Fegato in gravidanza - A Tutto Donna

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Alimentazione in gravidanza

La dieta in gravidanza permette di mangiare il fegato? Questo alimento, che sia fegato di vitello, fegato di coniglio o fegato di manzo, è decisamente particolare e non piace a tutti.
Nonostante ciò, le donne in gravidanza che adorano questo piatto, ricco e completo, devono adottare alcuni accorgimenti al fine di non danneggiare la crescita fetale.

Mangiare fegato in gravidanza

In gravidanza ci sono determinati cibi da evitare perché potrebbero portare malformazioni fetali, ritardi nell’accrescimento del bambino o gravi danni cerebrali causati da tossine e batteri. Mangiare fegato fa bene, ma non appena la donna si accorge della dolce attesa, deve fare attenzione a consumare il fegato di vitello in gravidanza. Infatti, la vitamina A presente in questa carne potrebbe essere eccessiva per il feto, che non riuscirebbe a sintetizzarlo nella giusta maniera. Le dosi della vitamina A in gravidanza sono di 2.565 unità internazionali (abbreviato UI) mentre per tutti gli altri individui è di circa 1.000 UI. Pertanto, si può dire che il fegato in gravidanza fa parte dei cibi da evitare o comunque da assumere molto raramente.
Il pericolo principale è quello di dare alla luce un bambino con malformazioni se si consuma fegato bovino con regolarità, soprattutto nei primi tre mesi della gestazione. L’eccesso di vitamina A di origine animale porterebbe a malformazioni fetali anche se non è ancora dimostrato con assoluta certezza.

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Fegato: valori nutrizionali

Le proprietà del fegato sono numerose. Si consiglia questo alimento soprattutto alle persone anemiche e a chi ha necessità di dosi importanti di proteine e vitamina A ( come gli sportivi). I valori nutrizionali del fegato bovino vedono l’acqua come alimento principale (70%), a seguire le proteine (20%), i carboidrati e i lipidi. Da non sottovalutare i moltissimi sali minerali che contiene il fegato bovino: calcio, ferro, fosforo, tiamina, potassio, sodio, niacina, vitamina A, vitamina E, acido folico.
La dose della vitamina A in 100 gr di fegato bovino è di ben 16.500 UI. Per quanto riguarda una porzione di fegato di manzo, le dosi della vitamina A arrivano addirittura a 27.000 UI. Il fegato di pollo è quello che ne contiene di meno insieme al fegato equino, “solo” 12.000 UI. Quello più consumato è sicuramente il fegato di vitello, il fegato di manzo e anche il fegato di coniglio (conosciuto soprattutto con il nome “fegatini di coniglio”). Le calorie del fegato di vitello sono di 165 kcal per 100 gr di prodotto.
Come si può notare, la vitamina A è presente in dosi molto elevate nel fegato. Proprio per tale motivo il fegato, anche se fa bene, rientra nei cibi vietati in gravidanza nei primi tre mesi. Dopodiché si può consumare con moderazione.

Dieta in gravidanza: il fegato

Passati i primi tre mesi di gravidanza, una fettina di fegato si può consumare con moderazione, quindi non più di due volte al mese. Questa semplice regola al fine di non affaticare il fegato della mamma e al fine di far funzionare correttamente i sali biliari. Una conseguenza degli acidi biliari alti in gravidanza può essere quella di sviluppare la colestasi gravidica. Questa è una patologia parecchio rara (1-2%), ma da non sottovalutare.
La colestasi gravidica insorge spesso al termine della gravidanza e si manifesta con prurito intenso nella donna. Questa patologia è molto pericolosa per il bambino perché può portare a morte intrauterina proprio a causa degli acidi biliari alti in gravidanza. Tuttavia, si consiglia di ridurre il piatto di fegato in gravidanza al minimo indispensabile, una o due volte al mese è più che sufficiente e la porzione perfetta è di circa 80 gr.

Fegato in gravidanza: le ricette

Il fegato in gravidanza si presta a diverse ricette. Dal momento che questo alimento è molto ricco, si consiglia di accompagnarlo con un contorno leggero e non ricco di grassi. Solitamente il fegato bovino si accompagna sempre alle cipolle e agli aromi. Qui di seguito, tre ricette a base di fegato molto semplici e veloci, tra cui due secondi e uno primo goloso: