Frasi su Venezia: 70 citazioni e poesie su una delle città più eleganti d’Italia

Frasi su Venezia: città dalla bellezza senza tempo

Sono poche le città che possono vantare il patrimonio artistico e storico della bellissima Venezia. Ogni anno un gran numero di turisti visitano Venezia attratti, non solo dalla bellezza dei suoi paesaggi idilliaci, ma anche dal gran numero di canali e barche che rendono questa città così magica. Raffinata e dalle tradizioni millenarie, Venezia è stata dichiarata insieme alla sua laguna, patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Celebrata per il suo coloratissimo Carnevale, per le strutture architettoniche maestose, per le attività artigianali, Venezia è stata fonte d’ispirazione per celebri autori e artisti ma anche sede dell’arte cinematografica. Se non hai visitato ancora questa splendida città, ti daremo un’impronta della sua eterna bellezza, attraverso le numerose citazioni su Venezia e frasi celebri che troverai a seguire, che sicuramente te la faranno amare!

Aforismi su Venezia: le parole degli autori

Venezia è anche conosciuta come la “città dei canali ” in quanto ha fondato le sue radici sul fango, sulla sabbia e sulla melma di un paesaggio difficile e inospitale. La laguna infatti, rifugio delle popolazioni locali minacciate dalle invasioni barbariche, era la sua unica difesa e punto di forza in quanto difficilmente attraversabile. Se siete stati a Venezia avrete sicuramente ammirato la Basilica di San Marco e il campanile che sono il cuore pulsante della città, così come il Palazzo Ducale e i numerosi ponti che attraversano la città, tra cui i più noti sono quello dei Sospiri e quello di Rialto. Una città tutta da scoprire e contemplare per la sua infinita bellezza. Per tutti gli amanti di Venezia, ecco una raccolta di frasi su Venezia, tantissime frasi famose su Venezia che lasceranno un segno indelebile nel vostro cuore., t

Venezia è l’eternità stessa.
(Joseph Brodsky)

La perenne meraviglia di Venezia è scrutare se stessa nei suoi canali e scoprire che esiste, per quanto incredibile possa sembrare. È la stessa rassicurazione che ci offre uno specchio: la garanzia che siamo reali.
(Mary McCarthy)

Venezia è come mangiare un’intera scatola di liquori al cioccolato in una volta sola.
(Truman Capote)

Venezia non sembra mai del tutto reale, ma piuttosto un set cinematografico decorato sospeso sull’acqua.
(Frida Giannini)

Un realista, a Venezia, diventerebbe romantico per semplice fedeltà a ciò che ha visto davanti a sé. (Arthur Symons)

Alla fine, c’è sempre questa città. Finché esiste, non credo che io, o se è per questo, chiunque altro, possa essere ipnotizzato o accecato da una tragedia romantica.
(Joseph Brodsky)

Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa su Venezia.
(Italo Calvino)

Venezia è incredibile. Anche se potresti averla vista in foto, non puoi capire quanto sia bella finché non la visiti.
(Gino D’Acampo)

Niente sembra mai semplice a Venezia, men che meno i suoi romanzi.
(Roger Ebert)

Venezia mi ha sempre affascinato. Ogni paese d’Europa allora era retto da re e dal Vaticano, tranne Venezia, che era retta da consigli. Mi sono sempre chiesto perché.
(Alan Furst)

La superficie di Venezia è in continua metamorfosi [e] dipingere Venezia è quasi come essere un restauratore, staccando gli strati per trovare l’immagine dopo l’immagine sottostante.
(Arbit Blatas)

Venezia è un luogo ricco di reinvenzione. Il tipo di posto in cui puoi andare ed essere chiunque tu voglia essere e fare qualunque cosa tu voglia fare, e nessuno ti farà davvero molte domande al riguardo.
(Will Arnet)

Non dimenticherò mai di vivere Venezia per la prima volta. Sembra di essere trasportati in un altro tempo: l’arte, la musica, il cibo e il puro romanticismo nell’aria non hanno eguali in nessun altro posto.
(Elizabeth Berkley)

Costruire una città dove è impossibile costruire una città è una follia in sé, ma costruire lì una delle città più eleganti e grandiose è la follia del genio.”
(Alexander Herzen)

È la città degli specchi, la città dei miraggi, insieme solida e liquida, insieme aria e pietra.
(Erica Jon)

Venezia, il luogo più turistico del mondo, è ancora completamente magico per me.
(Frances Mayes)

Ed è proprio questa la sensazione che prevale: di poter continuare a camminare all’infinito senza giungere da nessuna parte, oppure in luoghi mai nemmeno immaginati, nascosti. La meraviglia ti aspetta dietro ogni angolo, in fondo a ogni vicolo.
(Luther Blissett)

Una volta teneva in tributo lo splendido Oriente, ed era la salvaguardia dell’Occidente: il valore di Venezia non è sceso al di sotto della sua nascita, Venezia, la primogenita della Libertà.
(William Wordsworth)

La mia prima impressione di Venezia è stata che potrebbe essere difficile far succedere qualcosa lì. Tutto sembrava essere già successo. Venezia sembrava una specie di ricordo esaltato.
(Glenn Haybittle)

Venezia, i suoi templi e i suoi palazzi sembravano tessuti d’incanto ammucchiati fino al paradiso.
(Percy Bysshe Shelley)

E in lontananza, l’oro sulle ali dell’angelo in cima al campanile di San Marco balenò al sole, bagnando l’intera città nella sua scintillante benedizione.
(Donna Leon)

Si appoggiò alla calda balaustra di marmo del ponte e guardò il canale che si stava oscurando il più lontano possibile dal sole al tramonto. Si chiedeva se altri apprezzassero la bellezza e la fragilità di Venezia così profondamente come era arrivata a lei o se, come una febbre furiosa, la città contagiasse alcuni evitandone altri. Sospirò per la grandezza e la resilienza che la circondavano, e si ripromise che avrebbe cercato di essere più simile a Venezia.
(Marie Ohanesian Nardin)

Venezia… Uno splendore di spiriti vari.
(John Ruskin)

Il Commonwealth di Venezia nella sua armeria ha questa iscrizione: “Felice è quella città che in tempo di pace pensa alla guerra.
(Robert Burton)

Piazza San Marco non sembra far parte di una città, piuttosto è il salone delle danze di un qualche palazzo, il ponte coperto di un grande vascello, l’albero maestro è quel robusto campanile largo alla base e stretto in cima, e la torre con l’orologio è il cassero di prua (…) con i due ammiragli in cima pronti a suonare il campanone.
(Luther Blissett)

Alla stregua degli olandesi, i veneziani sono stati costretti a strappare la terra al mare, un pezzetto alla volta, per poter restare sulla terraferma, o semplicemente all’asciutto.”
(Predrag Matvejević)

Sebbene ci siano alcune cose sgradevoli a Venezia, non c’è niente di così sgradevole come i visitatori.
(Henry James)

A Venezia, se non sapevi dove andavi, di solito finivi in Piazza e siccome era sempre vero, forse era sempre dove stavi andando.
(Scott Stavrou)

Venezia una volta era cara, il luogo piacevole di ogni festa, la gioia della terra, la maschera d’Italia.
(Lord Byron)

Le immagini della memoria, una volta fissate in parole, vengono cancellate”, ha detto Polo. “Forse ho paura di perdere Venezia tutta in una volta, se ne parlo, o forse, parlando di altre città, l’ho già persa, a poco a poco.
(Italo Calvino)

Se non fossi re di Francia, sceglierei di essere cittadino di Venezia.
(Enrico III)

Sono spesso a Venezia a novembre e dicembre, quando c’è nebbia e inverno, e le decorazioni nei negozi e le luci nelle chiese rendono il posto sia natalizio che malinconico.
(Juergen Teller)

Venezia è diversa da qualsiasi altra città semplicemente perché si viaggia principalmente in barca. Il tempo si deforma e adoro la sensazione che rallenti.
(Stacy Martin)

Rimasi affascinato dalle marionette, che vidi per la prima volta a Venezia. Erano così infestati e così vivi. Hai camminato accanto a loro e hai potuto sentire la loro presenza, con i loro piccoli occhi fissi su di te.
(Laura Amy Schlitz)

Una gemma arancione appoggiata su una lastra di vetro blu: è Venezia vista dall’alto.
(Henry James)

Sebbene a Venezia tu possa sederti in cortili di pietra, e i tuoi tacchi possano battere su scale di marmo, non puoi muoverti senza cavalcare o attraversare le acque che un giorno ti porteranno in dissoluzione al mare.
(Mark Helprin)

Venezia è il posto più romantico del mondo ma è ancora meglio quando non c’è nessuno in giro.
(Woody Allen)

In inverno Venezia è come un teatro abbandonato. Il gioco è finito, ma gli echi restano.
(Arbit Blatas)

Nessuno dimentica il primo scorcio di Venezia. Sia che arrivi in aereo, in barca , in treno o in auto, c’è quel momento sorprendente in cui si guarda attraverso le onde e si trova ciò che non dovrebbe essere lì: torri di pietra, chiese ricche e edifici stipati che sorgono dal mare. La straordinaria bellezza di Venezia non fa che aumentare la sua improbabilità. Come esiste una città del genere?
(Thomas F. Madden)

Se potessi vivere in una città e fare ogni singola cosa che faccio lì, sceglierei Venezia. Non puoi girare la testa senza vedere qualcosa di straordinario.
(Nile Rodgers)

