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Aceto in gravidanza
Le future mamme in gravidanza devono prestare attenzione al cibo che mangiano, alle quantità ma soprattutto anche ai condimenti. Molto zucchero infatti potrebbe provocare danni alla mamma e al bambino (come il diabete gestazionale), così come esagerare con il sale potrebbe portare a picchi di pressione alta. Ma come comportarsi con i condimenti come l’aceto? In gravidanza rientra tra i gli alimenti da aggiungere o l’aceto balsamico fa male alla mamme al bambino? Scopriamo insieme benefici e controindicazioni di questo condimento tanto usato.
Aceto balsamico: proprietà e benefici
Innanzitutto l’aceto in gravidanza può essere utilizzato tranquillamente, per condire insalate, insaccati come la bresaola, formaggi o anche per rendere più gustosa la frutta. Dato che però non esistono dosi o limiti certi da seguire in gravidanza, è importante prima parlare con il medico per valutare quanto poterne usarne nei piatti.
In gravidanza l’aceto balsamico ha molti benefici, vediamo insieme quali.
- Allevia la nausea: per molte donne in gravidanza, una goccia di aceto riesce ad alleviare la nausea, soprattutto se assunto di mattina.
- Fonte di antiossidanti: L’aceto contiene una grande quantità di antiossidanti, ottimi per le donne in attesa poiché proteggono le cellule dai danni che potrebbero verificarsi dai radicali liberi. Inoltre un’alta dose di antiossidanti in gravidanza aiuta a proteggere la mamma e il bambino dallo stress ossidativo.
Inoltre l’aceto balsamico ha anche altri benefici:
- aumenta il senso di sazietà;
- non contiene colesterolo;
- è antibatterico e antivirale, ottimo quindi per prevenire i malanni.
Ma l’aceto fa ingrassare? Assolutamente no, anzi le calorie dell’aceto balsamico sono veramente poche, 18 kcal ogni 100 grammi, quindi l’aceto è indicato durante la gravidanza, adatto soprattutto come sostituto di altri condimenti come sale e olio.
Il discorso cambia per la glassa di aceto balsamico, in gravidanza andrebbe evitata perché molto calorica. Le calorie della glassa di aceto balsamico sono, 189, molte di più rispetto all’aceto di mele o al classico aceto balsamico.
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Aceto effetti collaterali
Ma l’aceto non ha solo molti benefici, presenta anche effetti collaterali e non è adatto al consumo per tutti. In quali casi l’aceto balsamico fa male? Vediamo insieme.
L’aceto balsamico andrebbe limitato soprattutto per evitare lo spiacevole effetto del bruciore di stomaco.
L’aceto infatti ha un alto contenuto acido che può causare o aumentare il bruciore di stomaco in gravidanza. Alcuni tipi di aceto, come l’aceto di mele, in gravidanza se assunto in alta quantità può causare problemi dentali, come l’erosione dello smalto dei denti. Una cattiva salute orale in gravidanza può influire sulla salute del bambino arrivando a causare anche un travaglio precoce.
Anche se l’aceto non fa male in gravidanza, bisogna fare attenzione ai prodotti che si condiscono con l’aceto, fare attenzione ad esempio alle verdure che devono essere lavate con attenzione per non incorrere in toxoplasmosi, così come bisogna evitare il pesce crudo, poco cotto o i crostacei come le ostriche, che spesso vengono servite con l’aceto. In questo caso infatti l’aceto non causa problemi, mentre i frutti di mare crudi potrebbero portare a seri problemi di salute.
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Aceto in gravidanza, quale scegliere?
Il mercato di oggi offre una vasta quantità di aceto tra cui scegliere, i più consigliati per le donne in gravidanza sono:
- Aceto Balsamico: dal sapore forte, aromatizzato con un pizzico di dolcezza. Ottimo per condire le insalate, le verdure saltate in padella, la carne, il riso e persino le macedonia di frutta. Attenzione però perché contenendo un’alta quantità di zuccheri rispetto ad altri tipi di aceto, bisogna limitarne l’assunzione.
- Aceto di riso: dal sapore aspro, dolce ma anche molto forte. Ottimo per le zuppe e da utilizzare come condimento per i cibi fritti
- Aceto di sidro di mele: ottimo soprattutto sui cibi marinati, dal sapore forte e deciso.
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