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Poesie sull’autunno di poeti famosi
Il 23 settembre, più precisamente alle 03.04 è arrivato l’autunno, un momento dell’anno in cui la notte è uguale al giorno. Gli antichi credevano che questa particolare fase dell’anno fosse molto importante e significativa. Gli avi infatti avevano l’usanza di proteggere e conservare il raccolto, e forse è anche per questo che noi ci sentiamo inconsciamente protetti in questa stagione, in casa, sotto la coperta mentre fuori piove. L’autunno rappresenta la raccolta di ciò che si è seminato, quindi metaforicamente potrebbe essere l’invito a pensare a ciò che si ha, invece di pensare a ciò che manca. Proprio per dare all’autunno un significato nuovo e più profondo, abbiamo raccolto di seguito tantissime poesie sull’autunno. Parole in rima, e non, che in modo diverso ci possono far riflettere sulla bellezza di questa stagione.
La stagione in poesia: l’autunno raccontato dai poeti
Iniziamo questa raccolta di poesie d’autunno con parole belle ed emozionanti che ci riportano alla mente tutte le caratteristiche della stagione autunnale: i sapori e i profumi di questo periodo, le caldarroste, le foglie gialle e rosse che svolazzano fino a toccare terra dopo essere cadute dagli alberi quasi spogli. In effetti in autunno ogni cosa che ci circonda è poesia. L’autunno, per chi lo ama è una stagione calda e accogliente, mentre per coloro che anche con l’arrivo dei primi freddi rimpiangono l’estate, abbiamo raccolto tante poesie autunnali che sicuramente vi faranno cambiare idea.
Autunno
Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta
di foglie leggere,
quando gli uccelli
non cantano niente.
Quando di ombrelli
fiorisce la gente,
quando si sente
tossire qualcuno,
quando un bambino
diventa un alunno.
Ecco l’autunno!
Violini d’autunno, Paul Verlaine
Singhiozzi lunghi
dai violini
dell’autunno
mordono il cuore
con monotono
languore.
Ecco ansimando
e smorto, quando
suona l’ora,
io mi ricordo
gli antichi giorni
e piango;
e me ne vado
nel vento ingrato
che mi porta
di qua e di là
come fa la
foglia morta.
(Roberto Piumini)
Autunno
Foglie
gialle cadono coprendo
il terreno d’oro, attraverso la foresta sto passeggiando
guardando un cerchio che la natura ha appena fatto,
ma perché mi sento vecchio
quando i colori estivi iniziano a svanire?
(Zivan Vujcic)
Autunno
Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d’alberi e d’abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.
(Salvatore Quasimodo)
Fuochi d’autunno
Negli altri
giardini e in
tutta la valle,
dai falò autunnali vedi la scia di fumo!
Piacevole estate
finita e tutti
i fiori estivi. Il fuoco rosso divampa,
le torri di fumo grigie.
Canta una canzone sulle stagioni!
Qualcosa di luminoso in tutto!
Fiori in estate,
fuochi in autunno!
(Robert Louis Stevenson )
Pioggia d’autunno
Vorrei, pioggia d’autunno, essere foglia
che s’imbeve di te sin nelle fibre
che l’uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo; e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
So che annunci l’inverno: che fra breve
quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera.
Vorrei, pioggia d’autunno, esser foglia,
abbandonarmi al tuo scrosciare, certa
che non morrò, che non morrò, che solo
muterò volto sin che avrà la terra
le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
(Ada Negri)
Niente che l’oro possa rimanere
Il primo verde della
natura è l’oro, la sua tonalità più difficile da tenere.
La sua foglia precoce è un fiore;
Ma solo così un’ora.
Poi la foglia si
abbassa a foglia,
così l’Eden
sprofondò nel dolore, così l’alba scende al giorno Niente oro può rimanere.
(Robert Frost)














