mettere sul tavolo l’idea che essi rappresentassero i nostri desideri reconditi e che fossero un modo per liberarci del fardello delle pulsioni represse durante la veglia.
Attraverso l’interpretazione dell’attività onirica, secondo lo psicologo austriaco, è possibile indagare sui processi mentali e, in caso di disturbi, agire per curarli.
Ecco quindi alcuni frasi sui sogni di Freud che sicuramente desteranno la vostra curiosità!

Nei sogni la vita di tutti i giorni, con le sue fatiche ed i suoi piaceri, con le sue gioie ed i suoi dolori, non si ripete mai; al contrario, i sogni hanno lo scopo di liberarcene. Anche quando tutta la nostra mente è presa da qualcosa, quando siamo abbattuti da qualche profondo dispiacere, o quando tutto il nostro potenziale intellettivo è assorbito da qualche problema, il sogno non farà altro che entrare nella tonalità del nostro umore e rappresentare la realtà in simboli.

Il regno della fantasia, per realizzare i propri effetti, deve realizzarsi sull’impossibilità della verifica.

Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è costretto a farne un’unità.

La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti del corpo e attività di interesse erotico; in particolare, i genitali sono rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite, oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l’organo genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano l’utero.

Chi s’interessa di sogni dovrà riconoscere come fenomeno comune, io penso, il fatto che essi testimoniano di nozioni e ricordi che riteniamo di non possedere durante la veglia.

Compiuto il lavoro di interpretazione, ci accorgiamo che il sogno è la soddisfazione di un desiderio.

Lo studio dei sogni può essere considerato come il metodo più sicuro per indagare sui processi psichici profondi.

Sembra confinato nella vita notturna ciò che un tempo dominava in pieno giorno.

I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.

Il futuro che ci mostra il sogno non è quello che accadrà, ma quello che vorremmo accadesse. La mente popolare si comporta qui come fa generalmente: crede in ciò che desidera.

Non vi sono sogni assolutamente razionali e che non contengano qualche incoerenza, qualche anacronismo, qualche assurdità.

I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi.

C’è molta gente che crede ai sogni profetici perché a volte il futuro si realizza come il desiderio lo ha costruito nel sogno. In questo non c’è nulla di strano tanto più che la credulità del sognatore trascura volentieri le considerevoli differenze che esistono tra il sogno e la sua realizzazione.

Non siamo in grado di interpretare i sogni di un’altra persona, a meno che essa non sia preparata a comunicare i pensieri inconsci che si celano dietro al suo contenuto.

Molte delle ferite dello spirito che vengono costantemente riaperte durante il giorno sono guarite dal sonno, che le copre e le protegge da nuove offese. L’azione terapeutica del tempo è basata in parte su questo.

La convinzione spontanea della persona che si è appena svegliata è che i suoi sogni, anche se non sono venuti essi stessi da un altro mondo, lo hanno comunque trasportato in un altro mondo.

Il sogno è l’appagamento mascherato di un desiderio inconscio.

I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere.

Il sogno non si occupa mai di inezie; non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno. I sogni apparentemente innocenti si rivelano maliziosi, quando ci si sforza di interpretarli.

La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.

C’è almeno un punto in ogni sogno, dove non si può toccare il fondo: un ombelico, in un certo senso, che è il suo punto di contatto con l’ignoto.

frase di freud
Il sogno non si occupa mai di inezie; non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi di Jovanotti: 250 citazioni e immagini del ragazzo fortunato

Frasi di Freud sulla vita

Da grandi menti nascono grandi pensieri, quindi non è un caso se dopo quasi un secolo ancora persistono e sono valide molte frasi di Sigmund Freud.
Studiare la psicologia umana è come dare una risposta agli enigmi che ci portiamo dietro durante la nostra intera esistenza, o come dare un senso alla nostra vita.
Ecco perché abbiamo raccolto in questa sezione alcune delle frasi famose di Freud sulla vita e gli aspetti del nostro comportamento che esulano dalle tematiche già proposte, come l’amore e la nevrosi.
Di seguito tante citazioni di Freud, aforismi che vi daranno ottimi spunti di riflessioni per pensieri profondi.

La domanda circa lo scopo della vita umana è stata posta innumerevoli volte; non ha ancora mai trovato una risposta soddisfacente, forse non la consente nemmeno.

