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Pablo Neruda: frasi del grande autore
Pablo Neruda, nome d’arte di Ricardo Basoalto, è stato uno dei più importanti nomi della letteratura sud-americana, oltre ad essere ricordato per la sua attività come diplomatico e politico. Le poesie di Pablo Neruda sono caratterizzate dal verso libero, creando così una composizione ‘umana’ che racconta cioè soprattutto dell’uomo e del suo rapporto con la natura. Per gli amanti delle poesie di Neruda o semplicemente per chi volesse scoprire di più sul poeta, vi proponiamo tantissime frasi di Neruda da leggere e condividere.
Neruda: poesie da leggere e condividere
Iniziamo a conoscere meglio il poeta con una piccola raccolta di poesie. Pablo Neruda è stato un poeta che ha raccontato soprattutto della vita quotidiana, della guerra del suo paese avendo preso parte in prima persona alla guerra civile spagnola come antifascista. Vediamo insieme le più belle poesie sulla vita di Neruda che sicuramente faranno riflettere come la poesia Lentamente muore. O se preferisci condividi solo qualche stralcio della poesia, come delle frasi di Pablo Neruda cariche di significato.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
Canti e a sole e cielo col tuo canto
la tua voce sgrana il cereale del giorno,
parlano i pini con la lor lingua verde:
gorgheggiano tutti Il uccelli dell’inverno.
Il mare empie le sue cantine di passi,
di campane, di catene e di gemiti,
tintinnano metalli e utensili,
suonano le ruote della carovana.
Succede che mi stanco di essere uomo
Succede che entro nelle sartorie e nei cinema smorto,
impenetrabile, come un cigno di feltro
che naviga in un’acqua di origine e di cenere.
L’odore dei parrucchieri mi fa piangere e stridere
Voglio solo un riposo di ciottoli o di lana
Non voglio più vedere stabilimenti e giardini
Mercanzie, occhiali e ascensori.
Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie
E dei miei capelli e della mia ombra.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
Ah vastità di pini, rumore d’onde che si frangono,
lento gioco di luci, campana solitaria,
crepuscolo che cade nei tuoi occhi, bambola
chiocciola terrestre, in te la terra canta!
In te i fiumi cantano e in essi l’anima mia fugge
come tu desideri e verso dove tu vorrai.
Segnami la mia strada nel tuo arco di speranza
e lancerò in delirio il mio stormo di frecce.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E ad ogni uomo
ad ogni donna
che alzando il pugno
contro il nero che avanza,
il cielo sorride…
E’ proibito piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
Vita
sei come una vigna,
tesaurizzi la luce
e la distribuisci
trasformata in grappoli.
E’ proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Cuori spezzati, abbiate fede nei vostri morti! Essi non soltanto sono radici sotto le pietre macchiate di sangue, ma le loro bocche mordono ancora esplosivo e vanno all’attacco come oceani di ferro e ancora i loro pugni levati smentiscono la morte.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
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Pablo Neruda: Poesie d’amore da dedicare
Nelle poesie Neruda non ha raccontato solo di guerra e di vita quotidiana ma ha dato ampio spazio anche all’amore. Nelle poesie d’amore Pablo Neruda descrive il sentimento in modo intimo dando importanza soprattutto al ricordo che si ha della persona amata, che supera anche la morte. Di seguito alcuni stralci delle più belle poesie d’amore di Pablo Neruda, dolci versi che potrete dedicare alla persona amata. Sicuramente sarà un gesto originale e molto apprezzato.
È bello, amore, sentirti vicino a me nella notte
È bello, amore, sentirti vicino a me nella notte,
invisibile nel tuo sogno, seriamente notturna,
mentr’io districo le mie preoccupazioni
come fossero reti confuse.
Assente il tuo cuore naviga pei sogni,
ma il tuo corpo così abbandonato respira
cercandomi senza vedermi, completando il mio sonno
come una pianta che si duplica nell’ombra.
Abbiamo perso
Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.
Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.
A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.
Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Due amanti felici
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell’erba,
lascian camminando due ombre che s’unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s’uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E’ la felicità una torre trasparente.
Canzone del maschio e della femmina!
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te,
il cuore che si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi
come il vento la vela.
Ti ricevo
come il solco il seme.
Non t’amo se non perché t’amo
Non t’amo se non perché t’amo
e dall’amarti a non amarti giungo
e dall’attenderti quando non t’attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t’odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d’amore perché t’amo,
perché t’amo, amore, a ferro e fuoco.
É bello, amore, sentirti vicino a me
E’ bello, amore, sentirti vicino a me nella notte,
invisibile nel tuo sogno, seriamente notturna,
mentr’io districo le mie preoccupazioni
come fossero reti confuse.