Ho sempre voluto andare a Venezia. Dovrebbe essere la capitale mondiale del romanticismo.
(Gordon Korman)

È così facile per me lasciarmi coinvolgere dalla sensazione di una città come Venezia, dove tutto è semplicemente un bel colore e splendidi edifici che sono così tranquilli. Puoi girovagare e perderti nel labirinto.
(Nanette Lepore)

Quando sono andato a vivere a Venezia, ho scoperto che il mio sogno era diventato, incredibilmente, ma semplicemente, il mio indirizzo.
(Marcel Proust)

Apri la finestra e la stanza viene immediatamente inondata da questa foschia esterna carica di perle, che è in parte ossigeno umido, in parte caffè e preghiere.
(Joseph Brodsky)

Nel bagliore del giorno c’è poca poesia su Venezia, ma sotto la luna caritatevole i suoi palazzi macchiati sono di nuovo bianchi…
(Mark Twain)

C’è qualcosa di così diverso a Venezia da qualsiasi altro posto nel mondo, che si abbandonano, una volta tutte le abitudini e le visioni quotidiane, per entrare in un giardino incantato.
(Mary Shelley)

Venezia mi è apparsa come in un sogno ricorrente, un luogo un tempo visitato e ora fissato nella memoria come le immagini sui piatti di un fotografo.
(Gary Inbinder)

Eh si, era la mia Venezia! Bella,
con una bellezza malinconica e spettrale – vecchia,
e triste e stanca – eppure così bella,
così ancora come una regina, con le sue vesti regali,
piena di colori armoniosi, lacerata e consumata!
(Ada Cambridge)

D’inverno in questa città ti svegli, soprattutto la domenica, al rintocco delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tue tende di garza vibrasse un gigantesco servizio da tè di porcellana su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla.
(Joseph Brodsky)

Sembrava una città magica, fluttuante sulla laguna come evocata dalla bacchetta di un incantatore.
(Kate Forsyth)

Venezia era ed è piena di luoghi perduti dove la gente mette in vendita gli ultimi brandelli della propria anima, sperando che nessuno li compri.
(Ray Bradbury)

Venezia è il luogo perfetto per far morire una fase dell’arte. Nessun’altra città al mondo abbraccia l’entropia come questo magico centro commerciale galleggiante.
(Jerry Saltz)

Quale nell’Arzanà de’ Viniziani, bolle l’inverno la tenace pece, a rimpalmare i legni lor non sani[…]
(Dante)

La qualità di Venezia che realizza ciò che la religione così spesso non può è che Venezia ha fatto pace con le acque.
(Mark Helprin)

Parigi è un luogo ideale per informarsi, mentre Venezia è un luogo per pensare e scrivere.
(Pontus Hulten)

Di giorno è piena di traffico di barche,
vaporetti, gondole, se qualcosa galleggia
ed è a Venezia, si muove lungo il Canal Grande.
E alla luce del giorno, è una delle glorie della Terra.
Ma di notte, soprattutto quando la luna è piena
e la luce soffusa si riflette sull’acqua e
sui palazzi, non so come descriverlo
quindi non lo farò, ma se tu morissi e nel tuo testamento
chiedessi di spargere le tue ceneri da dolcemente sul
Canal Grande a mezzanotte con la luna piena,
capirebbero tutti una cosa di te: amavi e capivi la bellezza.
(William Goldman)

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Poesie su Venezia: per sognare in versi

Venezia celebre “Regina dei mari”, è una destinazione molto ambita, le caratteristiche topografiche e geografiche della città l’hanno resa una popolare attrazione turistica per secoli. Tanti hanno catturato i contrasti tra bellezza e decadenza, silenzio e musica in una città che in parte è favola e in parte utopia. Venezia non è stata celebrata solo attraverso aforismi e citazioni, ma tanti sono stati anche i poeti, che hanno usato Venezia come sfondo delle loro opere, o ne hanno cantato le lodi. Vi proponiamo a seguire svariate poesie su Venezia che ne celebrano la sua e bellezza eterna e senza tempo. Scegli la poesia su Venezia che più ti coinvolge emotivamente e salvala sul tuo cellulare, così da poterla dedicare alla persona con cui vorresti condividere il tuo prossimo viaggio nella città più raffinata d’Italia!

Me ne stavo su quel ponte
in una notte scura,
del tempo che fu.
Di lontano giungeva un canto
e mirando lo specchio tremante delle acque
mi sembrava
che gocce d’oro vi cadessero sopra.
Gondole, luci, musica
scivolavano sulle onde
nel tardo crepuscolo
come fantasmi uniti in un sogno.