È un dato di fatto che l’individuo conduce una duplice esistenza: una che gli serve ai suoi scopi e l’altra che è l’anello di una catena cui, volente o nolente, si assoggetta.

Di fronte agli assalti ci si può difendere: di fronte alla lode si è indifesi.

Il tabacco è l’unica scusa per la disavventura di Colombo di aver scoperto l’America.

Non è sempre facile dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.

Quando non riusciamo a capire una cosa, cerchiamo sempre una soluzione di comodo, magnifico sistema per rendere più facile un’impresa.

L’umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell’Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.

Il successo non va di pari passo con il merito. L’America non ha preso il nome da Colombo.

Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l’attenzione.

Sopportare la vita: questo è pur sempre il primo dovere d’ogni vivente.

La nostra più personale esperienza quotidiana ci fa costatare l’esistenza tanto di idee improvvise di cui non conosciamo l’origine quanto di risultati intellettuali la cui elaborazione ci è rimasta oscura. Tutti questi atti coscienti restano slegati e incomprensibili se ci ostiniamo a pretendere che ogni atto psichico che compare in noi debba essere sperimentato dalla coscienza.

I giudizi di valore degli uomini sono guidati esclusivamente dai loro desideri di felicità, sono quindi un tentativo di argomentare le loro illusioni.

Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita.

Nell’impossibilità di poterci veder chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità.

È troppo triste rendersi conto che la vita assomiglia al gioco degli scacchi, in cui basta una mossa falsa a farci perdere la partita, con l’aggravante che, nella vita, non possiamo nemmeno contare su di una possibilità di rivincita.

Non si muore perché ci si ammala, ma ci si ammala perché fondamentalmente bisogna morire.

Ricordiamo il vecchio adagio: “si vis pacem, para bellum”: se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: “si vis vitam, para mortem”: se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.

Ovunque vada scopro che prima di me, lì, c’è già stato un poeta.

L’atto della nascita è la prima esperienza d’ansia e quindi la fonte e il prototipo della sensazione d’ansia.

È impossibile sfuggire l’impressione che le persone usino comunemente falsi standard di misura – che cerchino il potere, il successo e la ricchezza per se stessi e li ammirino negli altri, e che essi sottovalutino il vero valore della vita.

Le parole erano originariamente incantesimi, e la parola ha conservato ancora oggi molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice un altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l’insegnante trasmette il suo sapere agli studenti, con le parole l’oratore trascina l’uditorio con sé e ne determina i giudizi e le decisioni. Le parole suscitano affetti e sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente. Non disdegneremo dunque l’utilizzo delle parole nella psicoterapia e saremo contenti di poter ascoltare le parole che vengono scambiate tra analista e paziente.

Qualsiasi impressione, anche la più insignificante, lascia una traccia inalterabile, che può rivivere.

Possiamo senz’altro definire l’educazione un’esortazione a superare il principio del piacere ed a sostituirlo con quello della realtà.

Gli uomini sono più morali di quello che pensano e di gran lunga più immorali di quanto possano immaginare.

Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l’altro è di esserlo.

I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo.

Un uomo che è stato il preferito indiscusso di sua madre mantiene per tutta la vita la sensazione di essere un conquistatore, quella fiducia nel successo che a volte porta al successo reale.

La maggior parte delle persone non vuole veramente la libertà, perché la libertà comporta responsabilità, e molte persone hanno paura della responsabilità.

Uno è padrone di ciò che tace e schiavo di ciò di cui parla.

frasi freud
La domanda circa lo scopo della vita umana è stata posta innumerevoli volte; non ha ancora mai trovato una risposta soddisfacente, forse non la consente nemmeno. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Shakespeare: 433 frasi, citazioni e immagini tratte dai suoi capolavori

Sigmund Freud: frasi su Dio e la religione

Nonostante (o grazie?) allo studio della Bibbia e della cultura ebraica, Sigmund Freud divenne ateo in giovane età. Il rapporto tra Freud e la religione è molto ben documentato nei suoi libri (in particolare L’avvenire di un’illusione e L’uomo Mosè e la religione monoteistica), in cui critica fortemente ogni tipo di credo. Secondo Freud, infatti, la religione non è altro che una nevrosi di massa, una sorta di sfogo della coscienza umana per esplicare alcuni meccanismi mentali inconsci e primordiali.
Nelle prossime frasi celebri, Freud ci permette di avere una breve panoramica del tema religioso, riflettendo sulla religione e su Dio:

La religione è un’illusione, corrisponde, secondo un’impostazione classicamente illuministica, al trattenersi dell’umanità in una condizione di minorità: in una condizione infantile di un umano che continua a delegare ad altri – alla figura paterna (ma anche materna) del Dio – il possibile soddisfacimento dei propri bisogni, anziché approdare alla maturità adulta dell’autonomia umana, ovvero la gestione, responsabile in prima persona, della propria bisognosità.

