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Seneca frasi: 166 aforismi e immagini del filosofo più famoso di tutti i tempi

Scopriamo insieme le più belle citazioni di Seneca, importante filosofo dell’epoca romana che ci ha lasciato in eredità frasi e aforismi importanti.

Seneca, il grande filosofo

Lucio Anneo Seneca è stato un grande filosofo, attivista e politico romano. Venne condannato a morte e, in seguito, salvato da Claudio, che lo rimandò a Roma dove divenne tutore e precettore di Nerone. In questo articolo abbiamo voluto raccogliere tutte le sue frasi celebri, gli aforismi sulla vita di Seneca e tante altre belle parole del filosofo da condividere sui social e con gli amici. Scegliete tra le frasi storiche scritte su immagini, oppure optate per delle frasi di Seneca in latino.

Seneca: aforismi e frasi in latino

Iniziamo il nostro viaggio attraverso le più belle parole di Seneca, frasi in latino, aforismi di Seneca e molto altro. Scegliete tra le riflessioni di Seneca le frasi celebri che vi attraggono di più e condividetele.

Se uno vuole quanto basta, ha ciò che vuole.

Chi ha fatto un beneficio taccia: lo dica chi lo ha ricevuto.

L’uomo è un animale dotato di ragione: il suo bene lo attua appieno, se adempie al fine per cui è nato. Che cosa esige da lui questa ragione? Una cosa facilissima: che viva secondo la natura che gli è propria.

La calamità è l’opportunità della virtù.

Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà da guida a te.

È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.

Se un uomo non sa in quale porto naviga, nessun vento è favorevole.

Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.

Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l’autore.

L’utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?

È vergognoso dire una cosa e pensarne un’altra: ma scrivere una cosa e pensarne un’altra lo è ancora di più.

L’uomo più potente è quello che è padrone di sé stesso.

L’ira: un acido che può provocare più danni al recipiente che lo contiene che a qualsiasi cosa su cui venga versato.

La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.

Una grande fortuna è una grande schiavitù.

Se il corpo non assolve più le sue funzioni, non è meglio liberare l’anima dalle sue sofferenze? E forse bisogna agire un po’ prima del dovuto perché, arrivato il momento, non ci si trovi nell’impossibilità di farlo; il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.

Tanti servi, altrettanti nemici.

Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est.
(Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare).

Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all’orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai.

Noi dovremmo ogni notte chiamare noi stessi a rendere conto: Quale debolezza ho vinto oggi? A quale passione mi sono opposto? A quale tentazione ho resistito? Quali virtù ho acquisito?

Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.
(Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili).

Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.

Animum debes mutare, non caelum.
(È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi).

Non è mai poco quello che è abbastanza.

Non esiste alcun bene duraturo all’infuori di quello che l’animo trova dentro di sé.

Nullius boni sine socio iucunda possessio es.
(Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla!)