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Seneca frasi: 166 aforismi e immagini del filosofo più famoso di tutti i tempi

Scopriamo insieme le più belle citazioni di Seneca, importante filosofo dell’epoca romana che ci ha lasciato in eredità frasi e aforismi importanti.

Seneca, il grande filosofo

Lucio Anneo Seneca è stato un grande filosofo, attivista e politico romano. Venne condannato a morte e, in seguito, salvato da Claudio, che lo rimandò a Roma dove divenne tutore e precettore di Nerone. In questo articolo abbiamo voluto raccogliere tutte le sue frasi celebri, gli aforismi sulla vita di Seneca e tante altre belle parole del filosofo da condividere sui social e con gli amici. Scegliete tra le frasi storiche scritte su immagini, oppure optate per delle frasi di Seneca in latino.

Seneca: aforismi e frasi in latino

Iniziamo il nostro viaggio attraverso le più belle parole di Seneca, frasi in latino, aforismi di Seneca e molto altro. Scegliete tra le riflessioni di Seneca le frasi celebri che vi attraggono di più e condividetele.

Se uno vuole quanto basta, ha ciò che vuole.

Chi ha fatto un beneficio taccia: lo dica chi lo ha ricevuto.

L’uomo è un animale dotato di ragione: il suo bene lo attua appieno, se adempie al fine per cui è nato. Che cosa esige da lui questa ragione? Una cosa facilissima: che viva secondo la natura che gli è propria.

La calamità è l’opportunità della virtù.

Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà da guida a te.

È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.

Se un uomo non sa in quale porto naviga, nessun vento è favorevole.

Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.

Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l’autore.

L’utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?

È vergognoso dire una cosa e pensarne un’altra: ma scrivere una cosa e pensarne un’altra lo è ancora di più.

L’uomo più potente è quello che è padrone di sé stesso.

L’ira: un acido che può provocare più danni al recipiente che lo contiene che a qualsiasi cosa su cui venga versato.

La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.

Una grande fortuna è una grande schiavitù.

Se il corpo non assolve più le sue funzioni, non è meglio liberare l’anima dalle sue sofferenze? E forse bisogna agire un po’ prima del dovuto perché, arrivato il momento, non ci si trovi nell’impossibilità di farlo; il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.

Tanti servi, altrettanti nemici.

Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est.
(Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare).

Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all’orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai.

Noi dovremmo ogni notte chiamare noi stessi a rendere conto: Quale debolezza ho vinto oggi? A quale passione mi sono opposto? A quale tentazione ho resistito? Quali virtù ho acquisito?

Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.
(Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili).

Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.

Animum debes mutare, non caelum.
(È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi).

Non è mai poco quello che è abbastanza.

Non esiste alcun bene duraturo all’infuori di quello che l’animo trova dentro di sé.

Nullius boni sine socio iucunda possessio es.
(Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla!)

Un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli.

Temiamo tutto in quanto mortali, ma desideriamo tutto come se fossimo immortali.

Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
(Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro).

Se vuoi sentirti ricco conta le cose che non possiedi e che il denaro non può comprare.

Occorre che la legge sia breve, in modo che l’inesperto possa comprenderla facilmente.

Non abbiate paura del dolore, o finirà o vi finirà.

Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor
(La vergogna proibisce ciò che la legge non proibisce).

Nulla è più contrario alla guarigione che cambiare spesso rimedi.

La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.

I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.

È naturale ammirare più le cose nuove che le cose grandi.

La cosa più grande è sapere quando parlare e quando stare zitti.

Dicono che Cratete, discepolo di quello Stilbone, da me menzionato nella precedente lettera, avendo visto un giovincello passeggiare in un luogo isolato, gli domandò che facesse lì solo. «Parlo con me» fu la risposta. E di rimando Cratete: «Sta’ bene attento, te ne prego; tu parli con un cattivo soggetto». […]
Chi è privo della saggezza non deve essere lasciato in balia di se stesso…

Il fuoco prova l’oro; le sventure, gli uomini forti.

I massimi ingegni d’ogni tempo potranno trovarsi d’accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell’amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l’essere avari farebbe onore.

Soffriamo più spesso nell’immaginazione che nella realtà.