Se non riuscirò a piegare gli dei del cielo, smuoverò le potenze dell’inferno.

A questo prezzo, mediante la fissazione violenta a un infantilismo psichico e la partecipazione a un delirio collettivo, la religione riesce a risparmiare a molta gente la nevrosi individuale.

In ultima analisi il dio non è altro che un padre a livello più alto.

Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.

Così come nessuno può essere costretto a credere, nessuno può essere costretto a non credere.

In luogo delle istituzioni religiose e sociali, noi troviamo presso gli Australiani il «totemismo». Le tribù si dividono in piccoli gruppi, ognuno dei quali prende il nome dal suo totem.

Verrebbe voglia di mescolarsi alle schiere dei credenti per rivolgere, ai filosofi che credono di salvare il Dio della religione sostituendolo con un principio impersonale, oscuro e astratto, il monito: “Non nominare il nome di Dio invano!”.

La religione è un’illusione che trae la sua forza dalla condiscendenza ai nostri moti pulsionali di desiderio.

Le rappresentazioni religiose, che si presentano come dogmi, non sono precipitati dell’esperienza o risultati finali del pensiero, sono illusioni, appagamenti dei desideri più antichi, più forti, più pressanti dell’umanità; il segreto della loro forza è la forza di questi desideri.

Le rappresentazioni religiose sono scaturite dallo stesso bisogno che ha generato tutte le altre acquisizioni della civiltà, ossia dalla necessità di difendersi contro lo schiacciante strapotere della natura.

La sola religione sa rispondere alla domanda circa uno scopo della vita. È difficile sbagliare concludendo che l’idea di uno scopo della vita sussiste e cade insieme con il sistema religioso.

Se l’intenzione degli educatori è quella di soffocare nel bambino, quanto più presto possibile, la capacità di un pensiero autonomo (perché egli diventi quel ragazzo “per bene” che così tanto apprezzano), questo non può essere meglio ottenuto che mediante l’inganno nel campo sessuale e l’intimidazione in quello religioso.

La religione è un narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente.

Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo.

L’onnipotenza dell’uomo non trova più posto nella visione scientifica del mondo, giacché egli ammette la propria piccolezza, è rassegnato alla morte ed è sottomesso a tutte le necessità della natura. Tuttavia una parte dell’originaria credenza nella propria onnipotenza sopravvive con la fiducia nella potenza dell’intelletto umano, che impugna le leggi della realtà.

Se l’uomo distoglierà dall’aldilà le sue speranze e concentrerà sulla vita terrena tutte le forze rese così disponibili, riuscirà probabilmente a rendere la vita sopportabile per tutti e la civiltà non più oppressiva per alcuni

Noi, uomini di poca fede, non possiamo che invidiare quei ricercatori convinti dell’esistenza di un essere supremo! Per questo grande Spirito il mondo non fa problema, dal momento che egli stesso ha creato tutte le sue istituzioni. Quanto sono complete, esaustive, definitive le dottrine del credente rispetto ai faticosi, miseri e frammentari tentativi di spiegazione che noi, con enorme sforzo, riusciamo in qualche modo a comporre!

Noi ci diciamo che sarebbe si molto bello che ci fosse un Dio quale creatore del mondo e un’amorevole provvidenza, un ordinamento morale del mondo e una vita nell’aldilà, ma è evidentissimo che tutte queste cose sono esattamente quelle che non possiamo non desiderare.

Non credo che i nostri successi terapeutici possano competere con quelli di Lourdes; le persone che credono ai miracoli della Santa Vergine sono molto più numerose di quelle che credono all’esistenza dell’inconscio.