Assente il tuo cuore naviga pei sogni,
ma il tuo corpo così abbandonato respira
cercandomi senza vedermi, completando il mio sonno
come una pianta che si duplica nell’ombra.
Non ti amo come fossi rosa di sale
Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco,
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
Ti amo come pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori,
e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il denso aroma che sale dalla terra.
Se tu mi dimentichi
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti a poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.
Donna completa
Donna completa, mela carnale, luna calda,
denso aroma d’alghe, fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s’apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l’uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
Ho fame della tua bocca
Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
La notte nell’isola
Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell’isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l’acqua.
Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell’alto o nel profondo,
in alto come rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.
Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s’inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.
Corpo di donna
Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
tu rassomigli al mondo nel tuo atteggiamento d’abbandono.
Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava
e fa saltare il figlio dal fondo della terra.
Sono stato solo come una galleria. Da me fuggivano gli uccelli
e in me la notte entrava con la sua invasione possente.
Per sopravvivermi ti ho forgiata come un’arma,
come una freccia al mio arco, come una pietra nella mia fionda.
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Frasi di Pablo Neruda da leggere e condividere
Dopo aver scoperto Pablo Neruda poeta vediamo insieme quali sono le sue frasi celebri più belle. Una ricca raccolta di aforismi di Neruda nei quali il poeta immagina un futuro più felice dove tutte le cose sono luminose e allegre. Ovviamente ciò non è sempre possibile, ma magari leggere le parole di Neruda, frasi che toccano vari aspetti della vita, riusciremo a capire quali siano davvero le gioie della vita quotidiana che spesso ignoriamo.
Ti amo come certe cose oscure devono essere amate, in segreto, tra l’ombra e l’anima.
Dammi, per la mia vita, tutte le vite, dammi tutto il dolore di tutti, lo trasformerò in speranza.
Amore! Amore finché la notte non crolla!
Desidero ardentemente la tua bocca, la tua voce, i tuoi capelli. Silenzioso e affamato, mi aggiro per le strade. Il pane non mi nutre, l’alba mi sconvolge, tutto il giorno cerco la misura liquida dei tuoi passi.
Voglio fare con te quello che fa la primavera con i ciliegi.
Chi diventa schiavo dell’abitudine, che segue gli stessi percorsi ogni giorno, che non cambia mai ritmo, che non rischia e cambia il colore dei suoi vestiti, che non parla e non sperimenta, muore lentamente.
Non voglio continuare a essere una radice nell’oscurità, vacillare, distesa, rabbrividire di sonno, verso il basso, nelle viscere inzuppate della terra, assorbire e pensare, mangiare ogni giorno.
Dimentichiamo con generosità chi non può amarci.
Allora l’amore sapeva che si chiamava amore. E quando ho alzato gli occhi al tuo nome, improvvisamente il tuo cuore mi ha mostrato la mia strada.
Solo non dimenticare, se mi sveglio piangendo è solo perché in sogno sono un bambino smarrito che caccia tra le foglie della notte le tue mani….
L’amore è così breve, l’oblio è così lungo.
Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove, ti amo semplicemente, senza problemi né orgoglio: ti amo così perché non conosco altro modo di amare.
Verde era il silenzio, umida era la luce, il mese di giugno tremava come una farfalla.
In questa parte della storia io sono quello che muore, l’unico, e morirò d’amore perché ti amo, perché ti amo, amore, nel fuoco e nel sangue.
La poesia è un atto di pace. La pace entra nella produzione di un poeta come la farina nella produzione del pane.
L’amore è il mistero dell’acqua e di una stella.
Voglio vedere la sete nelle sillabe, il fuoco duro nel suono; Senti nel buio per l’urlo.
I tuoi occhi spalancati sono l’unica luce che conosco dalle costellazioni spente.
Non ti amo come se fossi la rosa salina, il topazio o la freccia dei garofani che propagano il fuoco: ti amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l’ombra e l’anima.
Ho dimenticato il tuo amore, eppure mi sembra di scorgerti in ogni finestra.
Con il tuo nome sulla mia bocca e un bacio che non si è mai staccato dal tuo.
E il verso cade sull’anima come la rugiada sul pascolo.
Dobbiamo sognare a modo nostro.
Come un barattolo hai ospitato l’infinita tenerezza, e l’infinito oblio ti ha frantumato come un barattolo.
Dove finisce l’arcobaleno, nella tua anima o all’orizzonte?
Dov’eri allora? Chi altro c’era? Dicendo cosa? Perché tutto l’amore viene su di me all’improvviso quando sono triste e sento che sei lontana?
Un libro, un libro pieno di tocchi umani, di camicie, un libro senza solitudine, con uomini e strumenti, un libro è la vittoria.