Tutta l’arte è imitazione della natura.

A me bastano poche persone, anzi anche una sola o addirittura nessuna.

Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto!

I mali che fuggi sono in te.

Attraverso le asperità [si giunge] alle stelle.

Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole.

Se mi arrenderò al piacere, dovrò arrendermi anche al dolore, alla fatica, alla povertà; anche l’ambizione e l’ira vorranno le mie energie, anzi sarò straziato fra tante passioni. Aspiro alla libertà; questo è il premio a cui sono rivolte tutte le mie fatiche. Mi chiedi che cosa sia la libertà? È indipendenza da ogni cosa, da qualunque circostanza esterna, da qualunque necessità.

C’è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.

Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio

Devi sapere che Ulisse non affrontò tante peripezie nella navigazione perché era perseguitato da Nettuno: egli soffriva di mal di mare. Proprio come lui, dovunque dovrò andare per mare, vi giungerò dopo vent’anni. […]
Una leggera febbretta può sfuggire all’attenzione, ma, se aumenta e diventa un’autentica febbre che brucia, anche l’uomo più resistente e più avvezzo alle sofferenze è costretto a confessare l’infermità. […]
Il contrario avviene nelle infermità che colpiscono l’animo: quanto più uno sta male, tanto meno se ne accorge. Non te ne devi meravigliare, carissimo Lucilio. Infatti, chi è appena assopito, anche durante il sonno percepisce le immagini dei sogni; e talvolta, dormendo, si rende conto di dormire. Ma un sonno pesante estingue anche i sogno e sommerge l’anima in una completa incoscienza. Perché nessuno confessa i suoi vizi? Perché è ancora sotto il loro dominio. Può raccontare i propri sogni solo chi ne è guarito. Perciò, svegliamoci, per poter prendere coscienza dei nostri errori. Solo la filosofia riuscirà a destarci, e a scuoterci dal pesante sonno: consacrati tutto a lei. Tu sei degno di lei ed ella è degna di te: abbracciatevi.

Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po’ di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l’inutile dolore, la sciocca allegria, un’avidità insaziabile, il frivolo conversare… Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l’ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.

Perdono il giorno in attesa della notte e la notte nella paura dell’alba.

Nessun uomo è mai stato saggio per caso.

È il potere della mente di essere invincibile.

Soffre più del necessario, chi soffre prima che sia necessario.

Non è l’uomo che ha troppo poco, ma l’uomo che brama di più, che è povero.

Chi è coraggioso è libero.

Se vuoi davvero sfuggire alle cose che ti molestano, ciò di cui hai bisogno non è di essere in un posto diverso ma di essere una persona diversa.

Associati a persone che potrebbero migliorarti.

Gli uomini il cui spirito è diventato arrogante dal grande favore della fortuna hanno questo grave difetto: anche quelli che hanno ferito odiano.

Sbrigati e vivi.

L’affetto per un cane dona all’uomo grande forza.

Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in giro te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.

La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo.

L’ubriachezza non origina i vizi, ma li mette in luce: è allora che l’uomo libidinoso non aspetta nemmeno di entrare in camera da letto, ma soddisfa subito le sue voglie; che l’impudico rivela apertamente i suoi istinti morbosi; che l’insolente non tiene più a freno la lingua e le mani. Cresce la superbia dell’arrogante, la crudeltà del violento, la malevolenza dell’invidioso; ogni vizio viene fuori ingigantito.

L’unico bene è l’onestà, gli altri sono beni falsi e fittizi.

Se uno sente il bisogno della ricchezza, teme di perderla; ma nessuno può godere di un bene che gli dà preoccupazione.

Se uno vuole arrivare a destinazione, deve seguire una sola strada, non vagare qua e là: questo non è avanzare, ma andare errando.

Il destino guida chi lo segue di sua volontà, chi si ribella, lo trascina.

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Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c’è niente di terribile se non la nostra paura.
(Seneca)

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Frasi di Seneca sul tempo

Il tempo scorre per tutti e ognuno di noi lo vive in modo diverso. Anche il nostro filosofo ha voluto dare la sua opinione e ci ha lasciato in eredità tutte queste meravigliose frasi sul tempo. Seneca, nel corso degli anni, ne ha scritte di diverse e noi le abbiamo raccolte tutte qui per voi. Date un’occhiata!