La psicoanalisi ci ha insegnato a riconoscere l’interconnessione esistente tra complesso paterno e fede in Dio, ci ha indicato che il Dio personale non è altro, psicologicamente, che un padre innalzato, e ci pone ogni giorno sotto gli occhi i casi di giovani che perdono la fede religiosa appena vien meno in loro l’autorità paterna.

frasi famose di freud
La religione è un narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Coco Chanel frasi: 114 pensieri e immagini della nota stilista

Sigmund Freud: frasi sulla sessualità

Uno dei lasciti più eclatanti degli studi di Freud è quello relativo al tema del sesso e della sessualità in relazione allo sviluppo dell’Io. Secondo lo studioso, infatti, gli esseri umani affrontano diverse fasi di sviluppo, un percorso verso la maturità sessuale che ha origine in tenerissima età e che si ripercuote e ripete per il resto della vita.
Senza dilungarci oltre, ecco alcuni le migliori frasi di Sigmund Freud, aforismi sulla sessualità, da contestualizzare leggendo i suoi numerosi scritti a riguardo:

La teoria della bisessualità è stata definita nella sua forma più cruda da un apologista degli invertiti maschili; «un cervello di donna in un corpo d’uomo.»

Le proibizioni più antiche e più importanti imposte dal tabù sono le due leggi fondamentali del totemismo: non uccidere l’animale totem ed evitare i rapporti sessuali con membri dello stesso totem appartenenti all’altro sesso.

I sintomi sono l’attività sessuale dei malati.

Chiunque, in un modo o nell’altro, sia nel campo sociale che nel campo etico, presenti delle anormalità psichiche, è invariabilmente anormale anche nella sua vita sessuale.

Il sadismo e il masochismo occupano una posizione speciale tra le perversioni, perché il contrasto tra attività e passività che li caratterizza è tra gli elementi fondamentali della vita sessuale. La storia della civiltà umana mostra, al di fuori d’ogni dubbio, che esiste un intimo rapporto tra la crudeltà e l’istinto sessuale.

Alla base del tabù c’è una corrente positiva di desiderio. Perché non c’è bisogno di proibire ciò che nessuno desidera fare, e comunque ciò che è proibito nella maniera più energica deve essere oggetto di un desiderio.

Cara Signora, deduco dalla sua lettera che suo figlio è omosessuale. Sono molto colpito dal fatto che non usi mai questo termine nel darmi le informazioni su di lui. Posso chiedere perché lo evita? L’omosessualità non è certo un vantaggio, ma non c’è nulla di cui vergognarsi, non è un vizio, non è degradante; non può essere classificata come una malattia; riteniamo che sia una variazione della funzione sessuale, prodotta da un arresto dello sviluppo sessuale. Molti individui altamente rispettabili di tempi antichi e moderni erano omosessuali, tra di loro c’erano grandi uomini. (Platone, Michelangelo, Leonardo da Vinci, ecc).

Vi sembrerà poco bello o persino un paradosso, ma nondimeno va detto, che diventerà veramente libero e perciò anche felice nella vita amorosa solo colui che abbia superato il rispetto dinanzi alla donna e che si sia abituato all’idea dell’incesto con la madre o con la sorella.

Esistono due specie di pulsioni: una di tipo erotico che tende a unire e una di tipo distruttivo che tende a dividere. O si è sotto l’influenza dell’una o dell’altra.

È una grande ingiustizia perseguitare l’omosessualità come un crimine e anche una crudeltà.

Molte persone che si vantano di riuscire a vivere nell’astinenza, in verità vi sono riuscite soltanto con l’aiuto della masturbazione e con soddisfazioni similari legate alle attività sessuali autoerotiche della prima infanzia.

Nessun’altra pulsione è stata tanto repressa sin dall’infanzia quanto quella sessuale nelle sue numerose componenti, di nessun’altra rimangono desideri inconsci così numerosi e così forti, che ora agiscono durante il sonno provocando dei sogni.

Si può dire che non ci sia nessun individuo sano che non aggiunga al normale scopo sessuale qualche elemento che si possa chiamare perverso; e la universalità di questo fatto basta per sé sola a farci comprendere quanto sia inappropriato l’uso della parola perversione come termine riprovativo.

frasi di freud
È una grande ingiustizia perseguitare l’omosessualità come un crimine e anche una crudeltà. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi d’amore in latino: 154 dediche d’amore senza tempo

Frasi famose di Freud sulla civiltà e la società

La psicologia studia sì l’individuo nei suoi meccanismi, ma conseguentemente anche il suo ruolo nella società. Ognuno di noi contribuisce nel creare quel tessuto sociale in cui avvengono determinate dinamiche, che a loro volta modificano e condizionano il nostro comportamento.
Esploriamo quindi questo aspetto del pensiero di Freud, ovvero come il singolo interviene su ciò che lo circonda, per riflettere sul nostro ruolo nel mondo, con alcune significative frasi di Freud:

Le masse non hanno mai conosciuto la sete della verità. Hanno bisogno di illusioni e a queste non possono rinunciare. L’irreale ha costantemente in esse la precedenza sul reale, soggiacciono all’influsso di ciò che non è vero quasi altrettanto che a quello di ciò che è vero. Hanno l’evidente tendenza a non fare alcuna distinzione tra i due.