Dimentichiamo con generosità chi non può amarci.
Un bambino che non gioca non è un bambino, ma l’uomo che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha vissuto in lui e che gli mancherà terribilmente.
Di dolore in dolore l’amore attraversa le sue isole e stabilisce radici che vengono irrigate dal pianto.
Amore! Amore finché la notte non crolla!
I libri che ti aiutano di più sono quelli che ti fanno pensare di più. Il modo più difficile per imparare è quello della facile lettura; ma un grande libro che viene da un grande pensatore è una nave di pensiero, profondamente carica di verità e bellezza.
Ti ho chiamata regina. Ci sono più alti di te, più alti. Ci sono più puri di te, più puri. Ci sono più belli di te, più belli. Ma tu sei la regina.
Ogni ora, ogni giorno.
A volte un pezzo di sole bruciava come una moneta nella mia mano..
Chi non ha niente – è stato detto tante volte – non ha niente da perdere se non le sue catene.
Quando ne ho avuto la possibilità ho posto loro una sfilza di domande. Si sono offerti di bruciarmi; era l’unica cosa che sapevano.
La risata è il linguaggio dell’anima.
Solo un’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Un bibliofilo di pochi mezzi rischia di soffrire spesso. I libri non gli sfuggono di mano ma gli volano accanto in aria, alti come uccelli, alti come i prezzi..
Non lasciarmi nemmeno per un’ora, perché poi le piccole gocce di angoscia scorreranno tutte insieme, il fumo che vaga alla ricerca di una casa andrà alla deriva in me, soffocando il mio cuore perduto.
Tutto è così vivo, che posso essere vivo. Senza muovermi posso vedere tutto. Nella tua vita vedo tutto ciò che vive.
Sono cresciuto in questa città, la mia poesia è nata tra la collina e il fiume, ha preso la sua voce dalla pioggia e, come il legno, si è immersa nelle foreste.
A volte mi alzo all’alba e anche la mia anima è bagnata.
L’amore non riguarda proprietà, diamanti e regali. Si tratta di condividere te stesso con il mondo che ti circonda.
Il nostro amore è nato fuori dalle mura, nel vento, nella notte, nella terra, ed è per questo che l’argilla e il fiore, il fango e le radici conoscono il tuo nome.
Con quali stelle continuano a parlare, i fiumi che non arrivano mai al mare?
Voglio vedere la sete dentro le sillabe voglio toccare il fuoco nel suono: voglio sentire l’oscurità del grido. Voglio parole ruvide come rocce vergini “. – Verbo.
L’assenza è una casa così vasta che dentro di te passerai attraverso i suoi muri e appenderai quadri nell’aria.
Gli uccelli della notte beccano le prime stelle che brillano come la mia anima quando ti amo.
Ti amo come si amano certe cose oscure.
Ho bisogno del mare perché mi insegna.
E i nostri problemi si sgretoleranno, l’anima soffierà come un vento, e qui dove viviamo torneremo tutti puliti, con il pane fresco sulla tavola.
E che importanza ho nell’aula dell’oblio?
Innamorato, ti sei sciolto come l’acqua di mare.
Sono tutti e ogni volta mi chiamo sempre con il tuo nome.
In un bacio, saprai tutto quello che non ho detto.
Ogni giorno giochi con la luce dell’universo.
La morte è la pietra in cui si indurisce il nostro oblio.
Un giorno, da qualche parte, ovunque, immancabilmente, ti ritroverai e quello, e solo quello, può essere l’ora più felice o più amara della tua vita.
I miei piedi vorranno camminare dove dormi, ma continuerò a vivere.
Mi sono perso nella notte, senza la luce delle tue palpebre, e quando la notte mi ha circondato sono nato di nuovo: ero il proprietario della mia stessa oscurità.
Sentire l’amore delle persone che amiamo è un fuoco che alimenta la nostra vita.
Come se fossi in fiamme dall’interno. La luna vive nel rivestimento della tua pelle.
Fu a quell’età che la poesia venne a cercarmi.
Quindi ti aspetto come una casa solitaria finché non mi vedrai di nuovo e vivrai in me. Fino ad allora mi fanno male le finestre.
In che lingua cade la pioggia sulle città tormentate?
Se all’improvviso non esisti, se all’improvviso non vivi, continuerò a vivere. Non oso, non oso scriverlo, se muori. Continuerò a vivere.
Dammi silenzio, acqua, speranza Dammi lotta, ferro, vulcani.
Non sono più innamorato di lei, questo è certo, ma forse l’amo. L’amore è così breve, l’oblio è così lungo.
Puoi tagliare tutti i fiori ma non puoi impedire che arrivi la primavera.