L’invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali.

L’unico bene, la condizione fondamentale per una vita felice, è la fiducia in se stessi… né può renderti felice la bellezza o la forza del corpo: nessuno di quei beni resiste al passare del tempo.

Breve è la vita che viviamo davvero. Tutto il resto è tempo.

Tutti muoiono nel giorno stabilito dal destino. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.

Parte del tempo ce lo strappano di mano, parte ce lo sottraggono con delicatezza, e parte scivola via senza che ce ne accorgiamo.

Quello che non poté guarire la ragione, l’ha spesso guarito il tempo.

Di tempo non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L’uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene.

L’unico tempo certo è quello passato.

Niente dura sempre, poche cose a lungo; varia solo il loro modo di essere fragili, il loro modo di finire, ma tutto ciò che ha avuto un inizio avrà anche una fine.

Si usa il tempo senza risparmio, quasi non costasse nulla.

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Voi vivete come se doveste vivere sempre, non pensate mai alla vostra fragilità, non volete considerare quanto del vostro tempo è già trascorso. Buttate via il tempo come se lo attingeste da una fonte inesauribile.
(Seneca)

Alla sapienza non si può nuocere, il tempo non la cancella, nessuna cosa la può sminuire.

Chi ha molto da fare non ha tempo di abbandonarsi alla dissolutezza. Senza dubbio il lavoro cancella i vizi generati dall’ozio.

Ci stupisce sempre il vedere gente che chiede agli altri il loro tempo ed i richiesti accogliere prontamente la domanda; tutti e due guardano al motivo della richiesta di tempo e nessuno bada al tempo in quanto tale: lo si chiede e lo si dà, come fosse una cosa di nessun conto. Giocano con il bene più prezioso di tutti, un bene che li inganna… Nessuno ti restituirà gli anni, nessuno ti restituirà te stesso…

Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.

Metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va.

Quindi devi abbinare la rapidità del tempo con la tua velocità nell’usarlo, e devi bere rapidamente come da un flusso rapido che non fluirà sempre.

Certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.

Il tempo scopre la verità.

Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo.

Immagina di abbracciare l’immensità del tempo e l’universo, e poi paragona all’infinito quella che chiamiamo vita umana: vedrai come è poca cosa questa vita che desideriamo e cerchiamo di prolungare.

Il tempo scorre velocissimo e ce ne accorgiamo soprattutto quando guardiamo indietro: mentre siamo intenti al presente, passa inosservato, tanto vola via leggero nella sua fuga precipitosa.

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Seneca: frasi sulla vita

Uno dei temi a cui il nostro filosofo si è dedicato con costanza è appunto la vita pubblica, alla quale lui stesso ha dato un enorme contributo. Ecco perché non poteva assolutamente mancare un paragrafo tutto dedicato alle frasi di Seneca sulla vita da condividere. Scegliete tra le frasi celebri di Seneca la citazione più bella per voi e inviatela agli amici!

Pensa che a noi accade la stessa cosa: la vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.

Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire.

Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo.

La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.

Vivi adesso!

Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.

Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa.

La vita è abbastanza lunga per chi, come il saggio, sa vivere intensamente ogni istante. A lamentarsi della brevità della vita è invece lo stolto, poiché, in realtà, egli non domina le cose ma ne è dominato e vive in una condizione di perenne alienazione: egli non è padrone di se, né del suo tempo e paradossalmente giunge spesso alla fine della sua vita senza aver realmente vissuto.

La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.

Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all’ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla.

Voi vivete come se doveste vivere sempre, non pensate mai alla vostra fragilità, non volete considerare quanto del vostro tempo è già trascorso. Buttate via il tempo come se lo attingeste da una fonte inesauribile.

Questo è l’unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno.

Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.

Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani né lo teme. Non c’è ora che possa apportare una nuova specie di piacere. Tutto è già noto, tutto goduto a sazietà. Del resto la sorte disponga come vorrà: la vita è già al sicuro. Le si può aggiungere, non togliere, e aggiungere come del cibo ad uno già sazio e pieno, che non ha più la voglia ma ancora la capienza. Non c’è dunque motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma ha esistito a lungo.