Il compito principale della civiltà, la sua propria ragion d’essere, è di difenderci contro la natura.

L’omosessualità fu un fenomeno frequente, quasi un’istituzione munita di importanti funzioni, presso i popoli antichi all’apice della loro civiltà

Diciamo dunque che un paese ha toccato un alto grado di civiltà quando vediamo che i suoi abitanti accudiscono e provvedono opportunamente a tutto ciò che si dimostra di aiuto per sfruttare la terra a beneficio dell’uomo e per difenderlo contro le forze della natura, in breve a tutto ciò che gli è utile.

La civiltà deve fare di tutto per porre limiti alle pulsioni aggressive dell’uomo, per rintuzzarne la vivacità mediante formazioni psichiche reattive.

Homo homini lupus: chi ha coraggio di contestare quest’affermazione dopo tutte le esperienze della vita e della storia?

Due sono le caratteristiche umane molto diffuse cui va addebitato il fatto che gli ordinamenti civili possono essere mantenuti solo tramite una certa misura di coercizione: gli uomini non amano spontaneamente il lavoro e le argomentazioni non possono nulla contro le loro passioni.

Quanto sperimentiamo in fatto di umana disonestà ha a che fare con la coercizione. Innumerevoli uomini civili, che indietreggerebbero inorriditi di fronte all’omicidio o all’incesto, se sono sicuri di rimanere impuniti, non si precludono il soddisfacimento della loro avidità, della loro smania aggressiva, delle loro bramosie sessuali e non si astengono dal danneggiare gli altri con la menzogna, l’inganno, la calunnia; e così è certamente stato sempre, fin dagli albori della civiltà.

La libertà non è un beneficio della cultura: era più grande prima di qualsiasi cultura, e ha subito restrizioni con l’evolversi della civiltà.

La civiltà è una cosa imposta a una maggioranza recalcitrante da una minoranza che ha saputo appropriarsi degli strumenti del potere e della coercizione.

Nel profondo del mio cuore non posso fare a meno di convincermi che i miei cari compagni uomini, con poche eccezioni, sono inutili.

La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.

Nel capo del gruppo s’incarna sempre il padre tanto temuto, il gruppo vuole essere dominato da una potenza illimitata, è estremamente avido di autorità, ha sete di sottomissione. Il padre primitivo rappresenta, dopo aver preso il posto dell’ideale dell’Io, l’ideale della massa che domina l’individuo.

La massa è impulsiva, mutevole e irritabile. È governata quasi per intero dall’inconscio. A seconda delle circostanze gli impulsi cui la massa obbedisce possono essere generosi o crudeli, eroici o pusillanimi; sono però imperiosi al punto da non lasciar sussistere l’interesse personale, neanche quello dell’autoconservazione. Nulla in essa è premeditato. Pur potendo desiderare le cose appassionatamente, non le desidera mai a lungo, è incapace di volontà duratura. Non tollera alcun indugio fra il proprio desiderio e il compimento di ciò che desidera. Si sente onnipotente, per l’individuo appartenente alla massa svanisce il concetto dell’impossibile.

Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un’autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall’oppressione che essa esercita.

Proprio l’imperiosità del comando “non uccidere” ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere.

Sempre, quando esiste la prospettiva di ricevere uno schiaffo, il vero masochista porge la guancia.

L’uomo energico, l’uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio.

Per il solo fatto d’esser parte di una massa, l’uomo discende molti gradini nella scala della civilizzazione. Preso da solo, era forse un uomo civile; nella massa, è un istintivo, perciò un barbaro.

Il primo essere umano che scagliò un insulto al posto di una pietra è stato il fondatore della civiltà.