Di notte, Amore, lega il tuo cuore al mio, e i due insieme nel sonno sconfiggeranno l’oscurità.
Negli occhi del lutto inizia la terra dei sogni.
L’amore è uno scontro di lampi.
Ma amo i tuoi piedi solo perché hanno camminato sulla terra, sul vento e sulle acque, finché non mi hanno trovato.
C’erano sete e fame e tu eri il frutto. C’erano dolore e rovine, e tu sei stato il miracolo.
Mi piace sulla tavola, quando parliamo, la luce di una bottiglia di vino intelligente.
E guardo le mie parole da molto lontano. Sono più tue che mie. Si arrampicano sulla mia vecchia sofferenza come l’edera.
Come un barattolo hai ospitato una tenerezza infinita E l’infinita tenerezza ti ha frantumato come un barattolo.
Posso scrivere la poesia più triste di tutte stasera. L’amavo, e a volte anche lei mi amava.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud? Oh lascia che ti ricordi come eri prima che esistessi.
Amo tutte le cose, non solo il grande ma l’infinitamente piccolo: ditale, speroni, piatti, vasi di fiori …..
Tutto è cerimonia nel giardino selvaggio dell’infanzia.
Mentre scrivo, sono lontano; e quando torno, me ne sono andato.
E una ad una le notti tra le nostre città separate si uniscono alla notte che ci unisce.
Quanto vive un uomo, dopotutto? Vive mille giorni, o uno solo? Per una settimana o per diversi secoli? Quanto tempo passa un uomo a morire? Cosa significa dire “per sempre”?
Di me, niente di peggio ti diranno, amore mio, di quello che ti ho detto.
Amore amaro, una viola con la sua corona di spine in una macchia di passioni appuntite, lancia di dolore, corolla di rabbia: come sei arrivato a conquistare la mia anima? Cosa ti ha portato?
Di notte sogno che tu ed io siamo due piante che sono cresciute insieme, le radici intrecciate, e che tu conosci la terra e la pioggia come la mia bocca, poiché siamo fatti di terra e pioggia.
Qui sono arrivato al limite dove non c’è bisogno di dire niente … e ogni giorno sul balcone del mare nasce il fuoco delle ali e tutto è di nuovo blu come il mattino.
Dammi la tua mano dalle profondità seminate dai tuoi dolori.
Ti amo solo perché sei tu quella che amo; Ti odio profondamente, e odiandoti mi piego a te, e la misura del mio mutevole amore per te è che non ti vedo ma ti amo ciecamente.
Non sei come nessuno da quando ti amo.
La mia anima è una giostra vuota al tramonto.
La risata è il linguaggio dell’anima.
Ti amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l’ombra e l’anima.
E io, essere infinitesimo, ubriaco del grande vuoto stellato, somiglianza, immagine del mistero, mi sentivo parte pura dell’abisso, giravo con le stelle, il mio cuore si liberava al vento.
Il mio destino era amare e dire addio.
Se niente ci salva dalla morte, almeno l’amore dovrebbe salvarci dalla vita.
Ho fame della tua risata lucente e delle tue mani del colore di un raccolto furioso. Voglio mangiare i raggi del sole che brillano nella tua bellezza.
Lacrime non ancora versate aspettano nei laghetti?
Cosa ha imparato l’albero dalla terra per poter parlare con il cielo?
Cerchiamo di evitare la morte a piccole dosi, ricordando a noi stessi che essere vivi richiede uno sforzo molto maggiore del semplice fatto di respirare.
Colui che aspetta sempre, soffre più di colui che non ha mai aspettato nessuno?
Perché gli alberi nascondono lo splendore delle loro radici?
A chi posso chiedere cosa sono venuto a fare in questo mondo? Perché mi muovo senza volerlo, perché non riesco a stare fermo? Perché vado a rotolare senza ruote, a volare senza ali né piume e perché ho deciso di migrare se le mie ossa vivono in Cile?
E quando appari tutti i fiumi suonano nel mio corpo, le campane scuotono il cielo e un inno riempie il mondo.
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Frasi di Pablo Neruda e poesie in immagini e video
Nell’epoca dei social probabilmente il modo più veloce ed efficace per far conoscere delle parole come quelle di Neruda, poesie d’amore o frasi celebri, è quello di pubblicare immagini o video. Di seguito quindi abbiamo raccolto tante immagini con le frasi belle di Neruda e stralci delle sue poesie più coinvolgenti. Scegliete quella che vi piace di più e condividetela con amici su Whatsapp o Facebook.
E se le immagini non dovessero bastare ecco dei video con le celebri poesie di Pablo Neruda letta da una voce autorevole..
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