Il maggior ostacolo del vivere è l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi.

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Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. Abbiamo perduto l’infanzia, poi la fanciullezza, poi la giovinezza. Tutto il tempo trascorso fino a ieri è ormai perduto; anche questo giorno che stiamo vivendo lo dividiamo con la morte. Come la clessidra non è vuotata dall’ultima goccia d’acqua, ma da tutta quella defluita prima, così l’ora estrema, che mette fine alla nostra vita, non provoca da sola la morte, ma da sola la compie; noi vi giungiamo in quel momento, da tempo, però, vi siamo diretti.
(Seneca)

La vita, senza una meta, è vagabondaggio.

La vita è breve: evitiamo, dunque, programmi troppo estesi: ogni giorno, ogni ora ci mostra la nostra nullità e ricorda a noi smemorati, con qualche nuovo argomento, la nostra fragile natura. Allora noi, che facciamo programmi come se la nostra vita fosse eterna, siamo costretti a pensare alla morte. Si volge, infatti, ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.

La vita è lunga se è piena.

L’unico bene, la condizione fondamentale per una vita felice, è la fiducia in se stessi… né può renderti felice la bellezza o la forza del corpo: nessuno di quei beni resiste al passare del tempo.

In qualunque situazione della vita, troverai momenti di soddisfazione, di riposo, di piacere, se preferirai giudicare lievi i tuoi mali invece di renderteli odiosi.

La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo.

Molti imparano non per la vita ma per la scuola.

Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.

Noterai che nessun animale tiene in poco conto il suo corpo o si disinteressa di esso. Anche quelli più stupidi e sciocchi, per quanto siano tardi in tutto il resto, sono ben svegli quando si tratta della loro vita.

Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.

Le difficoltà rafforzano la mente, come il lavoro fa il corpo.

Ci è stata data un vita abbastanza lunga e per il compimento di cose grandissime, se venisse spesa tutta bene; ma quando si perde tra il lusso e la trascuratezza, quando non la si spende per nessuna cosa utile, quando infine ci costringe la necessità suprema, ci accorgiamo che è già passata essa che non capivano che stesse passando. È così: non abbiamo ricevuto una vita breve, ma la rendiamo tale, e non siamo poveri di essa ma prodighi. Come ricchezze notevoli e regali, quando sono giunte ad un cattivo padrone, in un attimo si dissipano, ma, sebbene modeste, se sono state consegnate ad un buon amministratore, crescono con l’uso, così la nostra vita dura molto di più per chi la dispone bene.

Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.

Non mancheranno mai motivi lieti o tristi di preoccupazione; la vita si caccerà da una faccenda in un’altra: il tempo libero non sarà mai una realtà, sarà sempre un sogno.

Per molti la vita non è una cosa penosa, ma inutile.

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Molto dunque si estende la vita del saggio, non è confinato negli stessi limiti degli altri: lui solo è libero dalle leggi dell’umanità, tutti i secoli ubbidiscono a lui come a dio. È passato del tempo: lo blocca col ricordo; urge: ne usa; sta per venire: lo pregusta. Gli fa lunga la vita la concentrazione di tutti i tempi.
(Seneca)

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Frasi di Seneca sull’amore

E come potevamo dimenticarci di uno dei temi più belli di sempre: l’amore! Di seguito troverete tute le frasi di Seneca sull’amore da condividere sui social o con il vostro fidanzato o fidanzata. Parole profonde, d’altri tempi che la vostra metà apprezzerà sicuramente!

L’amore è una passione cieca che a portare la sua benda a tutti quelli che egli assoggetta.

Noi siamo l’uno per l’altro un teatro sufficientemente grande.

Se vuoi essere amato, ama.

Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.

Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.

Se la felicità consistesse nella sensualità, le bestie sarebbero più felici dell’uomo, l’umana felicità invece ha sede nell’anima, non nel corpo.

L’amore è un’amicizia impazzita.

Chi è amico ama, ma chi ama non sempre è un amico; e pertanto l’amicizia giova sempre, l’amore, invece, può a volte anche nuocere.

Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.

L’amore non può coesistere col timore.

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Seneca: frasi sull’amicizia

L’amicizia è uno dei sentimenti più importanti e Seneca questo lo sa bene. Abbiamo creato questo paragrafo tutto dedicato alle frasi di Seneca sull’amicizia da condividere con i vostri amici più cari e importanti. Tra i tanti aforismi, Seneca ne avrà sicuramente creato uno che rispecchia a pieno la vostra idea di amicizia che potrete condividere.

Tra chi ha un amico e chi lo cerca c’è differenza, come tra il contadino che miete e quello che semina.

Sbaglia chi cerca un amico nell’atrio e lo mette alla prova nel banchetto.

Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.

Le amicizie fatte per opportunismo saranno gradite finché saranno utili.

Con un amico decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera amicizia.

Avere amici tutti sarebbe faticoso: è sufficiente non averli nemici.

Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo -può- significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.

Poiché sarebbe troppo faticoso avere tutti amici, basta non avere troppi nemici.

Un tempo si cercava l’amicizia, oggi il profitto.

Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.

Mi chiedi qual è stato il mio progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.

Se i ritratti dei nostri amici assenti ci sono graditi, perché rinnovano il ricordo e alleviano la nostalgia con un falso ed effimero conforto, tanto più ci è gradita una lettera, che porta le vere tracce, i veri segni dell’amico assente.

La sensazione più dolce che si prova alla presenza di un amico, il riconoscerlo, ce la dà l’impronta della sua mano nella lettera.

La legge del dono fatto da amico ad amico è che l’uno dimentichi presto di aver dato, e l’altro ricordi sempre di aver ricevuto.

Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell’amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l’amicizia stessa.

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Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa.
(Seneca)

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Seneca: immagini con frasi

Finiamo in bellezza con tante immagini colorate riportanti aforismi di Seneca sulla vita e tante frasi di Seneca. Scegliete se condividerle sui social o mandare con un Whatsapp ad un amico per inviargli un pensiero profondo e che farà riflettere.

aforismi di seneca sulla vita
Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl’importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.
(Seneca)
seneca aforismi amore
Cosa è, dunque, il bene?
La conoscenza della realtà.
Cosa è il male?
L’ignoranza.
(Seneca)
seneca immagini
Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall’ammirare le singole parti.
(Seneca)
seneca frasi latino
Giammai sarai felice finché un altro ti darà fastidio per il fatto che è più felice di te.
(Seneca)
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„Siamo tutti schiavi del destino: qualcuno é legato con una lunga catena d’oro, altri con una catena corta e di vile metallo. Ma che importanza ha? La medesima prigione rinchiude tutti e sono incatenati anche coloro che tengono incatenati gli altri… Tutta la vita é una schiavitù. Bisogna quindi abituarsi alla propria condizione, lamentandosi il meno possibile e cogliendo tutti i vantaggi che essa può offrire.
(Seneca)
frasi di seneca sulla vita
Il destino accompagna chi acconsente, trascina chi resiste.
(Seneca)
frasi seneca latino
Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.
(Seneca)
frasi seneca vita
La principale e la più grave punizione per chi ha commesso una colpa sta nel sentirsi colpevole.
(Seneca)
frasi d seneca sull'amore
Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama!
(Seneca)
aforismi sulla vita seneca
Se guardiamo un pezzo di legno perfettamente diritto, immerso nell’acqua, ci sembra curvo e spezzato. Non ha importanza che cosa guardi, ma come guardi: la nostra mente si ottenebra nello scrutare la verità.
(Seneca)
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Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi?
(Seneca)
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Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te.
(Seneca)
aforismi seneca sulla vita 1
Che giovano a quell’uomo ottant’anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
(Seneca)
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Nessuna spesa è più nobile di quella che si fa per l’acquisto dei libri, ma nessuna spesa è meno giudiziosa di quella fatta per l’acquisto di troppi libri. A che serve una enorme quantità di volumi, dei quali, nella brevità della vita, si abbia appena il tempo di leggere i titoli? Meglio leggere e rileggere pochi autori eccellenti che leggicchiarne migliaia.
(Seneca)

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