I sentimenti della massa sono sempre semplicissimi e molto esagerati. La massa non conosce quindi né dubbi né incertezze. Corre subito agli estremi, il sospetto sfiorato si trasforma subito in evidenza inoppugnabile, un’antipatia incipiente in odio feroce.

immagini frasi freud
Il successo non va di pari passo con il merito. L’America non ha preso il nome da Colombo. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi sul destino: 240 aforismi, immagini, poesie e canzoni sulla sorte

Sigmund Freud: aforismi e pensieri sull’infanzia

Come abbiamo già accennato è durante l’infanzia, proprio i primissimi anni di vita, che si gettano le basi di moltissimi aspetti della personalità che verranno a galla in età adulta.
La scienza moderna ha confermato a più riprese il ruolo fondamentale che giocano gli stimoli, l’ambiente e le persone di riferimento nello sviluppo cognitivo dei bambini, e Freud in questo senso è stato uno dei precursori del pensiero moderno.
Per completezza, dedichiamo quindi un breve capitolo sulle migliori frasi di Freud sull’infanzia:

L’amore parentale, così commovente e in fondo così infantile, non è altro che il narcisismo dei genitori tornato a nuova vita; tramutato in amore oggettuale, esso rivela senza infingimenti la sua antica natura.

Il feticcio è il sostituto del fallo della donna (della madre) a cui il piccino ha creduto e a cui, per i motivi che sappiamo, non vuole rinunciare.

Ho descritto così frequentemente e con tale dovizia di particolari la fase successiva dello sviluppo, e cioè il passaggio dalla catarsi alla psicoanalisi vera e propria, che mi sembra difficile poter dire qui qualcosa di nuovo.

L’eccessivo affetto dei genitori è nocivo, perché causa una precoce maturità sessuale ed anche perché, viziandolo, si rende il bambino incapace in futuro di fare temporaneamente a meno dell’amore o di accontentarsi di averne in misura minore.

Si dice che i genitori rimangono giovani nei figli, ed è questo uno dei più preziosi vantaggi psicologici ch’essi ricavano da loro.

L’amore parentale, così commovente e in fondo così infantile, non è altro che il narcisismo dei genitori tornato a nuova vita; tramutato in amore oggettuale, esso rivela senza infingimenti la sua antica natura.

I bambini sono completamente egoisti; essi sentono intensamente le loro necessità e lottano spietatamente per soddisfarle.

Gli stessi bambini sin da tenera età si comportano come se la loro dipendenza dalle persone che si curano di loro contenesse qualcosa di sessuale. Da principio nei bambini l’angoscia non è altro che un’espressione del fatto che stanno sentendo la mancanza della persona amata. E per tale ragione hanno paura di ogni estraneo. Hanno paura del buio perché nel buio non possono vedere la persona che amano; e la loro paura si attenua se nel buio possono tenere la mano di tale persona.

Il mito del re Edipo, che uccise suo padre e sposò sua madre, rivela, con una piccola modificazione, il desiderio infantile, che più tardi viene rifiutato dalla lotta contro l’incesto. L’Amleto di Shakespeare è ugualmente incentrato nel complesso dell’incesto, ma sotto un profilo psicologico migliore.

Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.

Se consideriamo l’atteggiamento dei genitori particolarmente teneri verso i loro figli, dobbiamo riconoscere che tale atteggiamento è la reviviscenza e la riproduzione del proprio narcisismo al quale i genitori stessi hanno da tempo rinunciato.

Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale.

Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell’infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.

La ragione per cui la ricchezza non porta la felicità sta nel fatto che il denaro non è un concetto infantile.

Il succhiare al seno materno diventa il punto di partenza dell’intera vita sessuale, il modello mai raggiunto di ogni successivo soddisfacimento sessuale, al quale la fantasia fa spesso ritorno in periodi di privazione.