La mia anima
divenne quasi una lira,
e come toccata da una mano invisibile,
si cantò in silenzio
un’arietta da gondolieri
un’arietta vibrante di dolce serenità.
-vi fu mai chi l’ascoltò? …

(Friedrich Nietzsche – Venezia)

“C’è una città gloriosa nel mare.
Il Mare è nelle strade larghe e strette,
Rifluendo e scorrendo; e l’
alga salata si aggrappa al marmo dei suoi palazzi.
Nessuna traccia di uomini, nessun passo avanti e indietro,
conduce alle sue porte. Il sentiero giace sul mare,
invisibile; e dalla terra siamo andati,
come in una città fluttuante, dirigendoci dentro,
e scivolando lungo le sue strade come in un sogno…”
(Samuel Rogers – Italia, una poesia)

C’è una città di questo mondo,
ma così bella, ma così strana,
che pare un gioco di Fata Morgana
e una visione dal cuore profondo.

Avviluppata in un roseo velo,
sta con le sue chiese, palazzi, giardini,
tutta sospesa fra due turchini;
quello del mare, quello del cielo.

Così mutevole! A vederla
nelle mattine di sole bianco,
splende d’un riso pallido e stanco,
d’un chiuso lume, come la perla;

ma nei tramonti rossi affocati
è un’arca d’oro, ardente, raggiante,
nave immensa veleggiante
a lontani lidi incantati.

Quando la luna alta inargenta
torri snelle e cupole piene,
e serpeggia per cento vene
d’acqua cupa e sonnolenta,

non si può dire quel ch’ella sia,
tanto è nuova mirabile cosa:
isola dolce, misteriosa,
regno infinito di fantasia…

Cosa di sogno vaga e leggera;
eppure porta mill’anni di storia,
e si corona della gloria
d’una grande vita guerriera.

Cuor di leonessa, viso che ammalia,
o tu, Venezia, due volte sovrana:
pianta di forte virtù romana,
fiore di tutta la grazia d’Italia.
(Diego Valeri – Venezia)

“Sotto si stende come un mare verde
La pianura senza onde della Lombardia,
Confinata dall’aria vaporosa, Isolata da belle città;
Sotto gli occhi azzurri
del giorno, culla dell’oceano, giace Venezia,
un labirinto popolato di mura,
le sale destinate ad Anfitrite,
che il suo canuto padre ora pavimenta
con le sue onde azzurre e raggianti.
(Percy Bysshe Shelley – Righe scritte tra i Colli Euganei)
“L’ho amata dalla mia fanciullezza, lei per me
era come una città fatata del cuore, che
sorgeva come colonne d’acqua dal mare,
di gioia il soggiorno e di ricchezza il mercato;
E. Otway, Radcliffe, Schiller, l’arte di Shakespeare,
avevano impresso la sua immagine in me, e anche così,
sebbene la trovassi così, non ci
separammo, forse anche più cara nel suo giorno di dolore di
quando era un vanto, una meraviglia, e uno spettacolo”

(Lord Byron- Venezia)

A Venezia non ci sono più gli echi del Tasso,
E rema silenzioso il gondoliere senza canto;
I suoi palazzi stanno crollando sulla riva,
E la musica non incontra sempre ora l’orecchio:
Quei giorni sono finiti, ma la Bellezza è ancora qui;
Gli stati cadono, le arti svaniscono, ma la natura non muore,
Né dimenticare come una volta Venezia era cara,
Il luogo amena di ogni festa,
La festa della terra, la maschera d’Italia!
(George Gordon Byron – Il pellegrinaggio di Childe Harold)

Già di settembre imbrunano
a Venezia i crepuscoli precoci
e di gramaglie vestono le pietre.
Dardeggia il sole l’ultimo suo raggio
sugli ori dei mosaici ed accende
fuochi di paglia, effimera bellezza.
E cheta, dietro le Procuratìe,
sorge intanto la luna.
Luci festive ed argentate ridono,
van discorrendo trepide e lontane
nell’aria fredda e bruna.
Io le guardo ammaliato.
Forse più tardi mi ricorderò
di queste grandi sere
che son leste a venire,
e più belle, più vive le lor luci,
che ora un po’ mi disperano
(sempre da me così fuori e distanti!)
torneranno a brillare
nella mia fantasia.
E sarà vera e calma
felicità la mia.
(V. Cardarelli – Settembre a Venezia)

È fosco l’aere,
È l’onda muta!…
Ed io sul tacito
Veron seduto,
In solitaria
Malinconia,
Ti guardo, e lagrimo,
Venezia mia!
Sui rotti nugoli
Dell’Occidente
Il raggio perdesi
Del sol morente,
E mesto sibila,
Per l’aura bruna,
L’ultimo gemito
Della laguna.
Passa una gondola
Della città:
Ehi! della gondola
Qual novità ?
ll morbo infuria…
Il pan ci manca…
Sul ponte sventola
Bandiera bianca!
(Giovanni Berchet – L’ultima ora di Venezia)

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