Una delle fonti dalle quali i sogni traggono il loro materiale per la riproduzione, materiale che in parte non è né ricordato né usato nell’attività mentale della vita da svegli, è l’esperienza infantile.

frasi tutta colpa di freud
Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi sull’infanzia: 200 pensieri e immagini per ricordare l’età più spensierata

Freud: immagini e frasi da condividere

Infine, se vi siete appassionati alla figura di Freud, alla psicoanalisi o se semplicemente cercate una bella frase di Freud da condividere, questa sezione è quello che fa per voi.
Tutto su Sigmund Freud, immagini e frasi celebri, significative e profonde pronte per essere scaricate gratuitamente, salvate e condivise sui social. Scegliete la frase di Freud che riflette meglio il vostro stato d’animo o pensiero tra le frasi sulla follia di Freud o i pensieri sull’amore e condividete queste perle di saggezza con i vostri amici:

freud frasi sull amore
L’amore è quanto c’è di più prossimo alla psicosi. L’amore è pazzia. (Sigmund Freud)
frasi amore freud
Fumare è indispensabile se non si ha nulla da baciare. (Sigmund Freud)
frasi celebri di freud
Uno è padrone di ciò che tace e schiavo di ciò di cui parla. (Sigmund Freud)
sigmund freud immagini
Sopportare la vita: questo è pur sempre il primo dovere d’ogni vivente. (Sigmund Freud)
frasi di freud sull'amore
Un uomo che dubita del proprio amore, può, anzi deve, dubitare di ogni più piccola cosa. (Sigmund Freud)
frasi sigmund freud
L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare. (Sigmund Freud)
frasi amore freud
Chi ama diventa umile. Coloro che amano hanno, per così dire, dato in pegno una parte del loro narcisismo. (Sigmund Freud)
frasi sull io di freud
Nel profondo del mio cuore non posso fare a meno di convincermi che i miei cari compagni uomini, con poche eccezioni, sono inutili. (Sigmund Freud)
frasi di sigmund freud
Il primo essere umano che scagliò un insulto al posto di una pietra è stato il fondatore della civiltà. (Sigmund Freud)
frasi freud sogni
Il regno della fantasia, per realizzare i propri effetti, deve realizzarsi sull’impossibilità della verifica. (Sigmund Freud)
immagini freud
Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità, dovuta all’intensificarsi del senso di colpa. (Sigmund Freud)
aforismi sui sogni freud
Compiuto il lavoro di interpretazione, ci accorgiamo che il sogno è la soddisfazione di un desiderio. (Sigmund Freud)
sigmund freud aforismi e pensieri
Una donna dovrebbe ammorbidire, ma non indebolire un uomo. (Sigmund Freud)
frasi sui sogni freud
Il sogno è l’appagamento mascherato di un desiderio inconscio. (Sigmund Freud)
frasi sulla psicologia freud
Scherzando si può dire di tutto, anche la verità. (Sigmund Freud)
frasi di freud sulla depressione
Niente di ciò che abbiamo posseduto nella mente una volta può andare completamente perduto. (Sigmund Freud)
frasi sogni freud
I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi. (Sigmund Freud)
aforismi di freud
Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale. (Sigmund Freud)
frasi celebri freud
La grande questione cui non è mai stata data risposta ed a cui non sono stato capace di rispondere nonostante i miei 30 anni di ricerca sull’animo femminile è: cosa vuole una donna? (Sigmund Freud)
freud psicologo frasi
Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita. (Sigmund Freud)
tutta colpa di freud frasi
La ragione per cui la ricchezza non porta la felicità sta nel fatto che il denaro non è un concetto infantile. (Sigmund Freud)
sigmund freud aforismi
I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere. (Sigmund Freud)
freud immagini
Nell’impossibilità di poterci veder chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità. (Sigmund Freud)
freud aforismi
Non si muore perché ci si ammala, ma ci si ammala perché fondamentalmente bisogna morire. (Sigmund Freud)
frasi di freud sull amore
Essere amati costituisce un fattore positivo tale da giustificare la rinuncia ad altri vantaggi. (Sigmund Freud)
frasi di freud sulla vita
Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l’altro è di esserlo. (Sigmund Freud)
sigmund freud frasi
È troppo triste rendersi conto che la vita assomiglia al gioco degli scacchi, in cui basta una mossa falsa a farci perdere la partita, con l’aggravante che, nella vita, non possiamo nemmeno contare su di una possibilità di rivincita. (Sigmund Freud)
frasi psicologia freud
I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo. (Sigmund Freud)
aforismi sigmund freud
Tutti abbiamo dei desideri che preferiremmo non svelare ad altre persone e desideri che non ammettiamo nemmeno di fronte a noi stessi. (Sigmund Freud)
frasi famose freud
L’accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale. (Sigmund Freud)
aforismi freud
Il pazzo è un sognatore sveglio. (Sigmund Freud)

Leggi anche: Frasi sul sole: 288 aforismi, immagini, poesie, proverbi e canzoni sui raggi del sole